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31 Maggio 2025 - 19:21
È partito in silenzio da Torino Porta Nuova, ma in quel silenzio si percepiva tutta l’emozione di un viaggio speciale. Il treno rosa, colorato come la maglia più ambita del ciclismo italiano, ha iniziato la sua corsa oggi pomeriggio lungo la linea Torino-Bardonecchia, per affiancare – letteralmente – gli eroi a due ruote della ventesima tappa del 108° Giro d’Italia, quella che da Verres porta fino a Sestriere, la regina delle montagne.
Un treno, sì. Ma non uno qualunque. Un treno pensato, voluto e vestito di rosa per celebrare la passione, la fatica, il coraggio. E soprattutto il legame profondo tra il ciclismo e il territorio piemontese, in particolare con quella Valsusache oggi ha accolto, tra tornanti e salite, la lotta di gambe e cuore dei campioni del pedale.
A bordo, volti curiosi e occhi lucidi. Luca Zuccalà, Direttore Regionale Piemonte di Trenitalia, e il creator Daniele Cabras, hanno viaggiato tra paesaggi mozzafiato, testimoni di una sinfonia perfetta tra tecnologia e natura. Il treno rosa, allestito da Regionale di Trenitalia (Gruppo FS), è partito puntuale alle 13.05, e nei tratti tra Sant’Ambrogio e Sant’Antonino, tra Borgone e Bussoleno, si è affiancato ai ciclisti: carrozze d’acciaio accanto a corpi in lotta con la salita, due simboli diversi di uno stesso viaggio.
È stato un omaggio silenzioso ma eloquente, quello del “Trofeo senza fine”, che ha trovato per un giorno una nuova casa su rotaie. Mentre i ciclisti inseguivano il sogno del traguardo, il trofeo viaggiava accanto a loro, testimone muto di imprese epiche e futuro incerto, proprio come il Giro che ogni anno racconta un’Italia che resiste, che si esalta, che si commuove.
E se è vero che la bicicletta è il mezzo del futuro, Trenitalia rilancia, confermando per il 2025 il suo impegno come Official Green Carrier del Giro e del Giro-E, la manifestazione parallela dedicata alle e-bike. Un patto che unisce sport, sostenibilità e innovazione. Un viaggio che non si ferma al binario, ma che si apre alla mobilità integrata, all’idea di un Paese che si sposta, sì, ma senza dimenticare l’ambiente che lo circonda.
Non a caso, anche quest’anno, sarà consegnata la Maglia Verde Ride Green al ciclista che consumerà meno energia, che sceglierà la pedalata più pulita. Perché non basta arrivare primi: oggi più che mai, conta come si arriva.
Nel cuore del Green Fun Village, tra uno stand e una risata, c’è anche Trenitalia: con i suoi gadget sostenibili, le attività per le famiglie, e quella voglia di rendere il treno – e la bici – una scelta di vita, non solo un mezzo di trasporto.
E mentre il rosa sfuma tra i boschi e le vette della Vialattea, resta la certezza che oggi non ha vinto solo chi è salito sul podio. Ha vinto un’idea: che anche un treno può emozionare. Che anche un binario può raccontare una storia d’amore lunga più di cent’anni. Quella tra il Giro e l’Italia. Quella tra la strada e chi la sogna.
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