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Don Fiorino Prevosto, cappellano di Montegiove e Pratoregio, conterraneo di papa Leone XIV

Da Settimo Rottaro a Montegiove, passando per Torino e Ancona: la vita silenziosa e tenace del sacerdote che oggi ritorna nella memoria, dopo l’elezione di Leone XIV.

Padre Giangiuseppe poi don Fiorino Prevosto con monsignor Tinivella

Padre Giangiuseppe poi don Fiorino Prevosto con monsignor Tinivella

Molti chivassesi conservano ancora il ricordo di colui che fu dal 1975 al 1995 cappellano di Montegiove e Pratoregio e che porterebbe il cognome del cardinale Robert Francis Prevost, che da giovedì scorso è il nuovo Romano Pontefice con il nome di Leone XIV. Si tratta di don Fiorino Prevosto, nato, come il nonno del papa che poi emigrò negli Stati, nel 1923 a Settimo Rottaro.

Avendolo conosciuto personalmente possiamo di lui tracciare un piccolo profilo. Fiorino Prevosto entrò giovanissimo nel noviziato dei Frati Minori Francescani e si distinse subito per un grande attivismo e per una intelligenza pratica e sveglia.

Pronunciati i voti religiosi come frate francescano con il nome di padre Giangiuseppe e poi ordinato sacerdote, soggiornò in varie case e conventi del suo Ordine ove conobbe la figura del Padre Provinciale dei Minori, il colto e brillante padre Stefano Felicissimo Tinivella (1908-1978), collaboratore del confratello e fondatore dell’Università Cattolica di Milano, Padre Agostino Gemelli, al quale successe nella cattedra sperimentale di Psicologia.

Padre Giangiuseppe lo seguì nel 1955 a Diano Teggiano (Sa) dove divenne vescovo, diventando il suo segretario. Nel 1961, monsignor Tinivella (che doveva diventare vescovo di Ivrea!) diventò invece vescovo coadiutore di Torino e anche qui fu seguito dal suo fedele collaboratore, così come poi a Ventimiglia nel 1965 e infine ad Ancona dove fu traslato nel 1968.

Dimessosi per motivi di salute, padre Giangiuseppe fece allora la scelta di diventare sacerdote secolare incardinandosi, accolto da monsignor Luigi Bettazzi, nella sua diocesi di Ivrea, dove divenne don Fiorino Prevosto.

Esercitò il suo ministero prima a Borgomasino e poi nel 1975, in qualità di cappellano, a Montegiove e Pratoregiodedicandosi completamente alla cura pastorale del suo piccolo gregge. Nel 1988 fu insignito dell'onorificenza di cavaliere dell'Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme.

La morte lo colse il 1° agosto 1995 a Montegiove e i suoi funerali furono celebrati da monsignor Bettazzi con gran concorso di popolo. Fu sepolto nel cimitero di Settimo Rottaro, dove nel 1878 sarebbe nato Giovanni Pietro Felice Prevosto, il nonno dell’attuale pontefice.

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