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24 Maggio 2025 - 18:11
Blitz di Ultima Generazione e Bds Italia nel Carrefour di Torino: “Contro ecocidio e genocidio, blocca Carrefour”
Hanno fatto la spesa come clienti qualsiasi. Hanno percorso le corsie silenziosamente, cestini in mano, occhi attenti sugli scaffali. Poi, giunti alle casse, il blitz: si siedono, srotolano uno striscione con la scritta “Contro ecocidio e genocidio, blocca Carrefour”, mostrano banner con l'appello “Il Giusto Prezzo” e bloccano simbolicamente il passaggio. È successo oggi a Torino, all’interno dell’ipermercato Carrefour di corso Monte Cucco, dove attivisti del movimento ambientalista Ultima Generazione, affiancati da rappresentanti di Bds Italia, hanno dato vita a una protesta clamorosa, ma non inaspettata.
Un’azione che si muove su due binari, ambientale e politico, ma che ha un punto di convergenza: la denuncia contro la grande distribuzione organizzata e in particolare contro il colosso francese Carrefour, accusato di essere “non solo complice in violazioni dei diritti umani, ma parte attiva di una strategia di eliminazione del popolo palestinese”. Lo dichiarano gli attivisti, citando l’occupazione militare, il regime di apartheid e l’uso della fame come arma da parte di Israele, con Carrefour – secondo loro – inserito in questa catena di complicità commerciale.
Al centro della protesta anche il tema del caro vita: “Il sistema della grande distribuzione si regge su logiche speculative, che gonfiano i prezzi alimentari, sfruttano i lavoratori e impoveriscono i consumatori”, denunciano gli organizzatori, rilanciando la campagna “Il giusto prezzo” di Ultima Generazione, che accende i riflettori sulle storture economiche che si annidano tra i banchi dei supermercati.
A fianco di loro, Bds Italia, il movimento per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni nei confronti di Israele, che ha avviato una “Settimana globale di boicottaggio contro Carrefour” in programma dal 21 al 28 maggio 2025. “Una mobilitazione internazionale per denunciare il sostegno attivo della catena francese all'occupazione e alla repressione dei diritti del popolo palestinese”, spiegano i promotori.
L’azione si è conclusa senza interventi delle forze dell’ordine, ma con grande attenzione da parte dei clienti presenti, molti dei quali hanno filmato la scena con i telefonini. La direzione del punto vendita non ha rilasciato dichiarazioni.
Il blitz di oggi si inserisce in una scia crescente di azioni dirette nonviolente portate avanti da Ultima Generazione, nota per i suoi atti simbolici in musei, strade e sedi istituzionali. Questa volta il bersaglio è stato il tempio quotidiano del consumo, per colpire lì dove – secondo gli attivisti – si annidano ingiustizie invisibili ma sistemiche: tra le offerte 3x2 e le etichette rosse, dietro ogni scontrino, si celerebbero – è il messaggio della protesta – le dinamiche globali di distruzione ambientale e sociale.
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