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Palazzo Canavese, strade killer: troppi rischi per pedoni e studenti

Palazzo Canavese spinge per la sicurezza stradale: nuove misure su SP 263 e SP 228 per una maggiore protezione dei pedoni

Palazzo Canavese, strade killer: troppi rischi per pedoni e studenti

Il sindaco Silvano Signora e la vicesindaca Amanda Prelle con il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo

Si è tenuto martedì 27 maggio, nell’ambito dell’iniziativa “Comuni in linea”, un incontro istituzionale che potrebbe segnare una svolta per la sicurezza stradale di Palazzo Canavese. Il sindaco Silvano Signora e la vicesindaca Amanda Prelle hanno infatti incontrato il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, ponendo al centro del confronto un tema prioritario per la comunità locale: la messa in sicurezza delle arterie provinciali che attraversano il paese.

Due le strade finite sotto la lente d’ingrandimento: la Strada Provinciale 263, nota come la “Piverone”, e la Strada Provinciale 228, direttrice che collega Palazzo a Bollengo e a Piverone. In entrambi i casi, si tratta di arterie percorse quotidianamente da un alto numero di veicoli, anche pesanti, che tagliano in due il tessuto urbano, attraversando zone residenziali, scolastiche e aree frequentate da pedoni.

palazzo canavese

Sulla SP 263, il problema principale è rappresentato dall’eccessiva velocità con cui molti automobilisti percorrono la strada. A lanciare l’allarme non è solo l’amministrazione, ma anche i cittadini: una petizione popolare è già stata presentata in Comune, firmata da numerosi residenti esasperati. Il tratto più critico è quello che attraversa il centro abitato, in particolare nei pressi delle scuole, dove il rischio per i pedoni è costante.

Il Comune ha già provato a correre ai ripari con la realizzazione di una piattaforma rialzata in corrispondenza di una curva particolarmente pericolosa, ma l’intervento si è rivelato insufficiente. L’intenzione, ora, è quella di estendere le misure di rallentamento, installando ulteriori piattaforme rialzate nei punti di intersezione tra la provinciale e le strade comunali. Ma non solo: tra le proposte al vaglio ci sono anche il potenziamento della segnaletica verticale, per rendere più visibile il limite di velocità di 50 km/h, e l’installazione di bande rumorose in grado di richiamare l’attenzione dei conducenti e indurli a moderare la velocità.

Tutti gli interventi ipotizzati saranno progettati a cura del Comune, ma dovranno passare attraverso l’approvazione della Direzione Viabilità 1 della Città Metropolitana di Torino, che ha competenza diretta sulla rete stradale provinciale. L’incontro con Suppo ha avuto anche questo obiettivo: avviare un canale di confronto per accelerare i tempi e garantire la fattibilità tecnica e amministrativa degli interventi.

Non è da meno la situazione sulla SP 228, che collega Palazzo Canavese con i comuni vicini. In particolare, è stato evidenziato un problema nell’area in direzione Piverone, dove un attraversamento pedonale consente l’accesso a una fermata del trasporto pubblico locale. Si tratta di un punto critico per i pendolari, spesso costretti ad attraversare la strada in condizioni di scarsa sicurezza.

Nel tratto della SP 228 compreso tra Palazzo e Bollengo, alcuni interventi sono già stati messi in campo in passato: una rotatoria, un impianto semaforico e un attraversamento pedonale segnalato. Tuttavia, secondo l’amministrazione guidata da Silvano Signora, queste opere non bastano a garantire un livello di sicurezza soddisfacente. Da qui la nuova proposta presentata a Suppo: la realizzazione di marciapiedi su entrambi i lati della carreggiata e un restringimento della sede stradale, misura nota per la sua efficacia nel limitare la velocità dei veicoli.

L’incontro con il vicesindaco metropolitano si inserisce in un’ottica più ampia di dialogo e cooperazione tra enti, che mira a superare i ritardi burocratici e a rispondere in tempi certi ai bisogni dei territori. Palazzo Canavese, piccolo ma dinamico Comune del Canavese, non vuole più assistere passivamente al transito caotico dei mezzi nel cuore del centro abitato. Le richieste avanzate dal sindaco Signora e dalla vicesindaca Prelle sono chiare, documentate e sostenute da segnalazioni puntuali dei cittadini.

La Città Metropolitana, da parte sua, dovrà ora valutare i progetti e rilasciare i necessari nulla osta per procedere con i lavori. Si tratta di un passaggio fondamentale per trasformare le idee in interventi concreti, capaci di restituire ai cittadini maggiore sicurezza e vivibilità.

Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha confermato la propria disponibilità a farsi carico della progettazione tecnica, pur nella consapevolezza che sarà necessario il supporto dell’ente metropolitano per completare l’iter e ottenere le autorizzazioni.

Il messaggio lanciato da Palazzo Canavese è chiaro: non si tratta più solo di prevenzione, ma di un’urgenza concreta. La sicurezza stradale non può attendere.

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