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11 Maggio 2025 - 18:48
Alba, 11 maggio 2025 – C’è qualcosa di profondamente simbolico nella grande distesa di volti, sorrisi, strette di mano e occhi colmi di orgoglio che ha popolato l’Assemblea dei Soci di Banca d’Alba. Oltre 19.000 Soci hanno partecipato a quello che è ormai considerato il più importante appuntamento di democrazia finanziaria del credito cooperativo italiano. Un evento che è molto più di un bilancio o di una votazione: è il ritratto di una comunità che cresce insieme, anno dopo anno, rimanendo saldamente ancorata ai propri valori e radici.
L’edizione 2025 ha avuto un sapore ancora più speciale. Non solo per l’approvazione del miglior bilancio della storia della Banca, ma anche per la celebrazione del 130° anniversario della sua fondazione. Era il 1895 quando, a Diano d’Alba, 34 pionieri firmarono l’atto costitutivo. Oggi, quella visione si è trasformata in una realtà che coinvolge oltre 65.000 Soci, 177.000 clienti, e una banca solida, moderna, che continua a crescere.
A dare il via alla sessione plenaria è stato il Direttore Generale Enzo Cazzullo, con una relazione che ha messo in luce risultati straordinari.
“Il nostro modello cooperativo si conferma vincente - ha sottolineato - I volumi complessivi sono cresciuti del 6,2%, raggiungendo quota 12,4 miliardi di euro. L’utile netto, al massimo storico di 80,5 milioni, è frutto di una gestione prudente ma lungimirante. La nostra solidità patrimoniale ci consente di sostenere ancora di più Soci, famiglie e imprese”.
Ma i numeri, seppur importanti, non bastano a raccontare la portata di questo evento. Perché Banca d’Alba non è solo un istituto di credito: è una rete di persone, è tessuto sociale, è presenza concreta nei territori. La sua crescita non è solo finanziaria, ma anche umana. Lo dimostrano le nuove aperture previste a Novara e Vercelli, che porteranno a 76 le filiali tra Piemonte e Liguria, sempre nel segno della prossimità e del rapporto diretto con i Soci.
Tra i momenti centrali dell’assemblea, anche l’elezione delle cariche sociali: i Soci hanno rinnovato la fiducia agli attuali organi sociali, riconfermando l’impegno di un gruppo dirigente che ha guidato con successo la banca negli ultimi anni. Da lunedì 12 maggio, il nuovo Consiglio di Amministrazione si metterà al lavoro, arricchito da tre nuove figure: due nel CdA e una nel Collegio Sindacale.
Con voce ferma e tono ispirato, il Presidente Tino Cornaglia ha voluto sottolineare quanto questa banca sia diventata un vero motore di sviluppo territoriale.
"I risultati economici ottenuti ci hanno permesso di fare di più: per la cultura, per la salute, per il sociale - ha commentato - Abbiamo sostenuto iniziative concrete, aperto centri medici, proposto attività che migliorano la vita dei nostri Soci. Guardiamo al futuro con ambizione: tra i grandi progetti in cantiere ci sono il nuovo palacongressi e un sistema di assistenza sanitaria integrativa per i Soci”.
Anche l’impegno ambientale ha avuto spazio importante. L’assemblea è stata organizzata con tecnologie a basso impatto ecologico. Un maxi-banner da 5 metri ha purificato l’aria, e le emissioni residue di CO₂ saranno compensate con un progetto di piantumazione locale. Un gesto concreto che dà sostanza a parole come sostenibilità, spesso abusate altrove.
Infine, un segnale forte anche sul fronte dell’inclusività: per la prima volta, gli interventi sul palco sono stati accompagnati dalla Lingua Italiana dei Segni (LIS), permettendo ai Soci non udenti di partecipare attivamente. L’Area Bimbi ha ospitato oltre 250 figli di Soci, tra laboratori multisensoriali e giochi didattici: un modo per far vivere l’assemblea anche alle nuove generazioni, rendendole protagoniste fin da subito di una cultura cooperativa che guarda lontano.
Il momento conclusivo è stato affidato al tradizionale pranzo sociale e alla consegna dell’omaggio di partecipazione, gesto semplice ma carico di significato. Perché essere Socio di Banca d’Alba non è solo un fatto economico: è far parte di una famiglia che si stringe, si ritrova, si riconosce.
In un tempo in cui le distanze sembrano aumentare e la fiducia nelle istituzioni vacilla, Banca d’Alba risponde con una voce corale, forte e limpida. Quella di 19.000 Soci che, insieme, continuano a scrivere una storia iniziata 130 anni fa.
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