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A Ivrea il giuramento alla bandiera italiana. Il tiktoker che punta alla conquista di un quartiere

Il movimento social dei Patrioti Italiani in scena a San Giovanni... “Chi non ci conosce, ci conoscerà”. E Ivrea rischia di diventare il nuovo laboratorio dell’estrema destra social.

A Ivrea il giuramento alla bandiera italiana. Il tiktoker che punta alla conquista di un quartiere

Frank Mascia

A Ivrea il fermento non manca mai.
Qualche volta arriva dai comitati per la pace, altre dalle assemblee studentesche, altre ancora da chi chiede bagni pubblici decenti. Ma questa volta è diverso. L’onda arriva da un’altra sponda: patriottica, social, e con un occhio ben puntato al tricolore.

Sabato 14 giugno, in piazza Boves, nel quartiere San Giovanni, andrà in scena il giuramento alla bandiera dei Patrioti Italiani, gruppo in ascesa su Instagram e TikTok, guidato da Frank Mascia, all’anagrafe Franco Masciandaro.

Classe combattiva, Mascia è un personaggio che si divide tra il banco ambulante e i reel su TikTok e Instagram. Di giorno lavora nei mercati, di sera posta frasi a effetto. Sì, perché vende frutta e verdura, ma sogna di diventare punto di riferimento per “chi ama l’Italia”, “chi non si riconosce nei partiti”, “chi vuole il cambiamento”.

Personaggio poliedrico ha al suo attivo anche due "singoli" disponibili su "Apple music", dal titolo "Rivoluzione" e "Music is life", peraltro parecchio orecchiabili...

A Settimo Torinese, dove vive, si era già messo in gioco politicamente nel 2024, candidato al consiglio comunale per la Lega. Il risultato? 14 voti. Ma il patriota non si è arreso. Anzi. Ha rilanciato la propria immagine, virando sempre più verso i social e fondando il movimento Patrioti Italiani, mixando retorica da piazza e stile da creator.

E non è la prima volta che Mascia mette piede a Ivrea. Qualche mese fa si era già presentato con tono da paladino civico, salendo sulla scala del Movicentro per tenere un comizio improvvisato sul degrado urbano. Una comparsata. Questa volta, però, punta più in alto.

Sembra infatti che abbia trovato terreno fertile proprio a San Giovanni, un quartiere popolare, a tratti dimenticato, dove la parola “ordine” può ancora attrarre. Il luogo perfetto per costruire consenso, o almeno visibilità. Tanto che qualcuno, tra chi osserva la politica eporediese, comincia a chiedersi: non è che San Giovanni rischia di diventare il nuovo quartiere dell’ultradestra canavesana?

L’evento annunciato per il 14 giugno ha un titolo epico: “L’urlo dei patrioti italiani”. L'appuntamento è per le 18.30 in piazza Boves. Il programma? Un giuramento alla bandiera. Nulla di ufficiale, nulla di istituzionale. Ma molto di simbolico. Un atto fondativo, o perlomeno una sceneggiata ben confezionata per i social.

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Nel video promozionale Mascia appare ispirato, determinato, con lo sguardo fisso in camera mentre scandisce frasi come:
“Chi non ci conosce imparerà a conoscerci. Chi non ci capisce imparerà a capirci. E chi non ci segue ancora, presto ci seguirà.”

Un crescendo che richiama più un trailer da serie tv che un manifesto politico. Ma ormai, la linea è quella: contenuto breve, frase memorabile, like assicurato.

E ancora: “Noi siamo i Patrioti Italiani, sempre dalla parte del popolo”. Un jolly retorico che funziona sempre, perché chi potrebbe mai dichiararsi contro il popolo?

Il personaggio non è nuovo alla cronaca. Nel 2024, a Torino, fu protagonista di una controversa “ronde anti-degrado” nei parchi pubblici, durante la quale – insieme a un gruppo di sostenitori – fermava persone, le riprendeva in diretta, e mostrava un distintivo “autoprodotto”. Una messinscena che gli è costata una denuncia per usurpazione di funzioni pubbliche. Ma anche un seguito crescente, tra chi cerca “risposte forti” a problemi reali.

Ora Mascia guarda a Ivrea come terra di conquista. A suo dire, i primi “seguaci” ci sono già. Cittadini del quartiere che si sentono dimenticati dalle istituzioni. A San Giovanni, qualcuno si è già incuriosito. Altri preferiscono stare alla finestra. Intanto, la scena è pronta.

E non è da escludere che proprio da qui – tra case, piazze silenziose e murales sbiaditi – Mascia riesca a far germogliare il suo nuovo esperimento. Qualcuno lo prende sottogamba. Qualcun altro comincia a chiedersi se Ivrea rischi di diventare il nuovo laboratorio dell’estrema destra 2.0, versione social, senza partiti, con frasi scolpite per l’algoritmo.

Certo è che sabato ci sarà lui. Con la bandiera. Con il suo “urlo”.
E forse anche con qualche cassetta di zucchine da smontare al volo, dopo l’evento.
Chissà: magari tra un selfie e una promessa di cambiamento, qualcuno ci crederà davvero.

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    21 Maggio 2025 - 21:24

    Quando un fenomeno da baraccone non conosce nulla della Storia Eporediese e non capisce nulla delle vere dinamiche sociali e al posto di usare il giusto estintore specifico questo crede che sia furbo dare ossigeno alle piccole fiammelle. Ma visto che si propone il Daspo diamolo a chi lo ha già come sto camicia nera. Ivrea non è un Ring ma una città civile e Etica.

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