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20 Maggio 2025 - 15:59
il sindaco di Banchette
“Da un po’ di tempo, diverse persone entrano di sera ed escono al mattino”. È questo l’allarme lanciato dal gruppo consiliare Uniti con Voi per Banchette — composto da Maurizio Cieol, Salvatore Alberto Russo, Salvatore Pennisied Emanuele Splendore — che il 20 maggio ha inviato una comunicazione formale via PEC al Comune, per chiedere spiegazioni e sollecitare un intervento immediato sulla preoccupante situazione che riguarda l’ex RSA di via Pistoni 6.
Secondo quanto riferito dagli stessi consiglieri, alcuni residenti della zona hanno segnalato che la struttura, ormai dismessa e abbandonata, è diventata una sorta di dormitorio abusivo.
“Diverse persone entrano di sera ed escono al mattino”, ripetono nella lettera, evidenziando come in più occasioni le forze dell’ordine siano intervenute per effettuare sgomberi, “inutilmente”, senza però riuscire a risolvere la situazione. Di qui la richiesta, precisa e documentata, di conoscere se siano stati redatti verbali a seguito di questi interventi e, nel caso, di riceverne copia per conoscenza.
Ma la missiva inviata al Comune non si limita a elencare disagi: si fa carico di interrogativi puntuali sullo status legale dell’immobile. “Il sito è in fallimento?” chiedono.
E se sì, “esiste un curatore fallimentare?” e “quest’ultimo è stato informato che l’edificio viene occupato abusivamente?”.
È una catena di responsabilità che i consiglieri cercano di ricostruire con metodo, affinché non si cada nell’abituale scaricabarile istituzionale. A finire sotto la lente è anche l’Amministrazione comunale, a cui viene chiesto se abbia già adottato provvedimenti per contrastare l’occupazione e il degrado della struttura. “Il fine è quello di prevenire atti di vandalismo, occupazione abusiva, possibile spaccio o situazioni ancora più pericolose”, scrivono nella parte finale della lettera.
Una richiesta che suona come un avvertimento, perché in casi come questo il confine tra incuria e pericolo si assottiglia ogni giorno di più. Lo sanno bene i residenti che abitano a pochi metri da quella struttura, e che da tempo convivono con un senso crescente di insicurezza. Il gruppo Uniti con Voi chiede risposte chiare, ma soprattutto azioni concrete. Non si tratta solo di un edificio lasciato a se stesso, ma di un intero quartiere che rischia di trasformarsi in una zona grigia, dove lo Stato arretra e il degrado avanza.
In attesa di un riscontro, la ex RSA resta lì, vuota solo di giorno. Di notte, invece, le luci si spengono, ma la paura cresce.
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