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In Valchiusella il cammino che cura l’anima, il corpo e la terra

Torna l’escursione che unisce movimento, natura e alimentazione consapevole. Tre donne, tre passioni, una sola visione: vivere in armonia con se stessi e con l’ambiente.

In Valchiusella il cammino che cura l’anima, il corpo e la terra

In Valchiusella il cammino che cura l’anima, il corpo e la terra

Ci sono esperienze che non si raccontano soltanto, si vivono. Che lasciano traccia nelle gambe, nel cuore e nella mente. NutriTrek è una di queste. Non è solo una passeggiata nella natura, non è soltanto un pic-nic con cibo genuino, non è nemmeno una semplice lezione di nutrizione o ecologia. È un invito a rallentare, ad ascoltare il respiro del bosco, a sentire il proprio corpo muoversi in armonia con l’ambiente. È una mano tesa verso un modo diverso di stare al mondo, più consapevole, più rispettoso, più sano.

Dopo il grande successo dello scorso anno, l’appuntamento si rinnova il 18 maggio tra i sentieri della Valchiusella, con partenza da Meugliano e un circuito di 9 chilometri immersi nel verde, tra le morene che abbracciano il lago. A guidare l’esperienza saranno tre donne, tre professioniste che hanno deciso di unire le forze per proporre un format inedito e coinvolgente: Linda Scalco, guida ambientale escursionistica; Helena Barberi, biologa nutrizionista; e Annalisa Thielke, anima e mani del bistrot “Il Baguccio” di Ivrea, che curerà il lunch box finale.

Valchiusella

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Dietro ogni passo, dietro ogni spiegazione e dietro ogni sapore, c’è una storia. C’è quella di Linda Scalco, 30 anni, di San Martino Canavese, che alla natura ha dedicato la sua vita. Fin da bambina preferiva ai giocattoli le avventure tra i ruscelli, tra i prati e le colline che conosceva palmo a palmo. Una passione diventata missione, coltivata con studi universitari in Scienze Naturali ed Ecologia, e concretizzata con il patentino da guida. “Camminare con le persone e raccontare il nostro territorio – dice – è un modo per far capire quanto sia fragile, prezioso, meritevole di rispetto. Dalle zone umide protette alle specie endemiche come il Pelobate fosco insubrico, il Canavese è una miniera di biodiversità. Ma dobbiamo proteggerlo: anche il turismo va educato, deve essere sostenibile, non invasivo, perché la bellezza non venga consumata ma custodita.”

Il trekking diventa così un’occasione di riflessione. Si parla di paesaggi, di suoli, di alberi e di animali, ma anche di scelte quotidiane, delle nostre abitudini, del nostro impatto su ciò che ci circonda. Perché non siamo solo spettatori della natura: ne siamo parte integrante.

Ad affiancare Linda, ci sarà Helena Barberi, 30 anni anche lei, laureata in Scienze della Nutrizione Umana, iscritta all’Ordine Nazionale dei Biologi per Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Nata a Ivrea, vive a Lessolo ma ha nel cuore le tradizioni familiari del Sud. “Mia nonna mi ha insegnato a impastare con amore, a rispettare la stagionalità, a cucinare senza sprecare – racconta – e oggi cerco di trasmettere questi valori attraverso il mio lavoro. Mangiare bene non è una moda, è un gesto di cura verso sé stessi e verso la comunità. È scegliere prodotti locali, è conoscere ciò che si mette nel piatto, è riscoprire il piacere della semplicità.”

Per Helena, l’educazione alimentare non è solo una questione di salute fisica, ma anche culturale ed emotiva. Durante la NutriTrek, parlerà di micronutrienti, ma anche di convivialità, di relazione tra cibo e territorio, di come l’alimentazione possa essere un atto rivoluzionario se guidata dalla consapevolezza.

A chiudere il cerchio ci penserà Annalisa Thielke, 38 anni, originaria anche lei di San Martino Canavese, con il suo “Baguccio” – bistrot e caffè dal cuore green. A lei il compito di preparare un lunch box sano e gustoso, fatto di ingredienti locali e di attenzioni, per un pic-nic che non sia solo ristoro, ma un’ulteriore occasione di scoperta. Perché anche mangiando, si può imparare.

Le iscrizioni alla NutriTrek sono aperte fino al 15 maggio e i posti sono limitati. Perché l’obiettivo non è la massa, ma l’autenticità. Un piccolo gruppo, un passo alla volta, un’esperienza che resta.

Perché nutrire non è solo alimentare. È prendersi cura. Di sé, dell’altro, della terra. E questa camminata, lenta e leggera, è il modo migliore per iniziare.

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