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20 Maggio 2025 - 17:45
Shagghy
Torino, città operaia, di lotte, di fabbriche. Ex fabbriche. Perché oggi la nuova frontiera dell’industria non è più la produzione, ma la sponsorizzazione. Addio catena di montaggio, benvenuto palcoscenico. E così, in un colpo solo, la Fiat — pardon, Stellantis — riesce a portare via posti di lavoro e a offrirci in cambio… Shaggy.
Sì, proprio lui: l’idolo reggae pop che ci farà ballare il 24 giugno in piazza Vittorio, nel giorno del Santo Patrono San Giovanni, grazie a una sponsorizzazione da 1,4 milioni di euro. Il tutto mentre a Mirafiori si chiude, si accorpa, si delocalizza. Ma, ehi, ci sono i fuochi.
A darne notizia, con tono fiero ma anche istituzionalmente cauto, è stato il sindaco Stefano Lo Russo, che — a margine di una firma su un protocollo d’intesa per gli appalti — ha dichiarato: “Siamo contenti che sia arrivata una proposta di sponsorizzazione così importante per celebrare al meglio la nostra festa patronale”.
E come dargli torto? In tempi di tagli, di bilanci col fiatone e di assessori costretti a fare gli equilibristi per salvare anche solo una stagione teatrale, trovare uno sponsor che sborsa un milione e passa di euro è roba da Te Deum in Duomo.
Certo, si potrebbe anche osservare che questa generosità arriva proprio da chi sta smontando pezzo per pezzo la storia industriale della città, e che forse — solo forse — a San Giovanni il regalo migliore sarebbe stato un piano industriale per salvare Mirafiori.
Il sindaco Lo Russo
Ma si sa: meglio non essere troppo ingenerosi. Dopo tutto, Lo Russo ha sottolineato che “si tratta di un buon segnale di attenzione nei confronti della festa del santo patrono”, e che grazie a questa mossa “si risparmieranno risorse pubbliche da destinare altrove”. Magari per i centri per l’impiego, verrebbe da dire.
Il colpo da maestro, però, è proprio la ciliegina sul panettone: il concertone. Shaggy, che compare nel nuovo spot della Fiat Grande Panda (auto progettata in Italia, prodotta in Serbia, sponsorizzata in Francia, ma va bene così), ha annunciato un live proprio il 24 giugno. La tempistica non lascia dubbi: sarà lui ad aprire le danze prima dei tradizionali fuochi. E Lo Russo è entusiasta: “Un evento che vuole essere di tutta la città”, dice. E probabilmente anche di tutta Stellantis, che potrà dire di aver dato qualcosa a Torino. Una canzone, un paio di fuochi, qualche selfie sotto il palco. Poco, ma non gratis.
Insomma, Torino si prepara a festeggiare San Giovanni come si deve, tra reggae, botti e stelle filanti. La città applaude. L’indotto industriale piange. E Stellantis? Stellantis sorride: ha messo una toppa colorata su un cratere occupazionale. E tutti zitti, a guardare il cielo che si illumina.
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