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Breccolotti: “Una Cascinette che corre, gioca, vince. Insieme”

Campi da tennis, padel e il restyling del campo da calcio nel piano sportivo della lista Cascinette Tricolore

Breccolotti: “Una Cascinette che corre, gioca, vince. Insieme”

Andrea Breccolotti

Sport, territorio e visione. Sono queste le tre parole chiave scelte da Andrea Breccolotti, candidato sindaco della lista Cascinette Tricolore, per lanciare un messaggio chiaro e ambizioso alla vigilia delle elezioni comunali del 25 e 26 maggio. Il più giovane dei tre sfidanti alla guida del Comune – appena 22 anni, laureando in Scienze Politiche – propone un progetto che guarda allo sport come strumento di crescita sociale, rigenerazione urbana e sviluppo economico per l’intero territorio.

Il cuore del piano? Una doppia operazione, concreta nei contenuti e simbolica nel significato: da un lato, la riqualificazione totale del campo da calcio comunale, oggi vetusto e poco funzionale, dall’altro la creazione di un nuovo polo sportivo multifunzionale in via Pietro Crotta, con campi da tennis e da padel, pensati per tutte le età e tutte le esigenze.

“Crediamo in uno sport che unisce, educa e migliora la qualità della vita. Vogliamo che Cascinette diventi un punto di riferimento per lo sport nel territorio canavesano. Dove gli altri chiudono, noi costruiamo”, afferma Breccolotti. E la sua lista, sostenuta da Fratelli d’Italia, punta tutto su un’idea di politica fatta di investimenti, partecipazione e servizi, in netto contrasto – seppur non dichiarato apertamente – con la paralisi amministrativa vissuta dal Comune negli ultimi mesi.

La proposta è articolata: il campo da calcio comunale verrà completamente rinnovato con un nuovo terreno di gioco, recinzioni a norma, spogliatoi moderni e inclusivi, con ambienti separati per squadre maschili e femminili. Il tutto con una visione chiara: pari dignità e accessibilità per ogni cittadino, nello spirito dello sport come bene comune.

Ma è l’intervento previsto in via Pietro Crotta a rappresentare il vero salto di qualità. Qui, Cascinette Tricoloreimmagina due campi da tennis regolamentari, quattro campi da padel – lo sport del momento – e una serie di servizi accessori: parcheggi, aree verdi e spazi per la socialità. Un impianto pensato non solo per gli sportivi, ma anche per le famiglie, per i giovani, per gli anziani: per tutta la comunità.

Un investimento – sottolinea la lista – che guarda al futuro, capace di generare nuove entrate per le casse comunali e di portare benefici concreti anche al tessuto economico locale: dai bar alle pizzerie, dalle associazioni alle piccole attività commerciali.

Il contesto: un Comune da rilanciare

Le proposte di Breccolotti si inseriscono in un quadro politico e amministrativo tutt’altro che sereno. Cascinette d’Ivrea è attualmente commissariata: la giunta guidata dall’ex sindaco Davide Guarino è caduta nel novembre 2024 e da allora il Comune è affidato alla gestione della commissaria prefettizia Antonella Cortese. La campagna elettorale di quest’anno si gioca dunque anche sulla ricostruzione della fiducia tra istituzioni e cittadini, e lo sport – con la sua capacità di aggregazione – diventa una leva potente per rilanciare una comunità che negli ultimi mesi è sembrata smarrita.

Con lui corrono nomi giovani e motivati, molti sotto i 25 anni, e la sensazione è che Cascinette Tricolore voglia rappresentare una rottura col passato. Gli altri due candidati sono Marco Menaldino, con la lista “Cascinette Domani”, e Antonio Ferrari, sostenuto dalla civica “Squadra Canavese - Cascinette d’Ivrea Futura”.

Ma è Breccolotti, forte di una prima esperienza con la lista Eporedia Futura a Ivrea nel 2023, a rivendicare oggi la voglia di “costruire” là dove, dice, “gli altri hanno chiuso”. Con idee, numeri e – soprattutto – un piano che mette al centro le persone, a partire dai più giovani.

Se Roma avesse aspettato i 65enni, oggi non avremmo neanche un condominio sui sette colli

Nerone aveva 16 anni quando salì al potere. Ottaviano, a 19, ereditò il nome di Cesare e da lì costruì l’Impero più potente del mondo antico. Marco Aurelio ricevette l’investitura a poco più di 20 anni. Lo sappiamo: i paragoni storici vanno maneggiati con cautela. Ma una cosa è certa. La Roma imperiale non sarebbe mai esistita se si fosse aspettato che i suoi leader raggiungessero la pensione.

Eppure, oggi, nel nostro tempo stanco e grigio, l’idea che un ragazzo di 22 anni possa candidarsi a sindaco – e magari vincere – sembra quasi una barzelletta. Fa notizia. Fa storcere il naso. Come se l’età fosse di per sé un valore. Come se l’unico requisito per amministrare un Comune fosse “averne viste tante” – anche se magari quelle “tante” sono solo occasioni mancate, porte chiuse e consigli comunali passati a guardare il soffitto.

A Cascinette d’Ivrea, invece, un ragazzo ci prova. Si chiama Andrea Breccolotti, studia Scienze Politiche, e ha scelto di metterci la faccia. La sua lista – Cascinette Tricolore – è fatta di giovani veri, non trentenni riciclati. Parla di sport, di rigenerazione, di benessere, di un paese che gioca, corre, vince. E lo fa con idee precise: rifare il campo da calcio, costruire campi da tennis e da padel, creare un nuovo polo sportivo per il territorio.

Altro che sogni. Qui si parla di progetti. Di numeri. Di spazi. Di rispetto per uomini e donne. Di salute pubblica. Di visione.

È giovane? Sì. Ma la giovinezza, in politica, non è un problema. È la risposta. Alla rassegnazione, al grigiore, al “si è sempre fatto così”. Breccolotti – che non è certo un novellino della politica, visto che si è già candidato a Ivrea nel 2023 – rappresenta quella parte di nuova generazione che non ha voglia di aspettare di avere i capelli bianchi per cambiare le cose.

Viviamo in un Paese in cui l’età media degli amministratori locali è superiore ai 60 anni. Dove i giovani non vengono invitati nemmeno alle riunioni di condominio, figurarsi ai tavoli di bilancio. E poi ci si lamenta dell’astensionismo, della sfiducia, del vuoto di partecipazione. Ma se quando arriva qualcuno con energia, studio e idee gli si dice “sei troppo giovane”, allora il problema non è chi si candida. Il problema siamo noi.

Roma è stata grande grazie ai suoi giovani. L’Impero si è fatto con l’audacia dei ventenni. Non c’è nulla di più pericoloso di un mondo dove a dettare il futuro sono solo quelli che stanno già informandosi quanto costa il loculo...

E quindi sì, forse non sarà perfetto. Forse sbaglierà. Ma uno come Breccolotti – uno che vuole costruire, dove altri chiudono – merita attenzione, rispetto. E, chissà, magari pure qualche voto, magari pure di vincere...

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    16 Maggio 2025 - 13:36

    Paragonarsi con i Romani è veramente da megalomani, oltre strumentale e col precedente fascismo che ebbe la stessa arroganza. Un Comune non è una partita a calcio e la festa dei Coscritti.. "Gioventù non sempre è sinonimo di innovazione". Bisogna anche avere competenze e esperienze di vita, lavoro e vero impegno politico e culturale.

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