AGGIORNAMENTI
Cerca
Attualità
24 Aprile 2025 - 16:19
Il Consiglio comunale di Ivrea è pronto a scendere in campo contro una minaccia che incombe sul tessuto economico del territorio: i dazi annunciati dagli Stati Uniti su una vasta gamma di prodotti europei, tra cui molte eccellenze italiane. La risposta arriva da un ordine del giorno depositato dai capigruppo di maggioranza – Barbara Manucci (Partito Democratico), Andrea Gaudino (Laboratorio Civico Ivrea) e Vanessa Vidano (Viviamo Ivrea) – che sarà discusso nella prossima seduta consiliare.
L’obiettivo è chiaro: far sì che Ivrea non rimanga spettatrice passiva in un contesto globale che rischia di avere ripercussioni devastanti sull’economia locale, in particolare su quella del Canavese.
Il documento esprime una posizione netta, senza ambiguità.
“L’introduzione di dazi sulle merci europee - si legge - compromette l’export italiano verso gli Stati Uniti e produce effetti immediati su occupazione e produzione industriale”.
A preoccupare non sono solo le stime generali – che parlano di una contrazione del PIL piemontese dello 0,7% e di oltre 9.000 posti di lavoro a rischio, 5.000 dei quali nel settore agroalimentare – ma soprattutto l’impatto che questi provvedimenti potrebbero avere sulle imprese del Canavese.
Il documento lo dice con chiarezza.
“Nel Canavese, in particolare, l’impatto potenziale dei dazi rischia di aggravare una situazione economica già complessa, mettendo a rischio numerose realtà industriali e artigianali legate all’export, in settori come la meccanica di precisione, l’automotive e l’agroalimentare di qualità, che rappresentano eccellenze produttive ma anche importanti fonti di occupazione”.
Insomma, un territorio che, dopo anni di trasformazioni e difficoltà, ha puntato sulla competitività e sull’internazionalizzazione rischia ora di vedere vanificati gli sforzi compiuti.
Per questa ragione, il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprime in modo formale la sua forte preoccupazione per le ricadute economiche e sociali che potrebbero derivare dall’entrata in vigore dei dazi statunitensi, con particolare riferimento ai settori chiave dell’export italiano con tanto di invito al Sindaco Matteo Chiantore e la Giunta ad attivarsi immediatamente presso la Regione Piemonte, il Governo italiano e l’Unione Europea, promuovendo un’iniziativa istituzionale concreta che tuteli le imprese del territorio colpite da queste misure.
L’azione richiesta si concentra sulla necessità di ottenere strumenti straordinari per il rafforzamento dell’accesso al credito, sul sostegno alla diversificazione dei mercati e sulla promozione di nuove strategie di internazionalizzazione. Si chiede anche la definizione urgente di un piano di emergenza export specificamente rivolto alle piccole e medie imprese, considerate le più esposte in questa fase.
Parallelamente, l’ordine del giorno sollecita la Giunta Regionale a prendere una posizione pubblica e inequivocabile di contrarietà ai dazi, difendendo gli interessi economici e occupazionali del Piemonte.
Il testo chiede che venga avviata una pressione diplomatica, anche attraverso i canali del Governo italiano e delle rappresentanze estere, per ottenere la rimozione o almeno l’attenuazione delle misure protezionistiche. E propone di convocare quanto prima un tavolo regionale di confronto, che coinvolga attivamente associazioni di categoria, sindacati e amministrazioni locali, con l’obiettivo di costruire una strategia condivisa per proteggere il sistema produttivo e il lavoro in Piemonte.
La maggioranza consigliare sostiene anche che le istituzioni locali debbano partecipare con convinzione a ogni sede di confronto su questa crisi commerciale, operando in stretta collaborazione con le rappresentanze datoriali e sindacali. In particolare, l’attenzione deve essere rivolta alle realtà più vulnerabili e alle esigenze specifiche del Canavese, che, come sottolineano i promotori, rischia di pagare il prezzo più alto di questa situazione.
Al momento i dazi non sono ancora entrati in vigore, ma il clima di incertezza e preoccupazione è già palpabile. Diverse imprese – si legge tra le righe del documento – si trovano con merci già in transito verso gli Stati Uniti, e potrebbero subire rincari a posteriori, con costi imprevisti e difficilmente sostenibili. Il rischio è che ad essere colpite non siano solo le vendite, ma anche gli investimenti, l’occupazione, la stabilità stessa di interi comparti produttivi.
“Non possiamo permettere – affermano Manucci, Vidano e Gaudino – che decisioni unilaterali prese altrove ricadano come una scure sulle nostre aziende, sul nostro lavoro, sulle famiglie del nostro territorio”.
Da qui l’appello alla politica, quella vera, che ascolta i territori e agisce per tutelarne gli interessi.
La discussione in aula è attesa per la prossima settimana. Ma il messaggio è già stato lanciato. Forte, chiaro e necessario.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.