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19 Maggio 2025 - 16:45
Karaoke
Erano i primi anni “90 quando, ideato da Fatma Ruffini e condotto da Fiorello, il Karaoke andava in onda su "Italia 1", tutte le sere per 30 minuti a partire dalle ore 20:00. Il successo fu un qualcosa di eccezionale, forse,
addirittura inaspettato. Il palcoscenico era itinerante, aveva quale sfondo le più belle piazze d’Italia, la gente ci si accalcava intorno per esibirsi, giovani e meno giovani. Su quel palco, dove Fiorello era il padrone, ma anche il ragazzo della porta accanto, salirono sconosciuti che poi sarebbero diventati Tiziano Ferro, Elisa, Annalisa Minetti, Laura Chiatti, Elisabetta Canalis e Silvia Salemi.
Da allora sono passati più di 30 anni e un pò, forse un pò troppo, il Karaoke, che sull’onda del successo ottenuto da Fiorello è andato in scena per diversi lustri nei bar, nei ristoranti, negli oratori, nelle feste di paese, nelle sale da ballo, nelle sagre, addirittura nei matrimoni, è andato via via riposto nel dimenticatoio.
Ci sono stati anni in cui i locali che non “facevano” il Karaoke non vedevano un cliente e poi, come per tutto, quando delle cose si abusa, quando si crede che possa bastare un microfono, un improvvisato animatore, della musica e uno schermo dove passano le parole delle canzoni, ecco che ha inizio il declino. Molti cominciarono a identificare il karaoke come un chiassoso, fastidioso rumore da evitare.
Così, oggi, soprattutto in grandi città come Roma e Milano, il Karaoke continua a vivere e regalare divertimento nei “locali in”, dove convivono sapientemente location, musica, servizio e animazione. Ciò non significa che in altri luoghi, in altre città e paesi sia sparito, semplicemente, significa che è molto difficile trovare il locale e l’animatore capace di far rivivere la spensieratezza e il divertimento puro che Fiorello era riuscito a portare nelle case di milioni di italiani. Difficile, molto difficile, ma non impossibile.
Emilio Altieri
Patrizia Bertasso
Così il 17 maggio, il classico sabato sera che normalmente vede i nostri ragazzi mettersi in macchina direzione Torino: cinema, discoteca, pizzeria e fast food, o quando molti amici e molte famiglie si ritrovano al ristorante per cenare in compagnia, ancora schiavi del telefonino sempre a portata di mano, ecco che al Caffè Bistrot del Centro AmorBairo, grazie alle non comuni doti organizzative della titolare, Patrizia Bertasso, è stato riproposto il Karaoke all’interno di una cornice fatta di un pubblico folto e caloroso. A Bairo, dove la cucina è sempre curata, dove i cocktail del “Centro” sono miscele impeccabili che danno vita a bevande eccezionali, è andata in scena una serata speciale, una serata di divertimento, di passione, di canto e di ballo, una serata che è andata ad aggiungersi ai quasi 300 eventi organizzati all’AmorBairo dalla sua recente nascita ad oggi.
Sabato 17 maggio è stato lo show di Emilio Altieri, torinese di nascita e canavesano d’adozione, un artista a tutto tondo, uno showman che ha scelto Pratiglione come stile di vita, che in un mondo dove la moda sembra essere diventata l’ostentazione e l’improvvisazione, si è mostrato capace di far rivivere la magia del Karaoke così come lo ricordavamo quando il mattatore era Fiorello. E’ stata una serata dedicata ai ragazzi, alle famiglie; una serata nella quale giovani e meno giovani si sono esibiti su basi musicali attentamente ricercate, con i testi di Renato Zero, Lucio Battisti, Roberto Vecchioni, Gloria Gaynor, Gianni Morandi, Vasco Rossi, Umberto Tozzi, i Righeira, Riccardo Cocciante, Massimo Ranieri e molti altri. Emilio Altieri ha fatto rifiorire il Karaoke conferendogli la dimensione di un evento popolare capace di reagire alla stanchezza e alla routine, ormai oltremodo palpabile, sul fronte del “night life”.
