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08 Maggio 2025 - 15:49
Max Chicco
C’è una magia che nasce dove meno te l’aspetti. Non tra le luci accecanti di Cinecittà, né sul tappeto rosso di qualche festival internazionale, ma tra i banchi di scuola, tra tempere stese con dita curiose, tra voci allegre e risate disordinate. A Balangero, piccolo comune del Torinese, quella magia ha preso la forma di un film d’animazione: “I Guardiani del Futuro”, nato dalla fantasia e dall’impegno dei bambini delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo, che abbraccia anche Mathi, Cafasse e Grosso. Un film, certo. Ma soprattutto un’opera collettiva che va ben oltre il progetto scolastico: è un atto d’amore per il territorio, una dichiarazione di fiducia verso il futuro.
Il punto di partenza è stata la vittoria del bando CIPS 2024-2025 – Il Cinema e Immagini per la Scuola, promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Un’occasione importante, certo, ma ciò che ha preso vita tra i muri delle aule e le sale comuni non si può spiegare solo con un finanziamento. È un sogno condiviso, un percorso in cui l’immagine in movimento diventa strumento per leggere la realtà e tentare, con la forza della creatività, di trasformarla.
Niente ciak o megafoni. Nessun camerino, nessuna truccatrice. Solo matite, cartoncini, forbici, storie inventate e mani che si muovono senza sosta. I bambini hanno affrontato dodici ore di teoria sul cinema, ventidue ore di disegno e ideazione, ventisei di animazione, dieci di registrazione audio e ben settanta ore di post-produzione. Un vero cantiere dell’immaginazione, in cui ogni gesto ha assunto un significato, ogni personaggio ha preso forma per raccontare un’idea, ogni movimento ha disegnato un frammento di visione.
Alla guida di questo viaggio c’era Max Chicco, regista e autore televisivo, laureato in Storia e Critica del Cinema all’Università di Torino e diplomato alla New York Film Academy. Una carriera costruita tra documentari, cortometraggi, programmi televisivi e formazione. Chicco ha insegnato nelle scuole pubbliche, tiene lectio magistralisal DAMS di Bologna ed è fondatore della società di produzione torinese attiva dal 1995 i cui film girano nei festival di mezzo mondo. È sua l’idea e la regia di “I Guardiani del Futuro”, come già in passato lo era stata quella de “Il Lago Incantato”, un’opera con cui aveva cominciato ad affrontare il delicato tema della ex cava di Balangero. Lì, in quel luogo che per decenni ha evocato paure legate all’amianto, Chicco ha intravisto – e restituito – speranza.
Il nuovo film nasce proprio da qui: dalla voglia di raccontare una storia diversa. Insieme ai bambini, Chicco ha costruito una narrazione che parla sì dell’ex amiantifera, ma in una chiave trasformativa. Una storia a lieto fine, come la definisce il sindaco di Balangero, Franco Romeo, che elogia l’intero progetto sottolineando come “Max Chicco dimostri una grande sensibilità verso le tematiche ambientali, una versatilità nell’uso delle tecniche e una straordinaria capacità di coinvolgimento dei più piccoli”. Il primo cittadino ricorda anche che “nella sua precedente opera, Chicco si era confrontato con il timore suscitato dall’amianto e con le speranze legate alla bonifica. Ora, con un film animato realizzato a quattro mani con i bambini, si contrappone all’idea di un inquinamento irreversibile, restituendo alla collettività un luogo rigenerato e dedicato alla produzione di energie rinnovabili”.
Il film ruota attorno a quell’ex cava, ferita ancora aperta del territorio, ma lo fa con uno sguardo nuovo: quello dei bambini, capace di vedere oltre la polvere del passato. Con la tecnica della stop motion, ogni fotogramma diventa un tassello di memoria e allo stesso tempo di speranza. Non un racconto nostalgico, ma un canto di rinascita, in cui l’educazione all’immagine si trasforma in uno strumento per immaginare un futuro diverso, più verde, più consapevole.
E proprio perché nato dalla comunità, “I Guardiani del Futuro” tornerà alla comunità. La proiezione è fissata per giovedì 8 maggio alle 19 nel Parco Comunale di Balangero, all’interno del padiglione Stabio. Sarà una serata speciale, con la partecipazione dell’attore Gigi Colasanto, della dirigente scolastica Katia Miglionico, del sindaco Romeo e – naturalmente – di tutti quei bambini che, con le loro mani, hanno costruito un piccolo grande film. Sarà il loro giorno, il momento in cui saliranno simbolicamente sul palco per mostrare al pubblico il mondo visto dai loro occhi.
Non è stato solo un laboratorio scolastico. È stato un percorso educativo, umano e persino politico – nel senso più alto e nobile del termine. Un cammino fatto di ambiente, memoria, identità, condivisione. Un progetto che ha insegnato che anche un disegno, una voce registrata, un’idea raccontata attraverso l’animazione può diventare azione concreta, presa di coscienza, sguardo critico. E tutto questo grazie alla bellezza di fare insieme.
“I Guardiani del Futuro” lascia qualcosa di più di una pellicola. Lascia una direzione. Un seme. In un tempo in cui la scuola rischia spesso di diventare contenitore di nozioni e ansie da prestazione, esperienze come questa riportano l’attenzione sul cuore pulsante dell’educare: formare cittadini, non solo studenti. Dare strumenti per comprendere e immaginare. Per imparare a raccontare e a sognare. E, perché no, per cambiare.
Perché i bambini non sono soltanto il nostro futuro. Sono già il nostro presente. E lo stanno disegnando a colori, un fotogramma alla volta.
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