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09 Giugno 2025 - 15:35
Settimo Vittone , Circuito Magnetico
“I Felini”, “Circuito magnetico” e “Pista da sci”: sono i nomi delle costruzioni tecnologiche premiate nell’edizione 2025 di “Eureka! Funziona!”, l’iniziativa di orientamento alla cultura tecnica e scientifica promossa da Federmeccanica, in accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, e realizzata in Canavese con il supporto del Gruppo Aziende Metalmeccaniche e Manifatturiere (GAM) di Confindustria Canavese.
A realizzarli sono state tre squadre di giovani inventori che si sono distinte per creatività, lavoro di squadra e spirito d’iniziativa:
la squadra “I Felini” della scuola primaria Immacolata Concezione di Rivarolo Canavese, premiata tra le classi terze con il progetto omonimo;
la squadra “Pista magnetica” della scuola primaria di Settimo Vittone, vincitrice per le classi quarte con il progetto Circuito magnetico;
la squadra “Ciambelle Ninja” della scuola “Amedeo di Savoia” di Agliè, che si è aggiudicata il primo posto tra le quinte classi con il progetto Pista da sci.
La classe quinte, Agliè "La pista da sci"
Rivarolo Canavese, Immacolata Concezione classe terza
Il progetto ha coinvolto 12 scuole primarie, 17 classi, 44 squadre e un totale di 260 bambini, provenienti da: Agliè, Andrate, Bairo, Castellamonte, Colleretto Castelnuovo, Chiaverano, Ivrea (scuola “Massimo D’Azeglio”), Lessolo, Rivarolo Canavese, San Giorgio Canavese, Settimo Vittone e Spineto.
Un’edizione da record per il territorio canavesano, che anno dopo anno segna una crescita costante nella partecipazione. Alla primissima edizione avevano preso parte appena 21 bambini; oggi, il numero è più che decuplicato. Un segnale forte: scuola e impresa si stanno avvicinando sempre più, e il mondo della produzione comincia a dialogare con le nuove generazioni già a partire dalla primaria.
“Tutti i bambini coinvolti hanno dato prova di grande fantasia e creatività realizzando giocattoli originali e divertenti e hanno manifestato grande passione ed entusiasmo anche nel raccontare il lavoro fatto attraverso parole e immagini”, ha commentato il Presidente del GAM, Alessandro Gruner. “Una bella esperienza anche per noi imprenditori che abbiamo potuto offrire alle scuole primarie del territorio una valida opportunità per appassionare i bambini alla cultura tecnica e scientifica e che ha dimostrato quanto, con i giusti stimoli, i bambini possano riuscire a sviluppare particolari attitudini e abilità, alcune importanti per diventare gli imprenditori del futuro”.
Il progetto, nato da una sperimentazione avviata nel 2003 nelle scuole primarie finlandesi, è giunto alla sua tredicesima edizione. Il suo punto di forza sta nel metodo: imparare facendo. I bambini, divisi in squadre, ricevono da Federmeccanica un kit con materiali tecnici (leve, assi, ruote, elastici, magneti), e devono da lì ideare, progettare e costruire un giocattolo funzionante. Il tema di quest’anno era il magnetismo, e ha ispirato progetti dinamici e pieni di inventiva.
Ogni squadra lavora per sei-otto settimane e ogni bambino ha un compito preciso: c’è il disegnatore tecnico, il cronista del diario di bordo, il costruttore e il pubblicitario. Le uniche regole: vietato farsi aiutare dagli adulti, e il giocattolo deve muoversi.
Il momento clou arriva con la visita della Giuria, che si reca direttamente nelle scuole per ascoltare dalla viva voce dei bambini il racconto del loro lavoro. I piccoli presentano il loro giocattolo, ne illustrano il funzionamento, spiegano le scelte fatte e mostrano il diario con il percorso creativo.
La Giuria valuta ogni progetto sulla base di diversi criteri: il design (estetica e funzionamento); l’originalità e creatività dell’idea; la qualità dell’esposizione e del racconto; la completezza del diario di bordo; l’organizzazione della squadra e l’efficacia della pubblicità del giocattolo.
Non mancano premi e menzioni speciali anche per i progetti più educativi e quelli realizzati con maggior uso di materiale riciclato.
Un progetto, insomma, che unisce scuola, impresa e bambini in un’esperienza educativa e formativa che sa coinvolgere davvero tutti. E che dimostra come la fantasia, il lavoro di squadra e la manualità possano diventare le basi concrete per costruire – un giorno – anche un futuro professionale.
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