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Eporedia Futura

Il 25 aprile e le solite ipocrisie sinistre

Dalle commemorazioni ufficiali agli interventi del Presidio per la Pace, tra discorsi ideologici, mezze ammissioni e la solita retorica di sinistra

Il 25 aprile e le solite ipocrisie sinistre

Come ogni anno, lo scorso venerdì 25 aprile ho partecipato alle celebrazioni della Festa della Liberazione. Non quelle di Lace, dove si sentono a disagio perfino i Sindaci di Sinistra, ma a quelle organizzate dall’Amministrazione comunale di Ivrea.

Ha aperto le danze il discorso del Presidente del Consiglio Luca Spitale, che ha impiegato più tempo ad attaccare l’Europarlamentare Roberto Vannacci (per il quale non provo particolare simpatia, lo ammetto) che a onorare i caduti.

Una cosa giusta, però, è stata detta: i movimenti antidemocratici prosperano grazie alle crisi e ai fallimenti della politica.

Non a caso ha citato la “riunione” di Frank Mascia  e sodali presso la stazione ferroviaria di Ivrea.

  

Frank Mascia

 

Si è forse trattato del primo tiepido e indiretto “mea culpa” della maggioranza dai tempi dell’uso della parola percezione sui problemi della sicurezza cittadina?

Ecco, bene ma non abbastanza, nel caso.

In questi due anni, dai banchi dell’opposizione, sono arrivate in Consiglio Comunale numerose proposte concrete per affrontare i più disparati problemi di Ivrea.

Condivisibili o meno, sono sempre state bocciate dalla Sinistra con motivazioni meramente ideologiche, dimostrando che la crisi della politica eporediese, quantomeno con riferimento alla maggioranza di Sinistra, è ormai un dato di fatto.

Invece, non intendo, qui, riservare ulteriore spazio al pessimo intervento del Presidente dell’ANPI.

Per mia sfortuna, però, sabato mattina mi sono trovato a bere un caffè seduto a un tavolino all’aperto di un bar di Piazza di Città e ho potuto, mio malgrado, ascoltare gli interventi al tanto decantato Presidio per la Pace.

Tra accuse continue a Donald Trump e a una sfilza di Governi democraticamente eletti nel mondo (tutti, ça va sans dire, non di sinistra), mi ha particolarmente stupito l’appello all’unità della Sinistra.

Ma i Presidi non dovevano essere svolti nell’unico interesse della pace, senza finalità propagandistiche? Bah…

Infine, domanda da 25 aprile all’ANPI e agli altri organizzatori del Presidio per la Pace: provate a pensare cosa sarebbe successo se, negli Stati Uniti degli anni Quaranta, si fosse imposto un movimento come il vostro. Che fine avrebbero fatto i partigiani, di cui vi dite eredi, e cosa sarebbe stato dell’Italia?

Ma, d’altronde, parlare con voi di storia…

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    29 Aprile 2025 - 10:53

    Caro Cantoni, A quanto pare le manca l'educazione del rispetto per le opinioni politiche diverse, le manifestazioni di Pace servono proprio per evitare di tornare alla guerra. E chissà perché erano i Democratici Americani al governo con Roosevelt e Truman quando hanno liberato l'Italia dal Nazifascismo. Un minimo di rispetto per noi eredi dei Partigiani.

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