Cerca

La Voce degli animali

Da cane "spacciatore" a cane "poliziotto"

Era il cane di uno spacciatore. Ora è un simbolo di riscatto. Una seconda occasione, per lui e per noi.

Da cane "spacciatore" a cane "poliziotto"

Scott

Scott non ha scelto dove nascere, né chi seguire. Non ha scelto di fare da sentinella nei vicoli di Torino, di stare accucciato accanto a un uomo che trafficava droga, di drizzare le orecchie a ogni rumore, pronto ad abbaiare se qualcuno si avvicinava. Ma è proprio lì, nel silenzio torbido della strada, che è iniziata la sua storia. Un passato sporco di illegalità, ma con lo sguardo sempre pulito, vigile, vivo.

Oggi quel cane, un pastore belga Malinois dal mantello marrone e nero, cammina ancora accanto a un uomo. Ma quell’uomo porta una divisa. Si chiama Vito Coviello, è un vicecommissario della Polizia Municipale di Torino, e ha deciso di credere in Scott quando nessun altro lo avrebbe fatto. Dopo aver perso Joy, il suo amato cane antidroga, una leggenda a quattro zampe del Nucleo Cinofilo torinese, Coviello si è ritrovato solo. Ma proprio nel vuoto lasciato da Joy, è arrivato Scott. E con lui, una nuova speranza.

Dal crimine al contrasto al crimine. Un cortocircuito affascinante. Dopo l’arresto del suo primo proprietario, è stata la madre dell’uomo a portarlo in canile. “Non riesco a gestirlo”, avrebbe detto, firmando la cessione. Forse non sapeva di consegnare un cane con un potenziale enorme. Nessun addestramento, certo. Ma intelligenza, equilibrio e una voglia di fare che non passa inosservata.

Una valutazione comportamentale e poi l’incontro decisivo. Con Coviello, appunto. Uno sguardo, e qualcosa è scattato. Da quel momento, Scott ha iniziato una nuova vita. Vive con lui, dorme con lui, gioca con lui. Impara i comandi, reagisce agli stimoli, si accende alla vista di una pallina. Nessun bisogno di forzarlo: se un cane è motivato, il resto viene da sé.

Il suo ingresso nel Nucleo Cinofilo è una novità assoluta. È il primo cane operativo adottato da un canile. Fino ad ora si sceglievano solo cuccioli selezionati da allevamenti specializzati. Scott, invece, viene dalla strada. Non era previsto. Ma a volte è proprio il destino a cambiare i piani. E a dimostrare che anche tra i cani abbandonati ci sono talenti pronti a sbocciare.

Billy, il cane di casa, ha imparato ad accettarlo. Dopo una lunga passeggiata insieme, i due hanno trovato un loro equilibrio. Adesso dormono vicini. E giorno dopo giorno, Scott si ambienta. Si nutre meglio, prende peso, osserva, assorbe. E cresce.

Joy, il cane che ha preceduto Scott, era una leggenda. Ha fiutato stupefacenti nei luoghi più improbabili: doppi fondi, pareti nascoste, casseforti sospese. Era più che un cane da lavoro: era una collega silenziosa. Una presenza costante. Per questo, quando è morta, il vuoto è stato pesante. Ma poi, come per magia, è arrivato Scott, con la sua storia, il suo bisogno di essere salvato. Forse non è stato un caso. Forse era proprio il momento giusto.

Nel Nucleo Cinofilo della Polizia Municipale di Torino ogni agente vive con il proprio cane. Non è solo un rapporto operativo: è un sodalizio profondo. Ogni coppia uomo-animale è un microcosmo di fiducia, affetto, complicità. Una macchina perfetta per affrontare la complessità della strada.

Scott oggi è un simbolo. Un messaggio. Non è solo un cane recuperato, è la dimostrazione che la legalità può nascere proprio là dove prima viveva il reato. Che un passato difficile non è una condanna, ma il punto di partenza per un futuro migliore. E che, forse, adottare un cane adulto può essere più efficace che comprarne uno perfetto.

Scott non è più il cane di nessuno. È un compagno, un agente in addestramento, una speranza che cammina su quattro zampe.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori