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Il nuovo Vescovo di Ivrea a Prascondù per l'Arma dei Carabinieri

Capitano Grasso e sindaci in alta quota per onorare la Virgo Fidelis

Il nuovo Vescovo di Ivrea a Prascondù per l'Arma dei Carabinieri

Il nuovo Vescovo di Ivrea a Prascondù per l'Arma dei Carabinieri

C’era anche il nuovo vescovo di Ivrea, monsignor Daniele Salera, al santuario di Prascondù, dove nel pomeriggio di mercoledì 11 giugno si è celebrato con una messa solenne il 211° Anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

Tanti i presenti, comuni cittadini e rappresentanti delle istituzioni: diversi sindaci dei paesi vicini o i loro delegati, i consiglieri regionali Fava e Bartoli, e naturalmente i protagonisti della festa, a cominciare dal capitano Manuel Grasso, comandante della Compagnia di Ivrea.

La messa è stata concelebrata da don Sergio Noascone, parroco di Sparone, Alpette e Ribordone, e dal cappellano militare per il Piemonte e la Valle d’Aosta, il tenente colonnello don Diego Maritano, ed è stata accompagnata dai canti della Cantoria di Sparone. A fare gli onori di casa il sindaco di Ribordone, Guido Bellardo Gioli, e quello di Valperga Walter Sandetto. Cosa c’entra Valperga? Valperga poco, il suo primo cittadino molto. Sandretto è infatti di famiglia ribordonese (della frazione Ceresa per la precisione) ed è particolarmente legato – come un po’ tutti nella zona – a questo Santuario, costruito a 1300 metri di altezza in seguito ad un’apparizione della Madonna.

Autorità intervenute alla festa

Bellardo Gioli ha ricordato la storia di Giovannino Berardi, il pastorello dodicenne che riacquistò la parola dopo un pellegrinaggio a Loreto, che suo padre aveva fatto voto di compiere e che la Vergine sollecitò apparendo al ragazzino proprio a Prascondù il 27 agosto 1619. Il santuario in seguito edificato sul posto è oggetto di forte devozione popolare in tutto l’Alto Canavese e teatro di solenni celebrazioni nella ricorrenza dell’Apparizione. A sua volta Sandretto, esprimendo “particolare emozione”, ha dichiarato: “Quando il sindaco di Ribordone mi ha parlato di quest’idea ne sono stato ben felice e sono grato al capitano Grasso per la sua esemplare disponibilità; al Vescovo, venuto a Prascondù per la prima volta; ai rappresentanti della Regione e ai colleghi sindaci: è bello vederli tutti qui con la fascia tricolore”.

Ha poi ricordato il lavoro di Educazione alla Legalità, portato avanti grazie al lavoro congiunto delle istituzioni e dell’Associazione intitolata al maresciallo Enzo D’Alessandro, annunciando che “Il 16 luglio saremo ospiti per una conferenza-stampa alla Camera dei Deputati”. Il capitano Grasso ha sottolineato la presenza capillare dei carabinieri sul territorio: “Come Compagnia di Ivrea abbiamo 170 effettivi e 14 stazioni perché dove sono presenti dei cittadini ci siamo anche noi. Il sindaco, il parroco, i carabinieri sono il punto di riferimento nelle piccole comunità e l’idea di festeggiare qui la Virgo Fidelis risponde a questo principio, anche se arrivarci è stato per molti un po’ scomodo”. Il cappellano militare ha parlato dei carabinieri come di una famiglia, nella quale si gioisce tutti per le belle notizie e ci si intristisce per quelle brutte. “Ne cito due di segno opposto. La prima, quella positiva, riguarda la bella signora bionda col pancione che vedete al terzo banco. È un maresciallo, che a breve diventerà mamma. La seconda riguarda una giovane ragazza, vice-brigadiere, il cui corpo è stato ritrovato oggi in un canalone del Monviso, dov’era precipitata ieri durante una scalata. Era in servizio a Varazze”.

Il cappellano ha citato questo doloroso incidente; se la cerimonia di Prascondù si fosse tenuta il giorno successivo, avrebbe sicuramente ricordato anche un altro avvenimento luttuoso: l’uccisione in Puglia del brigadiere-capo Carlo Legrottaglie, avvenuta durante una sparatoria la mattina di giovedì 12 giugno.

Un momento della funzione religiosa

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