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“Eureka! Funziona!”: giovani inventori crescono a Rivarolo, Settimo Vittone e Agliè

Il magnetismo è stato il tema dell’iniziativa promossa da Federmeccanica realizzata in Canavese con il supporto del Gruppo Aziende Metalmeccaniche e Manifatturiere di Confindustria Canavese

Rivarolo Canavese, Immacolata Concezione classe terza

Settimo Vittone , Circuito Magnetico

“I Felini”, “Circuito magnetico” e “Pista da sci”: sono i nomi delle costruzioni tecnologiche premiate nell’edizione 2025 di “Eureka! Funziona!”, l’iniziativa di orientamento alla cultura tecnica e scientifica promossa da Federmeccanica, in accordo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, e realizzata in Canavese con il supporto del Gruppo Aziende Metalmeccaniche e Manifatturiere (GAM) di Confindustria Canavese.

A realizzarli sono state tre squadre di giovani inventori che si sono distinte per creatività, lavoro di squadra e spirito d’iniziativa:

  • la squadra “I Felini” della scuola primaria Immacolata Concezione di Rivarolo Canavese, premiata tra le classi terze con il progetto omonimo;

  • la squadra “Pista magnetica” della scuola primaria di Settimo Vittone, vincitrice per le classi quarte con il progetto Circuito magnetico;

  • la squadra “Ciambelle Ninja” della scuola “Amedeo di Savoia” di Agliè, che si è aggiudicata il primo posto tra le quinte classi con il progetto Pista da sci.

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La classe quinte, Agliè "La pista da sci"

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Rivarolo Canavese, Immacolata Concezione classe terza

Il progetto ha coinvolto 12 scuole primarie, 17 classi, 44 squadre e un totale di 260 bambini, provenienti da: Agliè, Andrate, Bairo, Castellamonte, Colleretto Castelnuovo, Chiaverano, Ivrea (scuola “Massimo D’Azeglio”), Lessolo, Rivarolo Canavese, San Giorgio Canavese, Settimo Vittone e Spineto.

Un’edizione da record per il territorio canavesano, che anno dopo anno segna una crescita costante nella partecipazione. Alla primissima edizione avevano preso parte appena 21 bambini; oggi, il numero è più che decuplicato. Un segnale forte: scuola e impresa si stanno avvicinando sempre più, e il mondo della produzione comincia a dialogare con le nuove generazioni già a partire dalla primaria.

“Tutti i bambini coinvolti hanno dato prova di grande fantasia e creatività realizzando giocattoli originali e divertenti e hanno manifestato grande passione ed entusiasmo anche nel raccontare il lavoro fatto attraverso parole e immagini”, ha commentato il Presidente del GAM, Alessandro Gruner. “Una bella esperienza anche per noi imprenditori che abbiamo potuto offrire alle scuole primarie del territorio una valida opportunità per appassionare i bambini alla cultura tecnica e scientifica e che ha dimostrato quanto, con i giusti stimoli, i bambini possano riuscire a sviluppare particolari attitudini e abilità, alcune importanti per diventare gli imprenditori del futuro”.

Il progetto, nato da una sperimentazione avviata nel 2003 nelle scuole primarie finlandesi, è giunto alla sua tredicesima edizione. Il suo punto di forza sta nel metodo: imparare facendo. I bambini, divisi in squadre, ricevono da Federmeccanica un kit con materiali tecnici (leve, assi, ruote, elastici, magneti), e devono da lì ideare, progettare e costruire un giocattolo funzionante. Il tema di quest’anno era il magnetismo, e ha ispirato progetti dinamici e pieni di inventiva.

Ogni squadra lavora per sei-otto settimane e ogni bambino ha un compito preciso: c’è il disegnatore tecnico, il cronista del diario di bordo, il costruttore e il pubblicitario. Le uniche regole: vietato farsi aiutare dagli adulti, e il giocattolo deve muoversi.

Il momento clou arriva con la visita della Giuria, che si reca direttamente nelle scuole per ascoltare dalla viva voce dei bambini il racconto del loro lavoro. I piccoli presentano il loro giocattolo, ne illustrano il funzionamento, spiegano le scelte fatte e mostrano il diario con il percorso creativo.

La Giuria valuta ogni progetto sulla base di diversi criteri: il design (estetica e funzionamento); l’originalità e creatività dell’ideala qualità dell’esposizione e del raccontola completezza del diario di bordol’organizzazione della squadra e l’efficacia della pubblicità del giocattolo.

Non mancano premi e menzioni speciali anche per i progetti più educativi e quelli realizzati con maggior uso di materiale riciclato.

Un progetto, insomma, che unisce scuola, impresa e bambini in un’esperienza educativa e formativa che sa coinvolgere davvero tutti. E che dimostra come la fantasia, il lavoro di squadra e la manualità possano diventare le basi concrete per costruire – un giorno – anche un futuro professionale.

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