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26 Aprile 2025 - 15:21
Dopo mesi di incertezza politica e gestione commissariale, Cascinette si prepara a voltare pagina. Il 25 e 26 maggio i cittadini torneranno alle urne per eleggere il nuovo sindaco e i componenti del Consiglio comunale.
Tre i candidati in campo: Andrea Breccolotti vicino ai Fratelli d'Italia, Antonio Ferrari della Lega e Marco Menaldino.
Un passaggio cruciale per un paese che, negli ultimi mesi, ha vissuto una crisi amministrativa senza precedenti, culminata con lo scioglimento del consiglio comunale lo scorso 18 novembre e l’arrivo del commissario prefettizio Antonella Cortese a reggere le sorti quotidiane del Comune.
Andrea Breccolotti con Andrea Cantoni
Il primo a lanciarsi nella sfida è Andrea Breccolotti, anima giovane e determinata della lista civica "Cascinette Tricolore!". Ventidue anni e una passione travolgente per il cambiamento, Breccolotti si presenta con una squadra che guarda decisamente al futuro: ben quattro candidati hanno meno di 25 anni. In lista figurano Ignazio Zingarelli (1975), Mariangela Zingarelli (2003), Alessandra Vecchio (1968), Filippo Cantoni (2007), Patrizia Gianesin (1963), Monica La Torre (1970) e Jacopo Lo Cicero (2003).
Due anni fa Breccolotti ha guidato, un paio di anni fa, la lista "Eporedia Futura" in appoggio al candidato a sindaco del centrodestra aIvrea Andrea Cantoni.
“Abbiamo deciso di costruire una lista fatta in gran parte da giovani – spiega Breccolotti – perché crediamo che i piccoli comuni abbiano bisogno di concretezza ma anche di uno sguardo rivolto al futuro. Non basta gestire l’ordinario: bisogna progettare, innovare, costruire comunità”.
Un messaggio chiaro: cambiare rotta, ripartendo dall’entusiasmo e dalle idee fresche delle nuove generazioni.
Il progetto di "Cascinette Tricolore!" punta sul rilancio dei servizi, su una gestione partecipata del Comune e su un forte investimento nella qualità della vita quotidiana. Con un occhio particolare ai giovani e alle famiglie, spesso trascurati nelle dinamiche amministrative dei piccoli centri.
Antonio Ferrari
Dall’altra parte della competizione, Antonio Ferrari propone una visione più pragmatica e concreta. Sessantaquattro anni, commerciante, profondo conoscitore del territorio e delle sue dinamiche sociali ed economiche, Ferrari è il candidato sindaco della lista civica "Squadra Canavese - Cascinette d'Ivrea FUTURA", di ispirazione "leghista".
“Abbiamo fortemente voluto creare una vera alternativa – afferma Ferrari – per dare finalmente a Cascinette una guida capace di mettere al centro il paese e non i giochi di potere che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale”.
Ferrari punta sull’esperienza, sulla competenza e sulla capacità di ascolto. La sua lista è composta da candidati di ogni età, con professionalità diverse e una solida conoscenza delle esigenze locali.
Nel suo programma un'attenzione particolare è riservata al settore agricolo, storico pilastro dell’economia cascinettesa. L’obiettivo dichiarato è quello di implementare politiche di sostegno all'agricoltura, alla tutela ambientale e al miglioramento dei servizi per le famiglie, puntando a fare di Cascinette una "perla dell'anfiteatro morenico".
In lista: Camilla Sveva Bruno 20 anni, studentessa in giurisprudenza; Nicolò Landorno 23 anni, consulente assicurativo; Maria Rita Esposito 61 anni, titolare di un salone di bellezza; Antonio Eugenio Spadorcia 76 anni, libero professionista in pensione; Daniele Ferrentino 54 anni, magazzinier; Mario Luigi Avonda 54 anni, operaio; Alexander Antignolo 65 anni, imprenditore; Morgan Ciancio 45 anni, operaio.
Marco Menaldino
A completare il quadro c’è Marco Menaldino, volto già noto ai cittadini per il suo impegno in minoranza durante la precedente amministrazione. Con una lista che unisce le forze di opposizione e nuovi volti, Menaldino si candida con l’obiettivo di rivitalizzare Cascinette e ripartire dalle esigenze concrete della popolazione.
“Abbiamo riunito le minoranze che hanno sempre vigilato sull'operato dell’amministrazione uscente – racconta Menaldino – e le abbiamo affiancate a persone nuove, tutte radicate sul territorio, che portano entusiasmo e voglia di fare”.
In lista con Menaldino spicca Sara Galetta, ex assessora passata all'opposizione durante la crisi che ha travolto la maggioranza.
Nel suo programma la parola chiave è "partecipazione": più coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche, più attenzione alle esigenze quotidiane, più iniziative per rendere vivo il paese, uscito appannato dalle ultime esperienze amministrative.
In lista: Massimo Lillo Aronica, 1966 - Imprenditore; Roberto Cominetto, 1954 - Tecnico comunale in pensione; Elena Fassiotto, 1969 - Commerciante; Sara Maria Galetta, 1972 - Insegnante di scuola secondaria; Alberto Giovine, 1963 - Artigiano; Ulderico Negrisolo, 1955 - Tecnico comunale in pensione; Giovanna Realis Luc, 1951 - Insegnante elementare in pensione; Simone Ruffatto, 1971 - Architetto libero professionista; Davide Stella, 1968 - Bancario; Nicola Trompetto, 1999 - Social media manager.
La tornata elettorale del 2025 segna una discontinuità importante rispetto al passato. Non sarà della partita Davide Guarino, ex sindaco, protagonista della crisi che portò allo scioglimento del consiglio comunale. Guarino, dopo aver rivendicato i successi della sua amministrazione, ha scelto strade politiche diverse, guardando ad ambiti più ampi. Assente anche Piero Osenga, altro nome storico della politica cascinettese.
L’uscita di scena di questi protagonisti storici lascia spazio a un rinnovamento della classe dirigente locale.
Tre candidati, tre idee di paese, tre modi diversi di interpretare il futuro. La scelta è nelle mani dei cittadini, chiamati a decidere quale sarà il volto della loro comunità per i prossimi cinque anni.
E in un paese che ha visto scivolare via mesi importanti sotto la guida commissariale, la voglia di partecipazione sembra esserci. Ora resta solo da capire in quale direzione soffierà il vento del cambiamento.
A innescare la crisi dell'amministrazione comunale di Cascinette fu la revoca dell’incarico all’assessora esterna Donata Beltrame del Pd. A peggiorare ulteriormente gli equilibri in maggioranza, la candidatura del sindaco Davide Guarino all’interno di un gruppo vicino centrodestra alle elezioni per il rinnovo del cda di Aeg, mossa considerata incompatibile con il suo ruolo di candidato a sindaco per una lista civica di centrosinistra.
Nonostante le dimissioni a catena – a partire dalla capogruppo Simona Piras, dall’assessora Sara Galetta (che scelse di passare all’opposizione), fino al vicesindaco Pier Paolo Auda Gioanet – Guarino decise di non lasciare l’incarico, rivendicando i risultati raggiunti durante il suo mandato. Tuttavia, con il venir meno del numero minimo di consiglieri necessario per proseguire l’attività amministrativa, il consiglio venne automaticamente sciolto.
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