AGGIORNAMENTI
Cerca
Riceviamo e pubblichiamo
06 Giugno 2025 - 15:51
Gentilissimi,
in riferimento all’articolo pubblicato sul sito on line del giornale La Voce edizione di Settimo il 2 giugno 2025, e dell’articolo cartaceo apparso sul numero di martedì 3 riguardanti il raddoppio del parco Berlinguer dal titolo “Il Berlinguer sta morendo (…) lo dice Legambiente”, articoli ispirati al post da noi pubblicato il 31 maggio sui social, post in cui vengono riportate, oltre alla descrizione delle piantumazioni fatte, alcune criticità da noi riscontrate nel progetto realizzato.
L’ufficio di presidenza del circolo di Settimo Legambiente il GIRASOLE dichiara che:
Vengono riportati dati (non del tutto esatti) tratti dalla nostra ricognizione sul parco fatta per prendere visione dell’allargamento del parco e le relative piantumazioni.
Nel confermare la giustezza dei dati da noi riportati nel nostro post, ci dissociamo dalle valutazioni politiche che sono state espresse nell’articolo e segnaliamo che le frasi attribuite ai volontari di Legambiente non sono mai state rilasciate ad alcun giornalista ma derivano dalla fantasia dell’autore dell’articolo.
Legambiente ribadisce che i rapporti che produce e tutta la documentazione in genere, è frutto delle indagini sul territorio svolte dai Volontari Legambientini, dalle quali traiamo le nostre valutazioni e proposte, segnalando sia le criticità, ma anche le eccellenze, che rendiamo pubbliche, nella massima trasparenza che ci contraddistingue e che sono sempre documentate sia fotograficamente, che dalle/dai nostre/i Socie/i competenti.
Legambiente afferma inoltre che il proprio operato è puramente rivolto alla salvaguardia dell’Ambiente in generale e di Settimo in particolare, secondo il concetto del Pensare globalmente, agire localmente. Qualsiasi valutazione, sia politica che tecnica, si voglia assegnare alla nostra documentazione non è “farina del nostro sacco” ma strumentalizzazione del nostro lavoro, in particolar modo se vengono usate strumentalmente per denigrare persone dell’Amministrazione comunale, ed in particolar modo la nostra Sindaca Elena Piastra
Legambiente Settimo Aps Il GIRASOLE
L’Ufficio di Presidenza
Egregi,
abbiamo letto la vostra lettera con attenzione e, lo ammettiamo, anche con una punta di tenerezza. Non capita spesso (anzi mai!) che Legambiente si affretti a precisare – con tanta solerzia – che no, non voleva davvero disturbare nessuno. Che no, le frasi riportate non vanno lette come critiche. Che no, guai a pensare che si possa offendere qualcuno. E men che meno la nostra sindaca Elena Piastra, che – ci tenete a dire – non dev’essere “denigrata”.
È curioso: a guardare le foto del parco Berlinguer e a leggere il vostro post del 31 maggio, sembrava che qualcosa non andasse. Alberi morti, piante agonizzanti, irrigazione inesistente, impianti progettati con la logica dell’incastro cieco. Poi, però, nel vostro comunicato ufficiale, tutto si attenua. Le parole si smussano. L'indignazione evapora.
Il sospetto sorge e ci dispiace. Non per il nostro articolo, che difendiamo riga per riga, parola per parola. Ma per questa vostra rincorsa a prendere le distanze da chi – come noi – ha semplicemente dato voce a ciò che è sotto gli occhi di tutti: un parco costato 1,5 milioni di euro che oggi si presenta come una distesa secca e piegata, più simile a un campo di battaglia che a un progetto di rinascita ecologica.
Forse il problema non è quello che abbiamo scritto. Ma il fatto che lo abbiamo scritto con chiarezza, senza filtri, senza paura di dire che un albero morto è un albero morto, e che chi promette “bambini felici tra i gelsi” e poi lascia i gelsi seccare, ha fallito. Fallanza, se vogliamo essere scientifici.
Voi ci spiegate che non volete essere strumentalizzati. Ma non è la stampa che vi ha strumentalizzato. È il silenzio successivo al vostro stesso post che vi ha resi docili. E in questa città lo sappiamo bene: quando la critica si piega per non turbare l’equilibrio politico, il verde smette di essere un diritto e diventa solo un’illusione da brochure.
Noi continueremo a raccontare quello che vediamo. Anche se le foglie cadono. Anche se il laghetto è secco. Anche se la gaggia non è prevista dal regolamento. Perché un giornale libero non si scrive con l'innaffiatoio del consenso, ma con la penna della responsabilità.
E per chiarire ai lettori il perché di questo botta e risposta ripubblichiamo qui sotto le fasi salienti di quel vostro post, poi ognuno le traduca come vuole e si lascia a noi il diritto di cittadini e il dovere di giornalisti di dire Legambiente ha denunciato una gestione "schifosa" del verde pubblico....
Tratto dal post di Legambiente Settimo Torinese
Con stima, ma senza inchini,
Liborio La Mattina
Direttore responsabile – La Voce
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.