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San Sebastiano respira grazie a due escavatori partiti da Settimo Torinese

Con due mezzi e tanta buona volontà, le aziende agricole Goia Alex e Blesent Paolo intervengono per liberare un tratto di strada invaso dalle frane: famiglie di nuovo raggiungibili dopo giorni d’isolamento

San Sebastiano respira grazie a due escavatori partiti da Settimo Torinese

Ci sono gesti che non finiscono nei bollettini ufficiali, ma che ricuciono silenziosamente il tessuto strappato di un territorio ferito. Ci sono emergenze che non aspettano i tempi della burocrazia, e che trovano risposta nella concretezza di chi, ogni giorno, lavora la terra e conosce il valore della solidarietà.

È quello che è successo ieri, 23 aprile, quando due aziende agricole di Settimo Torinese – la Goia Alex e la Blesent Paolo – hanno scelto di non restare a guardare. Hanno caricato i loro escavatori e si sono precipitate a San Sebastiano da Po, dove il maltempo aveva colpito duro, provocando frane, smottamenti, strade interrotte e abitazioni isolate.

Nel mezzo del disastro, è emersa una forma di solidarietà silenziosa ma potente. Le due aziende hanno messo a disposizione uomini, mezzi e competenze, rispondendo all’emergenza come si fa tra chi conosce la fatica e la fragilità della terra. Con i loro escavatori si sono diretti verso una delle zone più colpite, dove un tratto di strada era ormai impraticabile, completamente sommerso da fango e detriti.

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Ma non si è trattato solo di sgomberare una via. Si è trattato di restituire accesso alle case isolate, di ridare normalità a famiglie rimaste tagliate fuori, di ricollegare la vita quotidiana a chi da giorni non vedeva passare nessuno. È stato un intervento urgente, essenziale, che ha permesso il passaggio dei soccorsi, delle forniture, della speranza.

Le immagini parlano da sole: le pale che avanzano tra le frane, i cumuli di terra rimossi, i volti segnati dal lavoro. Raccontano una storia che va oltre l’agricoltura intesa come produzione: è presidio del territorio, è cura della collettività, è senso di responsabilità. Raccontano di imprenditori che, nel momento del bisogno, diventano volontari, tecnici, custodi del bene comune.

Un gesto semplice, concreto, ma profondamente simbolico. Un segnale forte che, anche nei momenti più difficili, c’è sempre qualcuno pronto a intervenire. Non per obbligo, ma per scelta. E questa, spesso, è la differenza che cambia tutto.

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