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Fonti rinnovabili

Rivoluzione silenziosa: la primavera green del Canavese cambia l’energia d’Italia

In alcune ore del mese di maggio, il fabbisogno elettrico nazionale è stato interamente coperto da fonti pulite. Un risultato storico che dimostra come la transizione energetica non sia più una promessa, ma un fatto. E anche il Canavese fa la sua parte

La rivoluzione silenziosa: la primavera green del Canavese cambia l’energia d’Italia

Di fronte alla crisi climatica globale e all’urgenza di un cambiamento reale, arriva una notizia che parla di futuro: nel mese di maggio 2025, il 55,9% della domanda elettrica italiana è stata coperta da fonti rinnovabili. È il valore più alto mai registrato in Italia. In alcune fasce orarie, l’energia prodotta da sole, vento, acqua e geotermia ha addirittura superato il 100% del fabbisogno nazionale.

A comunicarlo è Terna, la società che gestisce la rete elettrica italiana, nel suo “Rapporto mensile sul sistema elettrico”, un documento che fotografa non solo un dato tecnico, ma una svolta culturale. Perché se è vero che la produzione da fonti idroelettriche è in calo (-15,3%) a causa della scarsità d’acqua, è altrettanto vero che quella fotovoltaica cresce del 27,1%, quella eolica dell’11,3%, e quella geotermica del 2%. Tradotto: il cambiamento è già in atto.

In questo scenario nazionale in accelerazione, anche i territori rispondono. Lo fa con decisione la Comunità Energetica della Morena Frontale Canavesana – Caluso 1294’, che promuove impianti fotovoltaici condivisi, l'autoproduzione e il consumo consapevole.

“Quando arrivano dati ufficiali di questa portata – dichiara Alessio Bertinato, presidente della comunità energetica e primo cittadino di Barone Canavesedobbiamo diffonderli con forza. Sono la conferma che la direzione è quella giusta. La nostra comunità lavora ogni giorno per convertire il sistema energetico da fonti fossili a fonti rinnovabili, e lo fa con un occhio attento alla sostenibilità ambientale e alla povertà energetica che colpisce ancora troppe famiglie del nostro territorio”.

A maggio, il fabbisogno complessivo è stato di 24,3 miliardi di kWh, in calo del 2,7% rispetto a maggio 2024. Una diminuzione influenzata da temperature più basse (-0,6°C) e da un giorno lavorativo in meno. La produzione nazionale ha soddisfatto l’86,5% della domanda, mentre il 13,5% è arrivato dall’estero, con un saldo in forte calo (-13,7%). L’indice IMCEI (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali), che rileva i consumi delle imprese energivore, è invece in aumento (+1%), segnale di una ripresa di alcuni comparti industriali strategici come meccanica, alimentare e cartaria.

E mentre il consumo cala leggermente, cresce la capacità di produrre e accumulare energia pulita: a fine maggio, in Italia si contavano 803.759 sistemi di accumulo attivi, per una capacità totale di 14.708 MWh, in aumento del 69,6% in un solo anno.

La ‘Comunità Energetica della Morena Frontale Canavesana – Caluso 1294’ rappresenta una risposta concreta e territoriale a queste sfide globali. Ogni pannello installato, ogni cittadino che aderisce, ogni Comune che partecipa è un tassello della rivoluzione energetica in corso. “Non stiamo più parlando di scenari lontani – ribadisce Bertinato – ma di scelte quotidiane. E ogni scelta sostenibile oggi è un diritto che ci guadagniamo per il domani”.

In un’epoca di crisi ambientale e instabilità geopolitica, la via tracciata dalle rinnovabili non è solo una speranza: è una strada che l’Italia ha iniziato a percorrere. E il Canavese, silenziosamente ma con determinazione, è tra i protagonisti di questa nuova energia.

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