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01 Luglio 2025 - 09:43
Marco Formia
In un'Europa attraversata da tensioni geopolitiche, emergenze ambientali e transizioni energetiche mai realmente condivise, il Piemonte agricolo si trova stretto in una morsa fatta di norme calate dall’alto, costi insostenibili e una visione del futuro tutt’altro che rassicurante.
Il malessere del settore primario è ormai evidente. Lo dimostrano le proteste che hanno infiammato le strade italiane ed europee negli ultimi mesi: una mobilitazione che non nasce solo dalla rabbia, ma dal bisogno urgente di sopravvivenza. Gli agricoltori denunciano il crollo dei margini di guadagno, annientati dall’esplosione dei costi di carburanti, fertilizzanti, energia e burocrazia. E nel mirino finiscono anche le politiche europee, considerate lontane, complicate e inadeguate.
Ma non è solo questione di bilanci. Gli agricoltori sono anche custodi del territorio, testimoni diretti della crisi climatica, delle frane, della siccità e della progressiva erosione della biodiversità. Le loro richieste si intrecciano a quelle degli ambientalisti, ma con una differenza cruciale: mentre i movimenti ecologisti puntano a cambiamenti radicali e di sistema, gli agricoltori chiedono misure immediate e concrete, per poter continuare a coltivare, vivere e lavorare.
In questo contesto si inserisce un ulteriore elemento di tensione: il rischio nucleare. Il Piemonte convive da decenni con le ferite aperte delle vecchie centrali, ancora in attesa di bonifica, e con l’ombra lunga del Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, mai realmente risolta. Ma ora, con il ritorno del nucleare tra le opzioni per la transizione energetica, il tema si fa di nuovo centrale. E carico di domande senza risposte.
Proprio per questo, la rete territoriale Confluenza ha promosso un'importante assemblea regionale intitolata: “Il destino dell’agricoltura e del suolo in Piemonte: tra agri-fotovoltaico e nucleare”. Un incontro per fare chiarezza sulle reali implicazioni delle scelte energetiche sul paesaggio, sulle comunità, sull’agricoltura.
L’appuntamento è per sabato 12 luglio 2025, dalle ore 9:30, al Palaeventi di Mazzé. L’obiettivo è analizzare l’impatto delle politiche energetiche sui terreni agricoli, sempre più a rischio trasformazione: da campi coltivati a distese di pannelli fotovoltaici o, peggio, a nuove servitù legate allo stoccaggio di scorie nucleari.
A presentare il programma e i contenuti dell’iniziativa è stata la portavoce di Confluenza, Elena Francesca Di Matteo, durante la conferenza stampa che si è tenuta il 30 giugno in municipio a Mazzé, alla presenza del sindaco Marco Formia e di numerosi attivisti. “È fondamentale coinvolgere le realtà locali per comprendere davvero cosa sta accadendo nel nostro territorio. Non possiamo sovrapporre con leggerezza energia e agricoltura, ignorando le emergenze climatiche e ambientali”, ha dichiarato Di Matteo.
L'identità di Confluenza
La predisposizione dell'aula prima della Conferenza
La giornata del 12 luglio si preannuncia ricca di interventi e momenti di confronto. Dopo il saluto del sindaco alle ore 10, interverrà Daniele Gamba del Circolo Tavo Burat per discutere di energie rinnovabili e del nuovo Piano Energetico Regionale. Seguirà alle 14 l’intervento del fisico Angelo Tartaglia, esperto di nucleare e comunità energetiche rinnovabili. Con lui anche Gian Piero Godio, storico attivista ed ex presidente di Legambiente.
Dalle 17:30 spazio ai giovani: gruppi di attivismo ambientale daranno vita a un dibattito acceso su ambiente, nucleare e resistenza civile. A chiudere la giornata sarà il concerto degli Egin, con sonorità che spaziano dal valzer al reggae, dallo ska al combat folk.
Durante la conferenza stampa, ha preso la parola anche Silvano Raise, una delle figure più autorevoli del movimento antinucleare piemontese. Con il suo tono appassionato, Raise ha ricordato le battaglie di Rondissone, Montanaro, Pogliani: “I progetti vengono calati dall’alto e si scoprono sempre troppo tardi. Ma quando la gente si mobilita, riesce ancora a fermare lo scempio. Non dobbiamo cedere al fatalismo: fanno solo quando non trovano resistenza.”
Raise ha poi ringraziato l’amministrazione comunale di Mazzé, che negli anni ha dimostrato apertura e collaborazione con i comitati: un esempio, ha sottolineato, di come il dialogo istituzionale possa rafforzare la tutela del territorio.
In chiusura, il sindaco Marco Formia ha voluto ribadire la posizione del Comune: “Essere ambientalisti non può essere una scelta comoda. Serve coerenza. La tecnologia va governata, non subita.” Sulla questione nucleare, Formia ha ricordato come Mazzé sia finita nel mirino della Sogin come possibile sede del deposito nazionale: “Eravamo nella lista dei siti idonei, al terzo posto. Poi siamo stati esclusi, ma resta il timore che si possa tornare a parlare di noi. Lo Stato è in difficoltà, ma serve più dialogo tra istituzioni, non imposizioni.”
E ha concluso con un appello rivolto ai giovani: “Saranno loro a raccogliere queste sfide. Dobbiamo ascoltarli, coinvolgerli, responsabilizzarli.”
Il tempo delle scelte
Il futuro dell’agricoltura piemontese – e con esso quello delle comunità locali – si gioca oggi su un terreno fragile, dove gli interessi energetici e industriali rischiano di cancellare secoli di lavoro, paesaggio e cultura. La giornata di Mazzé sarà un’occasione preziosa per capire, informarsi e prendere posizione. Perché la crisi climatica è già qui: nelle estati sempre più torride, nei temporali improvvisi, nelle stagioni senza pioggia. E se vogliamo cambiare le cose, non possiamo più restare a guardare.
Appuntamento: sabato 12 luglio, ore 9:30, Palaeventi di Mazzé.
Per chi fosse interessato, sia per informazioni che prenotazioni alla giornata del 12 luglio, si può scrivere alla mail confluenza.info@gmail.com. Se, invece, si volesse approfondire la realtà di Confluenza si può trovare tutto sul sito infoaut.org/confluenza .
Il comitato Confluenza con l'ambientalista Silvano Raise, la portavoce Elena Francesca di Matteo e il sindaco di Mazzè Marco Formia
Da destra a sinistra: Marco Formia, Elena Francesca Di Matteo e Silvano Raise
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