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Ivrea ripensa la sua biblioteca: “Spazio aperto, flessibile, cittadino”

Primo incontro promosso da Laboratorio Civico con Antonella Agnoli e Franco Orsola per immaginare insieme la biblioteca del futuro. Spazio alla partecipazione, alla flessibilità e alla cittadinanza attiva. Il 18 giugno il secondo appuntamento

Ivrea ripensa la sua biblioteca: “Spazio aperto, flessibile, cittadino”

All'incontro

Martedì 20 maggio, in Sala Marta a Ivrea, si è svolto il primo dei due incontri pubblici promossi da Laboratorio Civico per avviare un percorso partecipato di riflessione e progettazione sul futuro della Biblioteca Comunale. Un evento che ha riunito circa sessanta partecipanti – tra cittadini, amministratori, operatori culturali e bibliotecari – con l’obiettivo di rispondere a una domanda cruciale: “Di quale biblioteca avremo bisogno nei prossimi anni? E come possiamo immaginarla insieme?”

A guidare il dibattito due voci autorevoli: Antonella Agnoli, consulente culturale di fama internazionale, e Franco Orsola, responsabile della biblioteca Archimede di Settimo Torinese, riconosciuta a livello nazionale come modello virtuoso di servizio bibliotecario.

sala santa marta

Moderato da Dimitri Buracco, l’incontro ha offerto spunti illuminanti, non solo sul ruolo della biblioteca oggi, ma soprattutto su come questo ruolo possa e debba evolversi in sintonia con le trasformazioni sociali, culturali e urbane in atto.

Antonella Agnoli ha tratteggiato con passione l’identikit di una biblioteca contemporanea: non più solo contenitore di libri, ma luogo di cittadinanza attiva, di accesso libero e gratuito alla cultura, di condivisione e crescita collettiva. Una biblioteca che sappia aprirsi alla città, che accolga anche l’autorganizzazione degli utenti, che favorisca la spontaneità, l’inclusione e l’ibridazione tra lettura, laboratori, incontri, socialità. Uno spazio permeabile, senza barriere, in continuità con l’esterno urbano, dove tutti possano sentirsi a casa.

Franco Orsola ha insistito sulla necessità di pensare a spazi flessibili, adattabili nell’arco della giornata a usi differenti: dalla lettura silenziosa a eventi per bambini, da laboratori per adolescenti a corsi per adulti, da mostre a momenti conviviali. La biblioteca, insomma, come infrastruttura culturale poliedrica, capace di parlare a pubblici diversi, e quindi di consolidare il suo ruolo centrale nella vita della comunità.

Un confronto che ha stimolato domande, riflessioni, proposte, e che sarà approfondito nel secondo appuntamento fissato per martedì 18 giugno, sempre a Santa Marta, con due nuovi ospiti: Chiara Faggiani, docente di biblioteconomia all’Università La Sapienza di Roma, e Marco Muscogiuri, architetto e professore al Politecnico di Milano.

Il contesto non è casuale: dopo anni di attesa, sta finalmente per partire la demolizione dell’edificio dell’ex-Cena, che aprirà una fase decisiva per la ristrutturazione e il rilancio della Biblioteca Comunale di Ivrea. Un’opportunità che Laboratorio Civico invita a cogliere per disegnare collettivamente una biblioteca che non sia solo un edificio rinnovato, ma anche un progetto culturale condiviso. Un’idea di cultura che metta al centro le persone, i loro bisogni, le loro storie, le loro aspirazioni.

Un percorso aperto, che parte da una domanda semplice ma potente: che cosa vogliamo fare della nostra biblioteca? La risposta, come si è visto martedì sera, non può che venire dalla comunità tutta.

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