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05 Maggio 2025 - 22:25
Albino Savoretto
In una società che spesso appare disorientata di fronte alle sfide della sanità pubblica, la speranza per un futuro più giusto e umano passa da momenti di partecipazione collettiva e confronto concreto. È questo il senso più profondo dell’iniziativa “Salute in piazza”, andata in scena sabato 3 maggio a Ivrea, in piazza Ottinetti, promossa con grande energia da AIDO e AVIS, e sostenuta da una fitta rete di associazioni, enti, medici e cittadini.
Un progetto nato sei mesi fa da un’idea di Albino Savoretto, vicepresidente di AVIS Ivrea e amministratore del gruppo AIDO intercomunale, che ha messo in moto una complessa macchina organizzativa capace di coinvolgere l’Ospedale di Ivrea, l’ASLTO4, i servizi del Comune, e una galassia di realtà del terzo settore.
"Abbiamo iniziato con una semplice idea e un obiettivo: portare la salute tra la gente, renderla accessibile, umana, tangibile", ha spiegato Savoretto. "Tessendo pazientemente una rete tra operatori sanitari, amministrazioni e volontari, siamo riusciti a costruire una giornata che ha superato ogni nostra aspettativa."
Oltre 1.700 persone hanno partecipato alle attività, tra conferenze, banchetti informativi, screening e momenti di confronto. Due importanti convegni si sono svolti nel cortile interno del Museo Garda, con più di 15 medici tra relatori: un’occasione preziosa per parlare di prevenzione, innovazione, benessere psicofisico e stili di vita salutari.
"È stata un’iniziativa di altissimo livello, sia per l’organizzazione che per la qualità degli interventi", ha commentato con entusiasmo Roberto Caboni, responsabile della sede AISM del Canavese. "Un evento capace di mettere in relazione tutte le componenti del nostro territorio, rafforzando la rete e offrendo ai cittadini strumenti concreti per avvicinarsi alla propria salute."
Tra i protagonisti anche AISM, punto di riferimento per chi convive con la sclerosi multipla. L’associazione ha colto l’occasione per parlare non solo ai pazienti, ma a tutta la cittadinanza, sottolineando quanto sia importante conoscere e comprendere una malattia che spesso resta invisibile agli occhi di chi non la vive in prima persona.
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Ma la salute non è solo questione di medicina. È anche diritto, rispetto, dignità. Lo ricorda con forza l’associazione Violetta la forza delle donne, guidata da Barbara Belardi, che ha portato in piazza il tema della violenza di genere, denunciando le conseguenze fisiche e psicologiche sulle vittime e sottolineando il legame profondo tra benessere individuale e giustizia sociale. Il nome richiama la figura storica della Mugnaia eporediese, simbolo di ribellione e libertà, oggi riletto in chiave di lotta contro ogni forma di oppressione.
Il progetto ha visto anche il contributo centrale di Corrado Albano, presidente AIDO intercomunale, Anita Biancini, consigliera AIDO, e Fernando Giannini, presidente AIDO comunale, che hanno dato corpo e cuore all'organizzazione. Il trio ha saputo coordinare una squadra affiatata, coinvolgendo anche nove giovani under 30, protagonisti entusiasti della comunicazione social dell’evento.
"Abbiamo lasciato loro spazio, libertà e responsabilità. E ci hanno sorpreso. Il loro entusiasmo ha contagiato anche noi ‘maturi’", racconta Savoretto. "È un segnale importante per il futuro delle associazioni: i giovani possono e devono essere parte attiva, non spettatori."
A testimoniare l’entusiasmo delle nuove generazioni è la voce di Natalie Actis Perino, giovanissima volontaria: "Mi sono sentita onorata di partecipare a questa esperienza. È stata un’occasione per conoscere meglio il nostro territorio e le sue risorse."
Non è mancato neppure il contributo dello sport, come veicolo per promuovere uno stile di vita sano, in un’ottica di prevenzione che guarda all’intero spettro del benessere: dalla salute mentale al SERT, dalle malattie croniche alle disuguaglianze di genere.
Tra i pilastri dell’iniziativa, il tema della donazione — di sangue, di organi, di tempo e di attenzione — ha fatto da filo conduttore. AVIS e AIDO lo promuovono da anni nelle scuole, accompagnando gli studenti in un percorso educativo che parte dalle medie e arriva fino al liceo, dove il rinnovo della carta d’identità è spesso il primo momento di scelta consapevole.
"Tutto questo è stato possibile solo grazie a un impegno corale, che ha unito sanità, istituzioni e cittadinanza attiva. In un’epoca in cui è facile chiudersi nel virtuale, portare la salute in piazza è un atto rivoluzionario", ha dichiarato Corrado Bellono, presidente AIDO, sottolineando il valore della prossimità reale, non solo digitale.
L’intera giornata si è svolta in un contesto a-politico, a-partitico e a-confessionale, aperto a tutti, senza distinzioni di credo o ideologia. Perché la salute — quella vera, quella che tocca il corpo e lo spirito — appartiene a ciascuno di noi. E costruirla, insieme, è ancora possibile.
Enti e Associazioni che hanno partecipato all'evento
Il luogo dell'evento, Piazza Ottinetti ad Ivrea
L'incontro con i relatori sul palco
Il momento dello Yoga: attività sportiva per il benessere del fisico e della mente
Il gruppo volontari al completo: la parte organizzativa dell'evento
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