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Gianduja gira Torino porta la tradizione nei cuori e nelle piazze

 Burattini, marionette e storie popolari nei parchi di Torino

Dai cortili di legno ai parchi cittadini

Gianduja torna a vivere tra le mani dei burattinai torinesi

A Torino, d’estate, anche i giardini raccontano. Lo fanno con la voce roca e inconfondibile di Gianduja, maschera simbolo della città Piemontese, che torna protagonista dal 29 giugno al 30 luglio con “Gianduja Gira Torino”, rassegna teatrale itinerante ideata da Casa Gianduja. Un mese di spettacoli gratuiti nei parchi delle Circoscrizioni 3, 5, 6, 7 e 8, dove burattini e marionette incontrano famiglie, bambini e passanti curiosi. L’obiettivo è semplice ma potente: riportare il teatro popolare dove è nato, tra la gente, all’aperto, vicino alle panchine, tra le chiome degli alberi. Ogni giorno, alle ore 17, si accendono le luci di un piccolo palcoscenico e prende vita un racconto che parla di libertà, coraggio e ironia.

Ad aprire la rassegna sarà lo spettacolo “Gianduja senza paura” con Marco Grilli, seguito dal “Varietà delle Marionette” firmato dal padre Augusto Grilli, uno dei maestri storici del teatro di figura italiano. Una tradizione che nasce nel secondo dopoguerra, quando il giovanissimo Augusto riceve il suo primo teatrino, e che oggi si trasmette al figlio, burattinaio fin dall’età di 14 anni. Gianduja, nato nel 1802 dalla fantasia dei burattinai Sales e Bellone, non è soltanto un personaggio allegro. È l’incarnazione dello spirito popolare piemontese: libero, ribelle, saggio e insieme scanzonato. Con la sua voce e i suoi gesti, continua a far ridere e riflettere, mescolando comicità e satira, tradizione e modernità.

Gianduja maschera di carnevale origini e caratteristiche

La rassegna, curata da Casa Gianduja, sede anche del Museo delle Marionette e dei Burattini in via Pettinati, non si limita a mettere in scena storie: propone anche brevi narrazioni storiche, che svelano ai più giovani la vita di Gianduja e l’evoluzione del teatro di figura piemontese. Un’operazione culturale che sa essere anche affettiva, educativa, identitaria.

Tra le tappe previste figurano i giardini di via Rava, il Parco Italia ’61, corso Vercelli e piazza Zara. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

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