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Cantoni sfida l’ANPI e Beiletti risponde. L'Anpi? "Mi fa venire il voltastomaco". "Prenda il Maalox o la biochetasi!"

Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia attacca l’associazione dei partigiani: “Voltastomaco per le strumentalizzazioni. La Liberazione non è monopolio di nessuno”. Intanto in piazza va in scena lo spettacolo “In Libera Piazza”.

Cantoni sfida l’ANPI: “Il 25 aprile è anche nostro”. L'Anpi? "Mi fa venire il voltastomaco"

Andrea Cantoni di spalle

“25 aprile, doveroso esserci. Nonostante tutto”. Inizia così il post pubblicato dal consigliere comunale dei Fratelli d'Italia Andrea Cantoni, in occasione della Festa della Liberazione. Una data simbolo, che ogni anno accende commemorazioni, emozioni e, puntualmente, anche polemiche. E quest’anno, la polemica parte proprio dalla destra eporediese.

Cantoni spiega le ragioni che lo portano a partecipare ogni anno alla celebrazione.

“Lo faccio - dice -  in memoria dei tanti giovani caduti per la libertà, per celebrare il sacrificio degli Alleati e, soprattutto, per ringraziare i partigiani cattolici, liberali, monarchici e i militari del Regio Esercito”.

Un elenco che, come ogni anno, sembra voler sottolineare chi ci sta dentro e chi, implicitamente, resta fuori dalla narrazione ufficiale.

Ma è la parte finale del suo messaggio a provocare più di un sobbalzo.

“Le strumentalizzazioni dell’ANPI mi hanno fatto venire il voltastomaco: fantasiosi attacchi al governo, occhi strizzati verso un’Amministrazione amica, l’arroganza di chi si crede titolare del monopolio della memoria storica”.

Parole forti, che attaccano l’ANPI – l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – e ne contestano l’impostazione delle commemorazioni locali, giudicata ideologica e “a senso unico”.

Secondo Cantoni, il 25 aprile dovrebbe essere “di tutti”, non appannaggio esclusivo di una parte politica: “Non può essere strumentalizzato, men che meno da parte di chi predica la pace e la libertà senza nemmeno conoscerle”.

Poi, l'affondo: “Nessuna parola di solidarietà per gli esponenti di Fratelli d’Italia barricati in una sede presa d’assalto, né per quelli di Azione, Italia Viva e +Europa aggrediti in piazza. Non permettiamo che siano loro a insegnarci la democrazia”.

Un post che non lascia spazio a fraintendimenti, ma che apre (come da sempre accade) un nuovo fronte di scontro nel dibattito politico cittadino sul significato della Liberazione.

Di rimbalzo la risposta del presidente Anpi Mario Beiletti: "Solidarizzo col consigliere Cantoni. Poverino, non vorrei vederlo soffrire o vomitare, lui che l'Anpi gli fa venire il voltastomaco. Consiglio, a sua scelta, il Biochetasi, il Gaviscon o il Maalox. Li provi e ci saprà dire. Saluti, neh..."

Detto questo la giornata  ha visto un fiume di persone partecipare al Corteo della Liberazione. Partito dai Giardini Donne della Resistenza, con interventi del presidente del Consiglio comunale e del presidente dell’ANPI di Ivrea e Basso Canavese si è snodato tra via Dora Baltea, corso Nigra, corso Cavour e corso Re Umberto, con tappe di lettura a cura dei Consigli Comunali delle Ragazze e dei Ragazzi e dell’Associazione Treno della Memoria.

Momenti toccanti sono stati vissuti ai Giardini Giusiana, con la deposizione della corona d’alloro alla Stele della Resistenza e nuove letture dedicate alla memoria dei partigiani caduti.

Alle 17.30 in punto, in una Piazza di Città gremita è in corso “IN LIBERA PIAZZA – 25 APRILE 1945-2025”, lo spettacolo a più voci condotto da Marco Peroni,  con il contributo di Amerigo Vigliermo, Coro Bajolese, Claudio Bovo, Antonella Enrietto, Mario Congiu, Marco Foresta e Miriam Gallea.

In serata il djset a cura di Ivreatronic.

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    29 Aprile 2025 - 11:29

    Veramente vergognoso tale atteggiamento irrispettoso nei confronti dei nostri Partigiani Comunisti e Socialisti che le ricordo caro Cantoni sono stati il terzo e secondo partito fondamentali della Costituente e dei vari gruppi Partigiani d'Italia. Molti hanno le strade di Ivrea dedicate e non si permetta di fare razzismo politico. E un minimo di rispetto per l'Anpi. Studi meglio la storia.

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