E’ all’AmorBairo, location eccezionale, che la tradizionale cartolina locale, grazie all’abilità di Emilio Altieri e alle intuizioni di Patrizia Bertasso, si è arricchita di nuova creatività in grado di creare relazioni, connessioni ed emozioni.
L’improvvisazione va bene, è addirittura necessaria, ma non può diventare uno stile di vita, né tantomeno un metodo di lavoro perché non basta un microfono e non bastano due casse acustiche per improvvisarsi animatore, conduttore, presentatore e cantante, ci vogliono basi solide, che non mancano a Emilio Altieri, costruite sulla conoscenza, sullo studio dei generi e degli artisti che riflettono la nostra società.
Il Karaoke di Emilio Altieri si è mostrato superiore alle mode, ai trend e alla ricerca della novità fine a sé stessa, è stato lo specchio della musica liquida, un contenitore dove il folto pubblico ha trovato di tutto, dalle canzoni degli anni sessanta a quelle più recenti, dai ritmi caraibici, sudamericani ai lenti, sempre capaci di regalare esperienze uniche, legate all’emozione, al romanticismo e alla socializzazione.
Quelli che che sabato 17 maggio sono andati altrove, in cerca di divertimento e svago, si sono persi un evento eccezionale, collettivo, con i microfoni che giravano fra i tavoli, dove tutti potevano cantare in libertà, dove il divertimento, sino a fine serata, è sempre stato al primo posto.
Così Emilio Altieri spiega il suo modo di fare spettacolo, il suo amore per la musica e per la gente: “Credo che il Karaoke sia un fenomeno sempiterno, certo deve essere fatto bene, il pubblico va coinvolto, ci sono cantanti bravissimi, altri divertenti, ma la cosa veramente bella e importante sta nel fatto che il Karaoke è in grado di raggruppare diverse generazioni. E’ bellissimo vedere ragazzi e ragazze più o meno giovani, che spaziano dai 60 ai 16 anni cantare insieme “Sarà perché ti amo”. E’ bellissimo farlo qui, in Canavese, dove ho scelto di vivere, di lavorare e di divertirmi. Questa è un’epoca dove tutti devono correre, dove tutti sono chiamati a superarsi, dove lo stress entra nelle case, nelle anime della gente, dalla finestra e anche dalla porta principale, ecco, il mio Karaoke è fatto per permettere a tutti di fare pace con la frenesia di questi tempi difficili, perché nel mio Karaoke è semplicemente richiesto il talento per divertirsi.”
In chiusura, come non complimentarsi con Bertasso Patrizia, che ringrazia e ci tiene a far sapere: “Questo è il Centro AmorBairo, qualcosa di più di un evento estemporaneo, da quando abbiamo aperto, in piena “epoca covid”, ad oggi, nel nostro locale e nei nostri spazi aperti si sono esibiti musicisti, cantanti, attori, insomma abbiamo fatto tutto il possibile e anche qualcosa di più per regalare al nostro pubblico, ai nostri numerosi amici, eventi in continua evoluzione. Stasera Emilio è stato bravissimo, la gente si è divertita, ha cantato, ballato e l’ho fatto anche io”
Questo dunque introduce al futuro, cosa ci sarà domani all’AmorBairo?
“Domani ci sarà bisogno di tornare alla normalità con le nostre colazioni, la nostra cucina, i nostri vini e i nostri eccezionali aperitivi, però, garantisco che ci saranno sempre le notti speciali dell’Amorbairo, notti come questa, perché io credo che la gente abbia voglia di reciprocità, di amicizia, di stare insieme in libertà, di notti divertenti, preziose e indimenticabili. Sabato prossimo sarà nostra ospite ALBA DEEBYJAY per un’altra serata speciale di musica e divertimento e domenica 9 giugno nei nostri spazi aperti, sin dal mattino, tornerà il “Mercatino del Centro” dove oggettistica, abbigliamento e arredo, spesso pezzi unici, anche pregiati, comunque con una loro storia, prendono nuova vita, valorizzando la sostenibilità e la cultura del riuso. Mi raccomando, restate in Canavese, invitate i Vostri amici nella nostra Terra, le cose belle e il divertimento da noi sono di casa”
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