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Via Po, bagni pubblici vandalizzati e mai riaperti: la denuncia in Consiglio

Bagni chiusi da mesi al parco, l'attacco del consigliere comunale: “Soldi buttati nel cesso”

Via Po, bagni pubblici vandalizzati e mai riaperti: la denuncia in Consiglio

Era il simbolo di un investimento pubblico al servizio della comunità. Oggi, è solo un monumento al degrado e all’incuria.

A Chivasso, i bagni pubblici realizzati nel parco giochi di via Po, chiusi da mesi dopo una lunga sequenza di atti vandalici, non sono mai più stati riaperti. E mentre le giornate si allungano e le famiglie tornano numerose a popolare l’area verde, chi ha bisogno di un bagno deve arrangiarsi. Magari dietro una pianta. O con la corsa disperata verso casa.

A riportare con forza la questione all’attenzione dell’amministrazione comunale è stato il consigliere di opposizione Bruno Prestìa, che ha letto una comunicazione durissima durante l’ultimo Consiglio comunale.

Era il 2023 quando, nel tentativo di rendere più fruibile uno dei parchi più frequentati della città, il Comune decise di installare dei nuovi servizi igienici. Un’opera costata oltre 100 mila euro. Peccato che la struttura venne colpita da una raffica di episodi vandalici. Alcuni ancora prima dell'apertura al pubblico dei bagni.

Il muro sfondato a picconate, i sanitari distrutti, i tentativi di incendio, le porte sfondate, le pareti imbrattate.

Il tutto documentato più volte dai media locali e da interrogazioni e mozioni delle opposizioni.

Il bagno è stato devastato più volte, come fosse una “rage room” gratuita a cielo aperto. E mentre i danni aumentavano, le richieste di intervento si moltiplicavano: installare telecamere, chiudere il parco nelle ore serali, garantire controlli più frequenti. Nulla, però, è cambiato.

Dopo aver speso una cifra importante, la struttura è ancora chiusa. La scena che si presenta agli occhi dei cittadini è surreale: una costruzione nuova, chiusa con i lucchetti, mentre bambini e genitori sono costretti a cercare soluzioni di fortuna. La beffa è che l’unico bagno pubblico nella zona è proprio quello, ma è come se non esistesse.

Durante il Consiglio comunale, Bruno Prestìa ha deciso di rompere il silenzio e lo ha fatto con toni aspri, duri, ma estremamente lucidi.

Il consigliere comunale Bruno Prestìa

Di seguito, la comunicazione integrale letta in aula:

"C'era una volta nella ridente cittadina di Chivasso, un parco. Situato in una zona centrale, vicino alle scuole, da sempre frequentato da bimbi (pensate che tanti anni fa c'era anche una giostrina).

Passano gli anni e in questo parco viene finalmente posizionata una struttura per servizi igienici.

Tanti soldi spesi, di tutti i cittadini, per un luogo che per tanto tempo, nonostante fosse pronto, è rimasto chiuso, inutilizzabile.

Passa il tempo, finalmente viene aperto. roba da non credere!!!

Però arriva l'ondata dei vandali a Chivasso, che prendono d'assalto il centro, dehor, auto, panchine, fioriere, che giorno dopo giorno, nonostante i continui avvisi, segnalazioni e richieste di controllo, distruggono anche la necessaria struttura, utile per bimbi ma anche per gli adulti che li accompagnano.

La struttura viene distrutta, più e più volte.

Abbiamo chiesto di sorvegliare, di installare delle telecamere, dichiarando che non fosse giusto che per qualche idiota, tutti gli altri non potessero più poter usare i servizi. E quindi molte mamme in urgenza si trovano a fare espletare i bisogni ai bimbi dietro una pianta…

Insomma, non una cosa bella.

Arriva novembre, nonostante le continue richieste, i servizi da allora sono chiusi.

Decine e decine di migliaia di euro vengono buttati questi si, nel cesso, a discapito di una comunità intera.

Ed oggi, in piena estate, coi parchi presi d'assalto dai bambini, non resta che trattenere i bisogni più che si può, o scappare dietro una pianta, o altrimenti, farsela addosso.

Che peccato, povera la nostra Chivasso…

I tanti soldi dei cittadini spesi e bruciati così.

Ma si sa, i bagni non hanno le strisce blu, non fanno cassa e non sono nemmeno al Bricel..

Quando sono stati stanziati più di 100.000 euro di avanzo di amministrazione per farli anche il consigliere Pasteris all'epoca in opposizione aveva criticato la scelta che era andata a discapito della demolizione della Marsan chiesta allora da tutta la minoranza e bocciata dalla maggioranza.

Caro Sindaco, cari assessori, colleghi consiglieri, l'età si sa, avanza e prima che possa chissà in futuro, raggiungervi l'incontinenza, pensate ai cittadini e riaprite quei servizi".

Prestìa, poi ci tiene a sottolineare anche un altro problema dell'area che sta diventando evidente.

"Oltre alla chiusura dei servizi da novembre scorso, si può anche vedere come la cura del verde sia trascurata - aggiunge il consigliere comunale del gruppo Per Chivasso -. Basta guardare come le radici dell'albero abbiano sfondato il cemento creando molte crepe, profonde, che danneggiano la struttura. Non un bel bigliettino da visita per un parco centrale della città, che dovrebbe essere un fiore all'occhiello. E questa volta non è colpa dei vandali, ma della scarsa attenzione di chi amministra la nostra città".

Nelle fotografie le crepe che si stanno formando nel muro di cinta del parco a causa delle radici degli alberi

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