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Caldo killer travolge l'Italia: 40 gradi e zero tregua

I sindacati chiedono lo stop, Roma e Milano tra le città più colpite

 Italia a 40 gradi: città bollenti e ospedali in affanno

Italia a 40 gradi: città bollenti e ospedali in affanno

Fine settimana di fuoco in tutta Italia, con 21 città marchiate dal bollino rosso nella giornata di domenica 30 giugno. L’anticiclone africano spingerà i termometri fino a 40 gradi, con l’aria rovente che sta già mostrando i suoi effetti: secondo i dati della Società Italiana Sistema 118, negli ultimi sette giorni si è registrato un aumento complessivo del 4% degli interventi di emergenza, tra cui +2% per malori gravi, +4% per traumi legati a svenimenti o cadute, e +1% per patologie cardiache.

Il presidente del Sis 118, Mario Balzanelli, ha spiegato all’ANSA: «Si è già registrato un aumento del 4% di interventi del 118, con un +2% di codici rossi per malore, +4% di codici rossi traumatici e +1% di emergenze cardiologiche inevitabilmente associati al caldo che agisce da fattore causale diretto o anche concomitante». E ha aggiunto: «Buon senso e pochissimi principi di educazione sanitaria fanno la differenza: bere almeno 2 litri e mezzo di acqua e sali minerali al giorno; evitare prolungate esposizioni al sole, a qualunque fascia di età; evitare di nuotare subito dopo aver mangiato; evitare pasti abbondanti; ricalibrare le terapie farmacologiche su prescrizione del medico».

Secondo Antonio Sanò de iLMeteo.it, «sarà il weekend più caldo dell'anno», con temperature fino a 40 gradi a Taranto, 39 a Firenze, Agrigento, Siracusa, Pistoia, Prato, Oristano, Terni, e medie di 38 a Roma, Foggia, Grosseto, Frosinone, Matera, Ragusa. Le ondate di calore non si placheranno nei prossimi giorni: «Non vediamo un cambiamento meteorologico importante all'orizzonte», ha detto Sanò.

Le città che domani saranno in allerta 3 (bollino rosso) sono: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Roma, Torino, Trieste, Venezia e Verona. Domenica, la lista sale a 21 con l’aggiunta di Catania, Civitavecchia, Rieti e Viterbo.

Intanto si muove anche la solidarietà. La Caritas di Napoli ha attivato servizi speciali: docce, cambio vestiti, colazioni e pranzo al sacco per le persone fragili. Sul fronte del lavoro, alcune Regioni si stanno già muovendo: Liguria e Sicilia hanno varato ordinanze per vietare le attività all’aperto dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni ad alta esposizione al calore, come indicato da Worklimate.

I sindacati chiedono misure urgenti: dalla Lombardia alla Liguria si invoca uno stop ai lavori sopra i 35 gradi e garanzie per l’accesso alla cassa integrazione. «Ricordiamo che nel caso in cui si arrivasse a 35 gradi serve lo stop immediato dei lavori, con la possibilità da parte delle imprese di poter richiedere la cassa integrazione consentendo così ai lavoratori di sospendere l'attività per garantire la propria sicurezza. Su questo aspetto, però, sono necessarie garanzie dal ministero del Lavoro. Ad oggi non ci sono ancora certezze sulla disponibilità delle risorse necessarie e chiediamo a tutte le autorità competenti di attivarsi in tal senso».

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