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04 Giugno 2025 - 17:37
Lavinia Amione
Non è facile tenere a bada l’emozione quando hai appena dodici anni, un sogno più grande di te e tutto si gioca in un rettangolo di sabbia, tra ostacoli colorati e un silenzio teso, rotto solo dal suono degli zoccoli e dallo sguardo attento della giuria. Non è facile, eppure Lavinia Amione ci riesce. Ci riesce come fanno i piccoli grandi campioni: con coraggio, dolcezza e una luce negli occhi che non si può insegnare.
Dal 30 maggio al 1° giugno, nel cuore del Centro Ippico Il Torrione di Tortona, Lavinia ha partecipato ai Campionati Regionali Piemontesi di salto ostacoli. Al suo fianco, non una compagna qualunque: una cavalla dal nome indimenticabile, Touch Me Baby, sei anni di forza, eleganza e sensibilità. Insieme, sono scese in campo nella categoria riservata ai giovani cavalieri che affrontano salti da 80 centimetri. Una delle più affollate e combattute dell’intera manifestazione: 39 cavalli e altrettanti giovani atleti in gara.
Touch Me Baby è nata in Italia, ma porta nel sangue un lignaggio importante: suo padre è Untouchable, uno degli stalloni olandesi più famosi al mondo, che ha dato vita a numerosi campioni. Ma non bastano il pedigree e la tecnica per vincere. Servono l’intesa, la fiducia, la tenerezza che solo una bambina e il suo cavallo sanno costruire insieme.
Lavinia ha iniziato con un quinto posto nella prima giornata. Poteva bastare così. Invece ha stretto i denti, ascoltato i consigli della sua istruttrice, Barbara Sarteur, e affrontato le gare con sempre maggiore determinazione. Fino a risalire, ostacolo dopo ostacolo, nella classifica generale. Fino a conquistare il terzo posto, il suo primo podio, la prima medaglia della carriera.
Un risultato che vale più di qualsiasi trofeo. Perché arriva al termine di un anno di grandi cambiamenti: fino a poco tempo fa, Lavinia montava ancora un pony. È passata al cavallo solo da pochi mesi – un passaggio tecnico e psicologico tutt’altro che semplice – ma l’ha affrontato con la naturalezza di chi vive per questo sport.
“Touch mi ha aiutata tantissimo. È giovane anche lei, ma siamo diventate una squadra”, racconta Lavinia, accarezzando il muso della sua alleata. E in quello sguardo c’è già tutto: la gratitudine, la tenerezza, la complicità tra una ragazzina e un animale che insieme stanno imparando a volare.
Grazie all’impegno quotidiano e all’allenamento costante sotto la guida di Barbara Sarteur, Lavinia e Touch Me Baby si sono già fatte notare anche nei concorsi nazionali di salto ostacoli, ottenendo piazzamenti di rilievo nelle categorie da 90 e 100 centimetri.
A Tortona, però, è successo qualcosa di più profondo: si è accesa una scintilla. Quella della consapevolezza. La consapevolezza che ce la si può fare. Che anche i sogni più grandi si possono afferrare. E che le storie più belle nascono sempre così: tra una carezza, una rincorsa e un salto.
A bordo campo, emozionati e senza parole, Francesca Birocco e Pier Paolo Amione, i genitori, assistono a quel piccolo miracolo che solo lo sport sa regalare. Mentre la cavalla allunga il collo per cercare una carezza – o magari un biscotto – Lavinia sorride. E in quel sorriso c’è tutto il futuro. Di ostacoli ancora da superare. Di traguardi da raggiungere. Insieme. Sempre.
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