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Ivrea, una città che inventa: ecco la jollyboard

Nel ventennale di Arduino, Salvatore Pisani lancia su Kickstarter la jollyboard.RP328: una scheda compatta nata in un garage eporediese per semplificare l’elettronica e avvicinare chiunque voglia costruire con le proprie mani

Ivrea, una città che inventa: ecco la jollyboard

Salvatore Pisani

A volte le grandi idee non nascono nei laboratori delle multinazionali. A volte nascono in silenzio, su un tavolo da lavoro, tra cavi, saldatori e passione. E a volte accade che quelle idee, nate in una piccola città come Ivrea, che in un tempo non remoto è stata capitale mondiale dell'informatica, arrivino a parlare al mondo.

È la storia di Salvatore Pisani e della sua creatura: la jollyboard.RP328, una scheda elettronica pensata per semplificare la vita a chi costruisce, sperimenta, inventa.

Un progetto nato dal basso, fatto a mano, ma che ha l’ambizione di raggiungere chiunque voglia mettere le mani in pasta — o meglio, nei circuiti — senza perdersi nei fili e nelle complicazioni. In un mondo in cui spesso la tecnologia allontana, questa scheda prova a fare l’opposto: avvicina. E lo fa con semplicità.

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Immaginate una tavoletta grande quanto un quaderno, che contiene già tutto quello che serve per cominciare a costruire un’idea elettronica. Ci sono pulsanti, luci, sensori, orologi digitali, controlli per motori… tutto già pronto, già collegato. Non serve essere ingegneri o esperti: basta la voglia di provare.

“Mi sono stufato di passare ore a collegare cavetti, quando quello che volevo era solo vedere se un’idea funzionava”, racconta Salvatore, con la voce di chi, prima ancora di essere un inventore, è un curioso. E così ha deciso di costruirsi da solo lo strumento che gli mancava. Ma poi ha pensato: “E se servisse anche ad altri?”.

E da lì è cominciato tutto. La jollyboard.RP328 è stata lanciata su Kickstarter, il sito dove si possono sostenere progetti innovativi da tutto il mondo. E la risposta è stata sorprendente: chi ha visto la scheda ha subito capito che non si trattava di un giocattolo, ma di qualcosa di utile, concreto, “vero”.

Un’invenzione piccola, ma con dentro un’idea potente: aiutare chi sogna di costruire, di capire, di imparare. A scuola, nei laboratori, a casa. Per bambini, insegnanti, maker, appassionati.

E non è un caso che questa storia nasca proprio a Ivrea, città dove vent’anni fa prendeva vita Arduino, una scheda che ha cambiato per sempre il modo di fare elettronica nel mondo. Oggi, in quell’anniversario, arriva un’altra scheda. Più piccola, più semplice, ma con lo stesso spirito: rendere la tecnologia più umana.

Per saperne di più e magari sostenere questo progetto eporediese:
kickstarter.com/projects/thorlab/jollyboardrp328-the-ultimate-board-for-your-prototype
www.jollyboard.it

E chissà, magari un giorno, in qualche scuola o garage del mondo, qualcuno inizierà a costruire qualcosa di grande proprio partendo da qui. Da Ivrea. Da Salvatore. Da una jollyboard.

SUL PIANO TECNICO

Sul piano tecnico, la jollyboard.RP328 si presenta come una piattaforma compatta, grande quanto un foglio A5, che racchiude al suo interno un’ampia gamma di componenti elettronici comunemente utilizzati in fase di prototipazione. Non è una semplice basetta, ma una vera e propria stazione di lavoro portatile, progettata per evitare il classico intreccio di cavi e connessioni volanti su breadboard. Tra i moduli integrati si trovano pulsanti, interruttori, LED, display a sette segmenti, sensori ambientali per la rilevazione di temperatura, umidità e luminosità, oltre a componenti più sofisticati come ricevitori a infrarossi, un orologio in tempo reale con batteria tampone e un driver per motori DC.

Tutti questi elementi sono già predisposti e saldati, con una logica funzionale che consente un’interazione rapida con i principali microcontrollori. La scheda, infatti, è pienamente compatibile con Arduino, sia nei formati Uno che Nano, ma può essere utilizzata senza modifiche anche con schede ESP8266, ESP32, Raspberry Pi e microcontrollori STM32 o PIC. L’interfacciamento con l’ambiente di sviluppo avviene tramite pin standard e connessioni I2C, SPI o UART, già accessibili e in parte selezionabili tramite piccoli jumper.

L’obiettivo di fondo è chiaro: permettere al progettista di concentrarsi sulla logica e sul funzionamento del software, eliminando il tempo perso per predisporre il circuito. Una filosofia “plug & test” che guarda tanto alla prototipazione rapida quanto alla didattica, rendendo la scheda uno strumento particolarmente adatto all’uso in scuole, laboratori e contesti formativi, oltre che utile per la dimostrazione di progetti, il debugging e lo sviluppo di applicazioni embedded.

Chi ha già messo mano a una breadboard affollata di componenti può facilmente intuire il vantaggio di avere tutto già integrato e pronto all’uso, in un’unica struttura ordinata e robusta, senza rinunciare alla flessibilità. In un panorama sempre più affollato di moduli separati, la jollyboard.RP328 rappresenta una soluzione unificata e accessibile, pensata per chi vuole costruire, testare e imparare, senza ostacoli tecnici.

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