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L'avvocato risponde

Querela valida anche se presentata dal dipendente? Ecco cosa dice la legge

Un lavoratore scopre un furto in un impianto di carburante e denuncia ai Carabinieri: la sua querela è sufficiente anche senza il consenso del titolare? La risposta arriva dalla giurisprudenza e dalla riforma Cartabia

Buongiorno avvocato. Sono un dipendente di un centro di distribuzione carburante e, arrivando sul posto di lavoro un giorno della scorsa settimana, ho notato che la colonnina per i pagamenti self service era stata divelta e l’incasso era stato sottratto. Poiché il titolare non era presente, ho deciso, io stesso, di recarmi dai Carabinieri per sporgere querela. È valida sebbene l’abbia proposta io?

Sergio, Settimo Torinese

Gentile lettore, la condotta posta in essere dai malviventi integra il reato di furto, aggravato dalla circostanza che l’azione è stata rivolta su un bene di pubblica utilità, quali sono gli impianti di carburante in ragione dell’utilizzo pubblico del prodotto che erogano. Il bene giuridico che la fattispecie incriminatrice mira a tutelare non è solo la proprietà del bene sottratto ma, altresì, il suo mero possesso, dalla giurisprudenza (tra tutte, si veda la recente sentenza del 27 febbraio scorso n. 369 pronunciata dalla Corte di Cassazione penale) inteso quale relazione di fatto con la cosa, sussistente dunque anche nel caso in cui il soggetto abbia ottenuto la stessa in modo clandestino o illecito.

Motivo per il quale, per il nostro ordinamento giuridico, la qualifica di persona offesa spetterà, altresì, al titolare di una posizione “di fatto” rispetto al bene sottratto, che sarà, così, legittimato a proporre personalmente querela senza l’autorizzazione del proprietario del bene.

Pertanto, la denuncia/querela da Lei presentata è da ritenersi valida in ragione del pregiudizio che il nostro ordinamento ritiene che lei abbia subito in ragione della relazione di fatto instaurata con il bene interessato dal furto.

Detto questo, tuttavia, è da evidenziare che, nonostante la recente modifica apportata dalla legge cosiddetta Cartabia, attualmente il furto di beni destinati alla pubblica utilità (come in questo caso) continua ad essere punito senza che sia necessaria la proposizione di una formale querela. Circostanza, dunque, che assorbe le motivazioni giuridiche sottese alla risposta alla Sua domanda.

Qui la corrispondenza dell'avvocato Stefano Bonaudo CLICCA

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