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Vercelli
13 Giugno 2025 - 14:41
Elena Uga (ISDE-Medici per l'ambiente) e Gian Piero Godio (Legambiente)
VERCELLI. Il 13 maggio scorso il Comune ha affidato all'agronomo Andrea Tovaglieri l'incarico (circa 4500 euro, iva compresa) di supportare il Settore Ambiente per la “progettazione agronomica e gestione del patrimonio vegetazionale”. Il 4 giugno Tovaglieri ha protocollato il “Piano di utilizzo dei prodotti fitosanitari per il controllo della vegetazione” per l'anno 2025 (e quindi, a questo punto, per il secondo semestre dell'anno).
L'incarico del 2020
Già nel 2020 il Comune aveva conferito allo stesso Tovaglieri l'incarico di elaborare un Piano di utilizzo dei prodotti fitosanitari che escludeva l'impiego di prodotti a base di glifosato. Da allora è stato quindi privilegiato il taglio meccanico come metodo di contenimento principale delle infestanti. Secondo Tovaglieri «questo approccio ha comportato negli anni 2022 e '23 il deciso incremento dei costi di gestione della vegetazione infestante ed un generalizzato alto livello di insoddisfazione per i risultati deludenti: inadeguato livello di decoro urbano percepito, degradazione dei marciapiedi il cui ripristino richiede ulteriori investimenti, mancato contenimento delle essenze allergeniche, diffusione delle infestanti perennanti».
Le riunioni della Commissione
Nella scorsa primavera la Commissione Ambiente del Comune si è riunita più volte per una serie di incontri di approfondimento sulle problematiche del diserbo; sono state audite anche le associazioni Isde-Medici per l'ambiente, Legambiente e Pro Natura del Vercellese, che hanno illustrato la normativa vigente (divieto di utilizzare prodotti fitosanitari nelle fasce di rispetto di pozzi, canali e corsi d'acqua, nei parchi giochi, nelle aree sportive e nei giardini delle scuole) e presentato studi scientifici che sconsigliano l'uso di prodotti a base di glifosato. Tovaglieri sostiene che «nel corso degli incontri sono emerse le criticità peculiari della città di Vercelli e l'inefficacia riscontrata nell'impiego dei metodi alternativi al diserbo chimico finora applicati».
Il nuovo Piano redatto da Tovaglieri
Ai primi di giugno Tovaglieri ha protocollato in Comune l'aggiornamento del Piano, in cui «ritiene di inserire tra i prodotti consentiti anche prodotti a base di glifosato. Al momento - scrive - i vantaggi derivanti dall'utilizzo di diserbanti a base di glifosato sono legati a:
- effetti rapidi e persistenti del controllo della vegetazione infestante;
- costo economico contenuto e sostenibile per l'Amministrazione;
- ridotto o comunque definito impatto ambientale;
- risultato chiaro e percepito dalla cittadinanza in materia di decoro urbano».
E aggiunge: «Altre soluzioni, sia con prodotti a basso impatto, sia con mezzi fisici e meccanici, non raggiungono il medesimo risultato e richiedono un numero di interventi operativi superiore che quasi sempre hanno un impatto ambientale considerevole, oltre che una notevole incidenza sui costi di gestione». Secondo l'agronomo «risulta manifesta l'inapplicabilità di un approccio eseguito escludendo aprioristicamente l'utilizzo di prodotti fitosanitari diserbanti. Fra questi i prodotti a base di glifosato, utilizzati con attrezzature in grado di distribuire il prodotto tal quale, risultano una soluzione ad alta efficienza, con una localizzazione mirata e controllata, un costo contenuto e risultato ottimale percepito».
Le associazioni: no al glifosato
Le associazioni ISDE-Medici per l'ambiente Vercelli, Italia Nostra Vercelli, Legambiente e Pro Natura del Vercellese hanno depositato in Comune nei giorni scorsi una mozione contro l'uso del glifosato per il diserbo nell'area urbana. Chiedono che, in base al principio di precauzione, nell'incarico conferito dal Comune per l'aggiornamento del “Piano per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari” venga esplicitato il divieto di utilizzo di prodotti a base di glifosato per il diserbo nelle nelle aree cittadine.
Le associazioni hanno indirizzato la mozione a tutti i consiglieri, chiedendo che la facciano propria e la presentino formalmente affinché venga discussa nella prossima seduta del Consiglio comunale (che presumibilmente si terrà entro fine mese).
Nella mozione vengono citate le vigenti prescrizioni normative (divieto di utilizzo in aree “sensibili”) e soprattutto viene citato l’ultimo studio indipendente condotto dal prestigioso Istituto “Ramazzini”, centro per la ricerca indipendente e la prevenzione del cancro e delle malattie di origine ambientale, proprio a proposito della pericolosità del glifosato, pubblicato sull'ultimo numero della rivista scientifica Environmental Health. Questo studio conferma su modello animale un aumento statisticamente significativo di insorgenza di tumori benigni e maligni in più siti anatomici nei soggetti esposti al glifosato rispetto ai controlli (tumori su tessuti emolinfopoietici (leucemia), pelle, fegato, tiroide, sistema nervoso, ovaie, ghiandola mammaria e ghiandole surrenali).
Scheda era contrario al diserbo chimico
Nel 2021 gli allora consiglieri comunali Paolo Campominosi, Andrea Conte, Alberto Fragapane, Manuela Naso e Roberto Scheda, tuttora membri del Consiglio comunale, avevano sottoscritto una mozione predisposta da Michelangelo Catricalà che prevedeva che «in tutto l’ambito urbano si faccia ricorso a tecniche e metodi alternativi all’impiego di prodotti fitosanitari pericolosi, quali ad esempio il diserbo meccanico o fisico, in tutti i casi in cui essi possano sostituire il diserbo chimico».
In coerenza con tale indirizzo, e sulla base del principio di precauzione e dei più recenti studi scientifici, le associazioni chiedono quindi che nell'aggiornamento del Piano venga esplicitato il divieto di utilizzo di glifosato per il diserbo nelle aree cittadine. Qualche consigliere farà propria la mozione e la presenterà perché venga discussa e votata dal Consiglio?
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