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01 Maggio 2025 - 15:33
A Brandizzo le celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione dal nazifascismo segnano una svolta. Dopo anni di commemorazioni sobrie e ripetitive, quasi rituali, consolidate durante il lungo governo Decimum, quest’anno si è respirata un’aria nuova. Forma e sostanza si sono finalmente rinnovate, grazie all’impegno della nuova amministrazione guidata da Monica Durante, che ha saputo restituire significato e partecipazione a una data simbolo della storia repubblicana.
Negli ultimi anni, il 25 aprile a Brandizzo era stato sempre più segnato dal calo della partecipazione. Un fenomeno dovuto in parte al naturale passaggio generazionale – la scomparsa di chi aveva vissuto e combattuto quegli anni –, in parte a una certa disaffezione, acuita anche dalle tensioni politiche che continuano a turbare il clima nazionale. Quest’anno, complici anche le difficoltà organizzative di molte amministrazioni, aumentate dalla coincidenza con la morte di Papa Francesco, si temeva un ennesimo 25 aprile sottotono.
E invece no. La sorpresa è arrivata proprio dai giovani.
Gli studenti dell’Istituto Comprensivo Gianni Rodari sono stati il cuore pulsante della giornata: protagonisti di un percorso itinerante nei luoghi della resistenza e della memoria brandizzese, hanno guidato il corteo in veste di piccoli ciceroni, con tanto di coccarde tricolori appuntate sul petto. A ogni tappa hanno raccontato episodi, figure e vicende legate alla lotta di liberazione: dai Fratelli Sussetto a Paolo Barra, fino a personalità di rilievo nazionale come Bruno Buozzi, sindacalista ucciso dai nazifascisti.
Il corteo, composto da oltre un centinaio di persone – numeri che non si vedevano da anni, dove la soglia delle 40 presenze era già considerata un successo – ha visto la partecipazione di ex alpini, veterani e tanti cittadini. Il percorso si è concluso in piazza Carlo Tempia, con l’inaugurazione di un pannello divulgativo dedicato alla Resistenza a Brandizzo.
A seguire, l’orazione ufficiale e un momento particolarmente significativo: la consegna di una pergamena, nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Regione Piemonte, agli ex sindaci che hanno guidato Brandizzo dal 25 aprile 1945 ad oggi, o – laddove non più in vita – ai loro familiari. Un gesto simbolico e denso di significato: il riconoscimento a chi ha custodito negli anni i valori democratici.
Il programma è stato curato dall’assessora Sasanelli, in collaborazione con la biblioteca civica e le scuole. Accanto alla sindaca Durante, per tutta la durata delle celebrazioni, c’era il Sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze: un segnale forte, per dare continuità al lavoro della memoria attraverso l’educazione civica.
Le iniziative sono proseguite il 28 aprile, in Consiglio comunale, con la cerimonia ufficiale di insediamento dei giovani consiglieri. Emozionati ma determinati, hanno letto riflessioni e brani dedicati alla Resistenza, davanti a genitori, insegnanti e funzionari comunali. Alla fine, ciascuno di loro ha ricevuto una copia della Costituzione italiana e un libro sulla storia della Resistenza a Brandizzo.
A differenza di molte altre realtà piemontesi, finite nell’occhio del ciclone per scelte divisive o assenze istituzionali, Brandizzo ha saputo onorare degnamente la ricorrenza. Nessuna polemica, nessuna figuraccia. Solo una giornata di memoria autentica, partecipata e sentita.
Una giornata di sole, nei toni e nel cielo. Una festa vera, come dovrebbe essere sempre. Perché la Liberazione dall’invasore e la fine di una guerra non sono soltanto eventi storici: sono conquiste umane universali. Da non dimenticare mai.
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