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Sanità pubblica al collasso, il PD lancia la controffensiva: "La salute non aspetta"

Liste d’attesa infinite, prestazioni rinviate, cittadini esasperati: in Piemonte parte una campagna per far valere il diritto alle cure nei tempi previsti, anche tramite strutture private convenzionate, senza spese aggiuntive

Rappresentante del Partito Demcratico Calusiese

Carla Poretta

CALUSO. Accesso sempre più difficile alle cure, tempi di attesa che si dilatano fino a diventare insostenibili, cittadini obbligati a rivolgersi al privato — se possono permetterselo — o addirittura a rinunciare a farsi curare. Il Servizio Sanitario Nazionale, e con esso quello piemontese, sta attraversando una crisi profonda. E no, non è più solo colpa del Covid. La pandemia ha semplicemente sollevato il velo su una fragilità strutturale che da anni compromette la salute pubblica.

I problemi sono tanti e intrecciati: mancano medici e infermieri, quelli rimasti lavorano a ritmi impossibili, con turni infiniti, spesso in condizioni al limite. I pazienti si esasperano, in alcuni casi arrivano ad aggredire verbalmente e fisicamente il personale. La burocrazia rallenta tutto, i fondi scarseggiano, le scelte politiche non aiutano. Il sistema è sotto pressione. Il sistema è al limite.

Ma c’è chi prova a reagire. Il Partito Democratico del Piemonte ha lanciato una campagna concreta: “La salute non aspetta. Non rinunciare a curarti”. Un’iniziativa che non si limita a denunciare le criticità, ma propone una soluzione già esistente, sebbene troppo poco conosciuta: il percorso di tutela. Previsto dal Decreto Legislativo n.124 del 29 aprile 1998, riaffermato dal Decreto Legge n. 73 del 7 giugno 2024 (convertito in Legge 107/2024) e regolamentato dalla Regione Piemonte con due circolari del 2024, permette — nei casi in cui il CUP non sia in grado di prenotare una visita o un esame nei tempi previsti — di ricevere la prestazione in una struttura privata accreditata o in intramoenia, senza alcun costo aggiuntivo rispetto al ticket.

La salute è una questione di tempo, spiegano i promotori. Più si aspetta, più il rischio aumenta. Aspettare mesi per un controllo può voler dire rinunciare alla prevenzione, aggravare patologie, mettere a repentaglio la vita stessa.

Pochi lo sanno, ma chi ha una prescrizione con priorità B, D o P, e non riesce a ottenere un appuntamento nei tempi stabiliti, può presentare una richiesta formale alla propria ASL e ottenere la prestazione in tempi rapidi. Non si tratta di un favore o di una scorciatoia, ma di un diritto riconosciuto dalla legge.

La presenza istituzionale del Partito Democratico calusiese per i cittadini

Le varie informazioni in merito

Per aiutare i cittadini a esercitare questo diritto, il Circolo PD del Calusiese, nell’ambito della seconda fase della campagna, ha deciso di offrire un servizio gratuito di supporto. A partire dal 24 giugno, volontari formati saranno presenti per tre martedì consecutivi in Sala Magaton, Chiostro Francescano, in piazza Mazzini a Caluso: il 24 giugno e il 1° luglio dalle 10 alle 12, l’8 luglio dalle 18 alle 20. Non è necessario prenotare, ma è possibile ricevere informazioni o fissare un appuntamento scrivendo a circolopdcalusiese@gmail.com o inviando un SMS al 377 5777638.

Sul sito www.stoplisteattesa.it è possibile trovare tutte le informazioni utili: come funziona il percorso, quali documenti compilare, dove presentare la richiesta, e anche condividere la propria esperienza personale per contribuire a migliorare il servizio.

Una salute più consapevole è la chiave per una società più giusta, capace di sostenere le sue diversità e proteggere chi è più fragile.

Il Partito Democratico lo dice chiaramente: non ci arrendiamo. E lo fa non solo nelle piazze e nei circoli, ma anche nelle istituzioni, dove continua a battersi per una sanità pubblica più forte, con più fondi, stipendi dignitosi per il personale e un piano straordinario di assunzioni. L’opposto di quanto stanno facendo il governo Meloni e la giunta Cirio, accusati di tagliare dove bisognerebbe invece investire.

Questo è un passo fatto da persone, non da slogan. Da militanti e volontari che hanno scelto di restare accanto ai cittadini, specialmente a chi si sente smarrito di fronte alla burocrazia o scoraggiato dai tempi infiniti. Perché la vera politica nasce sempre dal basso, dalle azioni concrete, e si misura su una cosa sola: la capacità di migliorare la vita delle persone. E la salute, in tutto questo, è il primo bene da difendere.

Il volantino

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