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02 Giugno 2025 - 11:54
Sotto il cielo di Ciriè: gli studenti dell’Istituto D’Oria esplorano il Sole con gli Astrofili del GAEEB
Non serve attendere il buio per alzare gli occhi al cielo e scoprire l’universo. Anche in pieno giorno, la nostra stella più vicina – il Sole – è capace di regalare spettacoli affascinanti. Lo sanno bene gli studenti dell’Istituto D’Oria di Ciriè, protagonisti lo scorso 19 maggio di un’esperienza unica: un’osservazione solare dal vivo con i telescopi del gruppo astrofili G.A.E.E.B. (Gruppo Astrofili Edward Emerson Barnard), che da oltre vent’anni si dedica con passione alla divulgazione scientifica sul territorio.
Le classi 3BEE, 2BEE, 1AEE e 1ACM, accompagnate dalle professoresse Carmela Antonacci, Michela Demaria, Valerie Brewer, Nicole Formichetti e dai professori Cardaci e Togliatti, hanno preso parte a una mattinata all’insegna dell’astronomia e della scoperta. Grazie ai telescopi dotati di speciali filtri solari, gli studenti hanno potuto osservare da vicino macchie solari e protuberanze: fenomeni affascinanti che raccontano l’incredibile dinamismo della nostra stella.
A guidare l’osservazione il Presidente del GAEEB Riccardo Peris, insieme ad altri soci dell’associazione, che hanno accompagnato i ragazzi in un vero e proprio viaggio sul Sole. Non si tratta solo di tecnica e strumenti ottici: l’entusiasmo con cui il gruppo trasmette la propria passione ha reso questa esperienza memorabile. E, come spesso accade con l’astronomia, lo stupore si è presto trasformato in riflessione.
Dopo l’osservazione, gli studenti hanno partecipato a una conferenza sulle galassie, che ha completato l’iniziativa offrendo una panoramica più ampia su ciò che si nasconde oltre il nostro sistema solare. Dalle tempeste solari alle spirali cosmiche: l’universo è un invito costante a interrogarsi, a stupirsi, a guardare oltre.
Il GAEEB, attivo dal 2000 con sede in via Triveri 4, è nato proprio da questo desiderio: osservare il cielo insieme. Fondato da Simone Martina e Danilo Jaccarino come corso autogestito al liceo di Ciriè, il gruppo ha saputo evolversi mantenendo intatta la spinta originaria. Dopo aver redatto uno statuto con l’aiuto dell’allora vicepresidente dell’Unione Astrofili Italiani Emilio Sassone Corsi, il GAEEB ha organizzato in questi anni mostre, corsi, seminari e osservazioni pubbliche, diventando un punto di riferimento per chi, sul territorio, vuole avvicinarsi all’astronomia.
Il cielo, insomma, non è solo un luogo di studio per gli scienziati. È una finestra aperta sul mistero. Come ha spiegato uno degli astrofili durante la conferenza, “guardare il cielo, di giorno o di notte, fa scomparire per un attimo i nostri problemi e ci restituisce lo stupore di essere qui, su questo pianeta, circondati da un cosmo immenso e affascinante”.
Questa mattinata al telescopio ha lasciato il segno. I ragazzi sono tornati in classe con nuove domande, occhi curiosi e – forse – un po’ meno distratti da quella realtà quotidiana che spesso ci fa dimenticare quanto siamo piccoli, e al tempo stesso fortunati, ad abitare questo minuscolo angolo di universo.
Perché in fondo, come diceva Carl Sagan, “siamo fatti della stessa materia delle stelle”. E guardarle, anche in pieno giorno, ci ricorda che la meraviglia non è mai troppo lontana.
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