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08 Maggio 2025 - 19:26
Da Leone Magno a Leone XIII: storia dei tredici papi che hanno segnato la Chiesa con il nome del leone
Con l’elezione di Papa Leone XIV, il nome del "leone" torna a ruggire sul soglio di Pietro. Un nome potente, solenne, evocativo, portato da ben tredici pontefici nella lunga storia della Chiesa cattolica. Non un nome qualunque, ma quello di papi che hanno attraversato secoli di invasioni barbariche, imperi risorti, riforme mancate e modernità irrompenti. Alcuni sono santi, altri dimenticati, altri ancora ricordati per aver scritto pagine cruciali nella storia dell’Occidente. Ecco chi sono stati i predecessori di questo nuovo pontefice dal nome antico.
Leone I (440–461): il Magno, il leone tra i papi
Fu il primo a portare questo nome e l’unico a guadagnarsi l’appellativo di Magno, “il grande”. San Leone I è passato alla storia per aver fermato Attila alle porte di Roma nel 452, armato solo della sua parola e del suo coraggio. Un diplomatico sopraffino e un teologo potente, scrisse lettere e omelie che ancora oggi sono patrimonio della dottrina cattolica. È uno dei soli due papi, insieme a Gregorio I, a essere chiamato “Magno”.
Leone II (682–683): il silenzioso riformatore
Di origine siciliana, pontificò per poco più di un anno, ma lasciò un segno importante, confermando il sesto concilio ecumenico e condannando l’eresia monotelita. È venerato come santo, anche se la sua figura resta avvolta nella nebbia del tempo.
Leone III (795–816): l'incoronato e l’incoronato
Fu lui a incoronare Carlo Magno imperatore del Sacro Romano Impero nella notte di Natale dell’800. San Leone IIIsegnò la rinascita imperiale dell’Europa cristiana, cucendo insieme il potere religioso e quello temporale, in un'alleanza che influenzerà tutto il Medioevo.
Leone IV (847–855): il papa delle mura
Conosciuto per aver fortificato Roma contro le incursioni saracene, fece costruire le cosiddette Mura Leonine attorno alla Basilica di San Pietro. Anche lui è santo, e anche lui ha difeso Roma non con le armi, ma con l’ingegno e la fede.
Leone V (903): il papa di passaggio
Il suo pontificato durò poche settimane. Fu deposto da Cristoforo, che a sua volta sarà considerato antipapa. Un nome, il suo, che appare solo come nota a piè di pagina in una delle epoche più turbolente della storia pontificia, il periodo della cosiddetta pornocrazia.
Leone VI (928): un altro fantasma del papato medievale
Anche lui ebbe un pontificato brevissimo. La sua figura, come quella del predecessore, testimonia quanto fosse caotica la gestione del potere pontificio nel X secolo, tra lotte familiari e influenze nobiliari.
Leone VII (936–939): il monaco al trono di Pietro
Fu eletto con il sostegno dell’imperatore Ottone I. Benedettino, cercò di ridare una parvenza di disciplina morale al clero, travolto dall’inerzia e dalla corruzione. Un papa di transizione, ma con dignità.
Leone VIII (964–965): papa o antipapa?
La sua legittimità è controversa. Fu nominato con l'appoggio dell'imperatore Ottone I, ma considerato da alcuni antipapa perché eletto mentre un altro pontefice (Giovanni XII) era ancora vivo. Una figura ambigua, specchio delle tensioni tra Roma e l’impero.
Leone IX (1049–1054): il pontefice della grande frattura
È San Leone IX a segnare il confine tra la Chiesa latina e quella orientale: il suo pontificato culmina nel Grande Scisma del 1054, con la reciproca scomunica tra Roma e Costantinopoli. Fu anche uno dei primi riformatori della Chiesa, avviando un percorso che porterà alla lotta contro la simonia e il celibato obbligatorio per il clero.
Leone X (1513–1521): il papa Medici e la scintilla della Riforma
Nato Giovanni de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, fu il simbolo del Rinascimento a Roma. Mecenate delle arti, amante del fasto, ma anche il papa che nel 1520 scomunicò Martin Lutero, innescando la Riforma protestante. Fu lui a dire la famigerata frase: “Dio ci ha dato il papato, godiamocelo”. E infatti lo fece.
Leone XI (1605): il papa di ventisette giorni
Il più effimero tra i Leone: salì al soglio pontificio e morì meno di un mese dopo. Era zio di Maria de’ Medici e fu eletto in un conclave lunghissimo, ma il suo corpo non resse l’impegno.
Leone XII (1823–1829): il restauratore post-napoleonico
Conservatore e moralizzatore, tentò di riportare Roma ai fasti di un tempo dopo i tumulti rivoluzionari. Celebre per la sua rigidità, ma anche per la promozione della scienza medica e della vaccinazione.
Leone XIII (1878–1903): il pontefice dei lavoratori
Fu il primo papa a comprendere appieno le sfide della modernità. Con l’enciclica Rerum Novarum del 1891 aprì la dottrina sociale della Chiesa, parlando di diritti dei lavoratori, giustizia sociale e lotta allo sfruttamento. Fu anche il primo papa ad essere fotografato e registrato in un film. Morì a 93 anni, lasciando un’eredità colossale.
Ora tocca a Leone XIV.
Con questo nome, il nuovo pontefice eredita non solo una corona spirituale, ma anche un carico simbolico di storia, grandezza, crisi e riforme. Dalla fermezza di Leone I alla modernità di Leone XIII, passando per i papi guerrieri, brevi, discussi o dimenticati, la figura del “leone” resta emblema di forza, fede e – perché no – anche contraddizione. Il ruggito di Papa Leone XIV saprà eguagliare i suoi predecessori? Ai posteri, come sempre, l’ardua sentenza.
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