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13 Maggio 2025 - 11:09
Le foto parlano chiaro. Non servono grandi inchieste, non occorrono droni o analisi satellitari. Basta guardarsi intorno, camminare — o almeno provarci — lungo via Pascoli per capire che la situazione è, citando un cittadino esasperato, “uno schifo veramente”. E lo è da tempo. Anzi, da troppo tempo.
La segnalazione arriva come tante altre, ma urla più forte delle solite lamentele. Perché a Settimo, in via Pascoli, non solo non è cambiato nulla, nonostante le segnalazioni, nonostante gli articoli sui giornali, nonostante l'evidenza. A quanto pare la situazione sta addirittura peggiorando. Strade dissestate, rattoppi che non reggono, marciapiedi invasi da erbacce alte come orti botanici, al punto che camminare sul suolo pubblico diventa un esercizio di equilibrismo. Risultato? I pedoni devono spostarsi in mezzo alla carreggiata e tra di loro ci sono anche gli anziani con difficoltà a mettere un piede davanti all'altro. Insomma: una roulette.
E le auto? Parcheggiate regolarmente dove non dovrebbero essere: sui marciapiedi, a qualsiasi ora, tutti i giorni. Il divieto? Esiste, certo. Ma resta un concetto teorico, un’illusione ottica. Divieto 24 ore su 24, dice il cartello. Peccato che la sosta selvaggia sia garantita a qualsiasi ora, con la complicità dell’inerzia.
Infine l’ultima chicca, il tocco finale su un quadro già desolante: materiale ingombrante abbandonato davanti ai cancelli. Da un mese, racconta un residente, qualcuno ha deciso di scaricare fuori casa mobili, rifiuti vari, e magari aspettare che la natura faccia il suo corso o che qualche anima pia provveda. Chiamare la SETA per il ritiro? Troppa fatica. E allora ecco che la via si trasforma in una discarica a cielo aperto.
Ma la domanda — quella vera — è una sola. E il cittadino ce la consegna con amarezza e rabbia, quella rabbia civile che nasce dall’abbandono: “Gli egregi signori vigili, dove sono??”
Eh già. Dove sono? Perché non basta dire che mancano gli uomini, che le priorità sono altre, che c’è carenza di organico.
I cittadini non chiedono l’impossibile. Chiedono solo che le regole vengano rispettate. Che le strade siano sicure. Che i marciapiedi siano marciapiedi, non piste ad ostacoli. E che chi sbaglia — che sia chi parcheggia dove non deve o chi scarica rifiuti abusivamente — venga sanzionato. Non una volta l’anno, ma sempre.
L'Amministrazione comunale di Settimo Torinese, intanto, continua a far finta di niente. Sostiene che quel che scriviamo sia "falso". Lo dice, con il suo solito tono da "maestrina", tra un sorrisetto e l'altro, la sindaca Elena Piastra. Dice “chi scrive male di Settimo Torinese è perché non la conosce”.
E ci sa tanto, a questo punto, che il problema sia proprio lei che proprio non ce la fa ad ascoltare una campana diversa dalla sua, convinta com'è di essere la migliore "sindaca" del mondo. Lei che ha costruito tutta la sua carriera con le storytelling forse dovrebbe imparare ad ascoltare un po’ di più i cittadini, gli anziani, chi Settimo la vive davvero ogni giorno.
La verità è che Via Pascoli è solo una delle tante strade in cui il decoro urbano è ormai un ricordo lontano. Le segnalazioni si moltiplicano, ma il degrado resta. E cresce... e cresce... ogni giorno sempre di più...
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