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Caluso paralizzata dai rinvii: sei interrogazioni, zero risposte concrete

Gestione del traffico, barriere architettoniche, rifiuti e impianti sportivi tra i temi al centro del confronto tra le liste “Caluso per un Futuro Comune” e “Caluso per Proseguire”

Presidente della Lista Civica di minoranza " Caluso per un futuro comune"

Giuseppe Ferrero

Non c’è miglior modo per comprendere il valore del confronto politico che assistere, da pubblico attento, al botta e risposta tra minoranza e maggioranza. È accaduto nel Consiglio comunale di Caluso, lunedì 27 maggio, dove sono state discusse sei interrogazioni presentate dalla lista civica “Caluso per un Futuro Comune”, guidata da Giuseppe Ferrero.

Sul tavolo, alcuni dei nodi più sentiti dalla cittadinanza: la gestione della velocità prima della grande rotatoria lungo la Statale 26, la tanto attesa deviazione del traffico pesante da Arè, la realizzazione di una pista ciclabile e di un percorso pedonale nella frazione, la sistemazione delle principali arterie stradali del paese, le barriere architettoniche ancora presenti, la questione rifiuti e infine la manutenzione dell’impianto sportivo di Arè.

A farsi portavoce della minoranza è stata Serena Schiaratto, che ha approfittato di una pausa tra un’interrogazione e l’altra per sottolineare il ruolo fondamentale dell’opposizione: “Non vogliamo essere percepiti come un ostacolo alla maggioranza né come coloro che si oppongono a prescindere. Siamo qui per controllare che il nostro sistema democratico funzioni e vogliamo essere ascoltati per questo.”

Una dichiarazione accolta con rispetto, ma anche con puntualizzazione, dal sindaco Maria Rosa Cena, che ha riconosciuto il valore democratico dell’intervento, precisando però che il discorso non rientrava formalmente nei punti all’ordine del giorno e avrebbe meritato uno spazio adeguato in altra sede.

Quanto alle sei interrogazioni, la maggioranza ha scelto la via della concretezza: “Preferiamo evitare promesse senza fondamento. Quando abbiamo certezze, le comunichiamo ai cittadini. Non vogliamo alimentare l’incertezza”, ha sottolineato la sindaca, rispondendo in particolare all’interrogazione di Niccolò Massia sulla questione della nuova strada per Arè.

L'intervento del Sindaco Maria Rosa Cena 

La rotatoria sulla Statale 26, ha spiegato l’amministrazione, ha già l’obiettivo di rallentare il traffico, rendendo superfluo un ulteriore limite di velocità. Quanto alla nuova viabilità connessa alla pista ciclabile e alla sistemazione dei marciapiedi, la palla è nelle mani di ANAS e RFI, ma lo stallo attuale è legato a una controversia tra il proprietario di un terreno e la ditta incaricata dei lavori. “Avevamo detto che probabilmente sarebbe stata aperta entro un certo periodo”, ha ricordato Cena, “ma non possiamo avanzare previsioni finché non ci sono riscontri certi.” A supporto, è stata anche letta una lettera dell’ANAS che conferma la disponibilità a proseguire appena superate le criticità.

Stesso approccio sulla rimozione delle barriere architettoniche: il Comune sta esercitando pressioni sui responsabili degli edifici per garantire una migliore accessibilità alle persone con disabilità.

Sul fronte rifiuti, la maggioranza ha assicurato che i vari problemi segnalati sono oggetto di un costante monitoraggio. “Le proposte e i dubbi sollevati sono raccolti in un dossier in aggiornamento continuo, con l’obiettivo di trovare soluzioni efficaci”, ha assicurato la Giunta.

Unico punto di convergenza: gli impianti sportivi di Arè. Entrambe le liste si sono dette soddisfatte dei lavori fin qui svolti. “Avevamo già preso contatti con i responsabili prima ancora della vostra segnalazione”, ha affermato il sindaco, “ma se volete prenderne il merito, siete liberi di farlo. Noi sappiamo cosa abbiamo fatto.”

Chiude il Consiglio un invito della minoranza a utilizzare di più il Consiglio comunale come luogo di confronto e risoluzione. Ma la replica dell'assessore Dario Actis Foglizzo è netta: “Per urgenze e imprevisti non possiamo attendere le lungaggini del Consiglio. Servono risposte rapide, al di là delle formalità.”

Un confronto acceso ma ordinato, dove i toni sono rimasti nei limiti del rispetto istituzionale. Se molte delle questioni sono nelle mani di enti terzi, ai cittadini non resta che augurarsi che anche da quelle parti prevalga la trasparenza.

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