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30 Maggio 2025 - 22:10
C’è una parola, antica e potente, che giunge a noi dalla lingua greca: filotimo. Letteralmente significa “amore per l’onore”, ma racchiude molto di più. È uno stile di vita, una scelta etica, un codice morale. Vuol dire agire con dignità, fare qualcosa per gli altri che faccia bene anche a sé stessi, onorare le proprie responsabilità, dare senza aspettarsi nulla in cambio. È il cuore pulsante di una civiltà che non si misura con le parole, ma con i gesti.
E c’è qualcosa di straordinario in quelle persone che decidono di donare il sangue. Non solo chi compie il gesto concreto del dono, ma anche chi, pur non potendo farlo, si impegna a promuovere la cultura della solidarietà, a parlare, a sensibilizzare. Sono uomini e donne animati da filotimo, capaci di mettersi al servizio della vita altrui, senza clamore, senza tornaconto. Con una sola, semplice intenzione: essere utili ai propri simili. Perché è proprio quando aiutiamo gli altri nel momento del bisogno che nasce la civiltà. È lì, in quel punto esatto, che diventiamo migliori.
E così, il 30 maggio, Favria ha dato prova concreta di questa bellezza. Sessantaquattro persone si sono presentate per donare. Alcune hanno eseguito controlli, altre non erano idonee, ma ben sette erano giovani, nuovi donatori. Un segnale potente, un passaggio di testimone che parla di futuro, di responsabilità, di speranza. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione del Centro Incontri Pensionati di Favria, guidato dal presidente Santo Murano, e all’impegno generoso e costante del Direttivo Fidas Favria. Insieme hanno trasformato una mattinata di fine maggio in una festa silenziosa ma profondamente significativa della solidarietà.
Le sacche raccolte sono state numerose e varie, a conferma dell’ampia partecipazione e della generosità dei cittadini. Ognuna di esse rappresenta un dono prezioso, una possibilità concreta di salvare una vita. Perché donare il sangue non è solo un gesto medico: è un atto d’amore che non conosce confini, non impone preclusioni, non pretende nulla in cambio. È un atto che regala speranza. Regala futuro.
Il prossimo appuntamento a Favria è fissato per lunedì 9 giugno, nel cortile interno del Comune, dalle 8 alle 11.20. Anche in quella occasione sarà fondamentale prenotare e presentarsi con un documento d’identità, per garantire ordine e sicurezza. I requisiti per la donazione sono semplici: occorre avere un’età compresa tra i 18 e i 60 anni per chi dona per la prima volta, e tra i 65 e i 70 anni per chi ha già donato in passato. In ogni caso, sarà sempre il medico a valutare l’idoneità.
Se non potete donare, potete comunque fare la differenza: parlatene, condividete il messaggio, passate parola. Perché ogni voce che si unisce è una possibilità in più di fare del bene.
Favria, con il suo entusiasmo, dimostra che sì, il filotimo esiste ancora. Ed è scritto nel cuore di chi tende il braccio per salvare la vita di qualcun altro. E noi, nel profondo, lo sappiamo: abbiamo bisogno anche di te.
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