Cerca

Attualità

San Giovanni volta pagina. Ecco la nuova area sfalci in via Friuli. Un complimento a Fresc: "Bravo!"

Dopo anni di disagi, proteste e segnalazioni, il quartiere ha finalmente uno spazio regolare per la raccolta del verde. “Ora non ci sono più scuse: torni la dignità in zona”. E anche Giuseppe Lotorto può tornare a dormire.

San Giovanni volta pagina. Ecco la nuova area sfalci in via Friuli. Un complimento a Fresc: "Bravo!"

San Giovanni volta pagina. Ecco la nuova area sfalci in via Friuli. Un complimento a Fresc: "Bravo!"

Questa volta non si parla di proteste, ma di risultati. A Ivrea, nel quartiere San Giovanni, è stata finalmente ultimata la nuova area sfalci di via Friuli, un’infrastruttura attesa da tempo che restituisce decoro e funzionalità a una zona che, per mesi, anzi per anni, è stata simbolo di incuria e abbandono. Una buona notizia, dopo settimane in cui a tenere banco erano state le denunce dei cittadini le immagini della vecchia area trasformata in discarica abusiva. Adesso c’è un’alternativa concreta. Ed è già operativa.

La comunicazione ufficiale è arrivata dall’assessore Massimo Fresc, che ha seguito i lavori passo dopo passo. Oltre alla realizzazione della nuova area, il Comune ha disposto anche lo spostamento della fermata dell’autobus di circa 15 metri, per rendere più ordinato e sicuro l’accesso ai mezzi pubblici.

“Nei prossimi giorni – ci dice Fresc – installeremo un recinto temporaneo per impedire l’uso della vecchia area di viale Biella. Lì non si potrà più scaricare nulla. E finalmente anche il quartiere potrà respirare.”

E non è solo un modo di dire. Perché a San Giovanni, fino a pochi giorni fa, la parola “respirare” aveva perso significato. Lo sanno bene i residenti dell’incrocio tra viale Biella e via Don Mosetto, che da mesi convivevano con odori nauseabondi, scarichi abusivi, mobili abbandonati, acqua stagnante, insetti. Tra questi anche Giuseppe Lotorto, che la settimana scorsa aveva preso il telefono e chiamato direttamente la redazione, con una voce carica di rabbia e rassegnazione: “Sono quello che alla festa di Tony, lo scorso 2 giugno, ha cantato davanti a centinaia di persone. A Ivrea mi conoscono tutti. Ma adesso non ce la facciamo più. C’è una puzza pazzesca, e nessuno ci ascolta.”

Quella telefonata ha fatto rumore. Perché era la voce di un cittadino, non di un politico. Di uno che vive il quartiere ogni giorno. “Non riusciamo a dormire. Abbiamo chiamato il Comune. Abbiamo parlato col sindaco. Abbiamo sollecitato l’assessore. Ma qui nessuno fa niente. È diventata una discarica a cielo aperto. Ci buttano di tutto.”

A distanza di pochi giorni, qualcosa è cambiato. E oggi si può dire che Giuseppe Lotorto aveva ragione. Ma si può anche dire che le istituzioni hanno saputo rispondere.

area

pensino

Il merito è condiviso. Da una parte, l’amministrazione comunale, che ha stanziato quasi 15mila euro (14.765,66 per la precisione) per affidare i lavori alla ditta Edil Alpi SAS di Settimo Vittone, come previsto dalla determinazione n. 1083 del 17 dicembre 2024. Dall’altra, i cittadini, che non hanno mai smesso di denunciare. E il comitato di quartiere San Giovanni, presieduto da Francesco Ferro, che oggi esprime soddisfazione ma guarda già avanti: “Ora toccherà a noi: sistemeremo l’area, la renderemo bella, ci pianteremo qualcosa. Ci impegneremo per farla vivere. Perché le cose funzionano solo se le comunità ci credono.”

Determinante anche l’azione della consigliera Annalisa Bolzanello (PD), che a gennaio, insieme ai gruppi Viviamo Ivrea e Laboratorio Civico, aveva presentato un’interpellanza completa di fotografie, suggerendo soluzioni come il muro di cinta, una rete alta, l’installazione di telecamere e una raccolta sfalci con cadenza settimanale in accordo con SCS. Quelle proposte – a quanto pare – sono state ascoltate.

E per una volta, a Ivrea, si può scrivere "nero su bianco" un complimento a Massimo Fresc: bravo!

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori