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04 Giugno 2025 - 15:21
Sette ospedali in costruzione, due miliardi in ballo. Il Piemonte firma e corre: ora Inail decide
È stata firmata oggi a Roma l’intesa operativa tra Regione Piemonte e Inail per la realizzazione di sette nuovi ospedali sul territorio piemontese, per un valore complessivo di oltre 2 miliardi di euro, in attuazione del Decreto Ministeriale del 5 novembre 2024 e in aggiornamento al DPCM del settembre 2022.
«Siamo la prima Regione d’Italia a sottoscrivere un’intesa che dà ufficialmente il via al maxi-piano di edilizia sanitaria con Inail, per un valore superiore ai 2 miliardi», ha dichiarato il presidente Alberto Cirio, ricordando che l’intero piano ammonta a 4,5 miliardi di euro, grazie a un mix di risorse: 1 miliardo di fondi statali, 445 milioni dal PNRR, 192 milioni regionali, 112 milioni europei, 15,5 milioni delle aziende sanitarie e 702 milioni da investitori privati.
«Dopo decenni di immobilismo, in cui non si è investito in nuovi ospedali, oggi siamo a una svolta storica: i progetti sono in corso, finanziati e pronti a partire. Questo è stato possibile anche grazie al fondo creato dalla Regione per finanziare le progettazioni, che saranno poi coperte da Inail, ma che il Piemonte ha anticipato, consentendo alle ASL di guadagnare mesi preziosi», ha aggiunto Cirio.
Sulla stessa linea l’assessore alla Sanità Federico Riboldi, che ha sottolineato come «l’accordo con Inail rappresenti un passaggio formale cruciale per il futuro dell’edilizia sanitaria piemontese. Entro pochi anni il Piemonte potrà contare su ospedali moderni, tecnologicamente avanzati, in grado di migliorare le cure per i cittadini e attrarre pazienti anche da altre Regioni. Nuovi ospedali significano anche condizioni di lavoro migliori ed efficienza per tutto il personale sanitario».
La firma dell’intesa consente ora alla Regione di definire tempistiche e modalità di approvazione dei progetti di fattibilità, che saranno consegnati a Inail nei prossimi mesi. Entro la fine del 2025 saranno trasmessi i progetti dei primi cinque ospedali: Torino Nord, Ivrea, Cambiano, Savigliano e Vercelli.
Per gli ospedali hub, la situazione è in fase avanzata anche su Alessandria e Cuneo. Nel primo caso, entro l’estate saranno ultimate le valutazioni per individuare la soluzione più vantaggiosa; nel secondo, l’azienda ha concluso le procedure per il bando di progettazione e attende l’esito del Tar per l’avvio.
CAMBIANO – ASL TO5
La progettazione è stata affidata nel dicembre 2024 al raggruppamento Tecnicaer Engineering, AGM, P’ArcNouveau, Tekne, Isolarchitetti e Michelangelo Di Gioia. La Regione aveva già esercitato l’opzione per l’acquisto del terreno da 110.500 mq dall’Agenzia del Demanio nell’aprile 2024. Il progetto è in fase avanzata e sarà trasmesso entro luglio al Provveditorato e al Consiglio Superiore per l’avvio della conferenza dei servizi.
TORINO NORD – ASL CITTÀ DI TORINO
L’incarico per la progettazione è stato assegnato ad aprile 2024 al gruppo ATI Project, Ferrari, Giraudo e Associati, 3E Ingegneria, P’ArcNouveau, Smaprogetti. Si sono già svolti numerosi incontri con il Comune di Torino e il Provveditorato. L’invio del progetto al Consiglio Superiore è previsto entro settembre per poi trasmetterlo a Inail per la validazione e l’appalto.
IVREA – ASL TO4
La progettazione è stata affidata nel dicembre 2024 al raggruppamento Mythos, EP&S, Consorzio Stabile, Sintecna, AGM Project Consulting, P’ArcNouveau, Di Gioia. Sono in corso incontri con il Comune per valutazioni urbanistiche e edilizie. Il progetto sarà consegnato entro settembre 2025 per l’approvazione e la successiva trasmissione a Inail in autunno.
SAVIGLIANO – ASL CN1
Il contratto è stato firmato a dicembre 2023 con i professionisti di Studio Altieri, Iconia Ingegneria, Deerns Italia, TRT, Monica Botto Architetto, Studio Planeta, Marco Geddes di Filicaia, Aldo Delia, Flavio Agronomo. Il progetto di fattibilità è stato consegnato nel dicembre 2024. Dopo la chiusura della conferenza dei servizi ambientale (30 aprile), il progetto verrà integrato con le osservazioni emerse e inviato entro luglio al Provveditorato e poi a Inail.
VERCELLI – ASL VC – LOTTO 2
Conclusa la progettazione del primo lotto (finanziato ex art. 20), l’Azienda ha affidato agli stessi progettisti lo studio di fattibilità del secondo lotto, così da avviare il percorso di approvazione con Ministero e Inail.
ALESSANDRIA – AOU
La Regione Piemonte ha stanziato nel novembre 2024 20 milioni di euro per la progettazione. È in corso la valutazione su una proposta di Partenariato Pubblico Privato (PPP) ricevuta dall’azienda ospedaliera.
CUNEO – AO
Anche per Cuneo sono stati stanziati 20 milioni di euro nel novembre 2024. L’Azienda sta predisponendo il documento di indirizzo alla progettazione e i capitolati, ma rimane in sospeso un ricorso al Tar da parte dell’azienda che aveva proposto un PPP poi ritenuto inidoneo dalla stessa ASL in accordo con la Regione.
Sorrisi, firme e comunicati trionfanti. È tutto nero su bianco: sette nuovi ospedali, oltre due miliardi di euro, il Piemonte capofila in Italia nell’accordo con Inail per la realizzazione di nuovi presìdi sanitari. Da Torino a Cambiano, da Ivrea a Savigliano, passando per Alessandria e Cuneo: l’intesa siglata a Roma ha fatto scattare i titoloni. Ma se si grattasse un po’ sotto la vernice dorata, emergerebbe una verità più cauta: non è ancora partito un solo cantiere. E il condizionale, per ora, resta d’obbligo.
Sì, la Regione Piemonte è la prima ad aver sottoscritto formalmente l’intesa operativa con Inail. Ma la parola “operativa” non va intesa come sinonimo di “immediata”. Perché l’operatività vera – quella che prevede ruspe, appalti, gru e cemento – è ancora lontana. Inail deve ancora approvare i progetti. E di approvazione si parlerà solo dopo la trasmissione della documentazione tecnica, che in alcuni casi arriverà in estate, in altri addirittura nell’autunno 2025. Fino ad allora, più che ospedali, abbiamo un album di render in cerca d’autore.
Nel frattempo, tra conferenze dei servizi da convocare, ricorsi al Tar ancora pendenti (vedi Cuneo), proposte di partenariato pubblico-privato da valutare (vedi Alessandria) e osservazioni ambientali da integrare (vedi Savigliano), il percorso appare accidentato. E soprattutto lungo. Con buona pace dell’entusiasmo mediatico.
Va riconosciuto alla giunta Cirio il merito di aver stanziato fondi propri per finanziare le progettazioni e di aver spinto, prima in Italia, per un’intesa che sblocchi anni di stallo. Ma da qui a parlare di “svolta epocale” ce ne corre. Troppe volte la sanità piemontese è stata illusa da piani annunciati e poi rallentati da cavilli, incertezze, mancate validazioni. Il documento firmato è importante, ma non garantisce ancora nulla.
Inail non è un bancomat automatico. È un ente pubblico con tempi, norme, vincoli. E se da un lato investe per costruire strutture da mettere a reddito attraverso il leasing alle Asl, dall’altro si riserva piena discrezionalità nella selezione, verifica e approvazione dei progetti. Non è un dettaglio: Inail può dire sì, ma può anche dire no.
E allora viene da chiedersi: perché tutta questa enfasi? Perché parlare già di “ospedali in arrivo” quando le uniche cose concrete al momento sono i contratti di progettazione e le intenzioni politiche? Perché non parlare con maggiore onestà ai cittadini, spiegando che ci vorranno anni – e non pochi – prima che le prime strutture vedano la luce?
Il rischio è sempre lo stesso: che l’annuncio diventi sostanza, che la propaganda prenda il posto della realtà. E che mentre si celebrano i titoli, si dimentichino i veri problemi della sanità piemontese: i pronto soccorso in affanno, le liste d’attesa fuori controllo, la mancanza di medici e infermieri, le strutture vecchie che cadono a pezzi, come ben sanno i pazienti dell’ospedale di Ivrea o di quello di Vercelli.
Nessuno mette in dubbio che servano nuovi ospedali. Ma servono anche trasparenza e prudenza. Finché Inail non approva, finché non partono le gare, finché non si posa la prima pietra, siamo ancora nel mondo delle promesse. E nel mondo della sanità, le promesse non curano nessuno.
LA VOCE DEL CANAVESE
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