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“Tutti a tavola!”: un docufilm racconta l’anima della fiera di Cantoira e l’orgoglio delle Valli

Dieci imprenditori protagonisti del racconto corale della montagna che lavora. L’iniziativa anticipa la Fiera dell’Artigianato del 5 e 6 luglio

“Tutti a tavola!”: un docufilm racconta l’anima della fiera di Cantoira e l’orgoglio delle Valli

Vitaliano Alessio Stefanoni sta intervistando

Un titolo semplice e accogliente, “Tutti a tavola!”, per un progetto ambizioso e profondo: raccontare le montagne piemontesi attraverso le storie e le mani di chi le abita e le fa vivere ogni giorno. È il nuovo docufilm promosso dalla CNA Torino e dal GAL Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, con il sostegno della Camera di commercio di Torino, per valorizzare e rilanciare la Fiera dell’Artigianato tipico locale di Cantoira, giunta alla sua 26ª edizione, in programma il 5 e 6 luglio in località Trambié, nel cuore delle Valli di Lanzo.

Il film verrà presentato in anteprima a Cantoira il 20 giugno e andrà ad arricchire la Biblioteca multimediale dei mestieri di montagna, un archivio vivo di storie e testimonianze nato nel 2021 proprio per sostenere la ripresa della fiera dopo la lunga interruzione dovuta alla pandemia. Non si tratta solo di un prodotto culturale, ma di un vero e proprio strumento di promozione territoriale e di memoria collettiva: le telecamere entrano nelle botteghe, nei laboratori, nei campi, nelle cucine. Raccolgono voci, gesti, sogni.

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A differenza dei quattro docufilm precedenti del progetto, questa volta il cuore pulsante della narrazione sono gli imprenditori stessi: dieci donne e uomini che rappresentano l’economia reale delle valli alpine, tra la bassa Valle di Susa, le Valli di Lanzo, il Ceronda e il Casternone. Non solo prodotti e lavorazioni, quindi, ma relazioni, storie, visioni. Un gruppo eterogeneo ma coeso, che a partire dalla scorsa edizione della fiera ha iniziato un percorso comune di collaborazione, dando vita a una rete informale d’imprese. Una piccola ma significativa esperienza di cooperazione montana, che potrebbe diventare modello per altre realtà.

Il docufilm è stato girato interamente a Lanzo Torinese, all’interno della suggestiva Villa Argenta, elegante palazzina liberty immersa nel verde e di proprietà della famiglia Bogino. Alla regia Marco Giaimo, filmmaker originario del Pinerolese, già autore di documentari legati al mondo alpino. La sceneggiatura porta la firma di Vitaliano Alessio Stefanoni, curatore della fiera e responsabile sindacale della CNA Torino per l’Area Cirié-Valli di Lanzo, che ha seguito l’intero progetto con dedizione e passione, affiancato dal direttore del Gal Mario Poma, responsabile anche della direzione artistica della Biblioteca.

Sono ben dieci gli imprenditori coinvolti, a cui va uno speciale ringraziamento per aver messo a disposizione mezzi, location e prodotti indispensabili per le riprese”, sottolinea Stefanoni, rimarcando il valore umano e pratico di questo lavoro collettivo.

Entusiasta anche la sindaca di Cantoira, Franca Vivenza, che guarda già all’appuntamento di luglio con ottimismo e orgoglio: “Il nostro Comune sarà letteralmente invaso da una sessantina di espositori artigiani e agricoli, accuratamente selezionati sin da gennaio. Sarà una festa dell’identità e della qualità legata al territorio montano”.

Il docufilm “Tutti a tavola!” non è solo una vetrina, ma un potente strumento di coesione e crescita. Ne è convinto Mario Poma, che definisce la fiera “un incubatore alpino di idee e progetti innovativi, capace di stimolare nuove forme di economia collaborativa e sviluppo sostenibile”.

E proprio sul valore della cooperazione insiste anche Stefanoni: “Saper fare squadra, saper cooperare per meglio competere è oggi determinante per il successo di una qualsiasi attività imprenditoriale, e lo è ancor più nelle aree interne che scontano difficoltà strutturali e di accesso ai servizi. Speriamo che questo docufilm aiuti non solo a consolidare le esperienze esistenti, ma a far germogliare nuovi semi tra gli espositori. La lezione di Tutti a tavola è replicabile: basta crederci”.

Un messaggio forte, che arriva dal cuore delle montagne e che, con immagini e parole autentiche, invita tutti a sedersi a una tavola imbandita di storie, mestieri e futuro.

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