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23 Aprile 2025 - 09:43
Cgil (foto archivio)
La Funzione Pubblica CGIL rafforza la propria presenza nei luoghi di lavoro pubblici del Canavese e dell’area metropolitana torinese, confermandosi, anche per il 2025, prima forza sindacale alle elezioni per il rinnovo delle RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie). Un risultato definito “storico” dai dirigenti territoriali, non solo per l’entità del consenso raccolto ma per la sua capillarità: la sigla è maggioritaria nel 77% dei 72 enti locali e centrali presenti sul territorio.
Secondo Gianni Ambrosio, responsabile CGIL Ivrea, si tratta di un successo che premia l’impegno quotidiano ma anche l’identità politica di un’organizzazione che ha scelto di distinguersi su un nodo cruciale: la mancata firma del contratto nazionale del comparto Funzioni Centrali, giudicato iniquo e insufficiente dal punto di vista economico.
“Il nostro no al contratto – afferma Ambrosio – è stato chiaro, senza se e senza ma. I lavoratori ci hanno dato fiducia anche per questa coerenza. È la conferma che la nostra proposta è stata riconosciuta per la sua credibilità e coerenza. Un grazie di cuore a tutte le nostre candidate e ai nostri candidati che hanno reso possibile questo risultato”. E aggiunge: “Nel 45° anno dalla nascita della FP CGIL, questo voto rafforza il nostro impegno. Da oggi ripartiamo con ancora più forza, verso un appuntamento decisivo: i cinque referendum del prossimo giugno su lavoro e cittadinanza”.
Il consenso raccolto si è tradotto in una netta affermazione nei principali centri del Canavese.
La Funzione Pubblica CGIL si è imposta a Ivrea, dove ottiene la rappresentanza nella pubblica amministrazione comunale, nella Procura della Repubblica e nel Tribunale, rafforzando la propria presenza anche nei Comuni di Ciriè, Cuorgnè, Castellamonte, Caselle, Caluso, con una crescita trasversale nei tre comparti: Funzioni Locali, Funzioni Centrali e Sanità.
Ma il successo canavesano si inserisce in un quadro ancora più ampio. A livello provinciale, la CGIL Torino ha superato i 13.000 voti complessivi, risultando prima organizzazione sindacale nell’intera area metropolitana. Il dato sull’affluenza, che ha toccato una media del 75%, viene interpretato come segnale positivo di vitalità democratica nei luoghi di lavoro.
“Questo risultato riflette l'impegno costante nel difendere i diritti dei dipendenti pubblici – commenta Massimo Esposto, Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Torino – nel promuovere condizioni di lavoro più eque e dignitose. La partecipazione attiva degli iscritti e il dialogo aperto con le istituzioni hanno contribuito a rafforzare la nostra presenza sul territorio. È la dimostrazione che unità e determinazione portano a risultati concreti”. E ha aggiunto: “I dati dimostrano la bontà delle battaglie messe in campo dalla FP CGIL sul tema dei rinnovi dei contratti nazionali, per far fronte alla perdita del potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori. Continueremo a lavorare per il bene comune, affrontando le sfide future con la stessa dedizione e passione”.
Il settore sanitario ha confermato il radicamento della sigla, con oltre 5.400 voti e il 30% degli RSU eletti. Risultati significativi sono arrivati dall’Azienda Ospedaliera Città della Salute di Torino, dove la CGIL ha raccolto 1.523 preferenze, ma anche dalle ASL Città di Torino, ASL TO3 e TO5, dall’Ospedale Mauriziano, dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale, da ARPA e Azienda Zero.
Nel comparto delle Funzioni Locali, la CGIL ha ottenuto oltre 6.000 voti, confermandosi prima forza sindacale in gran parte dei comuni dell’area metropolitana: Settimo Torinese, Collegno, Moncalieri, Nichelino, Grugliasco, Chivasso, Pinerolo, oltre ai centri del Canavese. Al Comune di Torino, il sindacato ha registrato un incremento di 221 voti rispetto al 2022, passando da 16 a 20 seggi e crescendo del 5% in rappresentatività.
Importanti risultati anche nelle Funzioni Centrali, dove la CGIL ha superato i 1.500 voti, ottenendo la rappresentanza in INPS, Ufficio dei Monopoli, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Prefettura, Ministero dell’Istruzione, Dipartimento della Giustizia Minorile, Amministrazione Penitenziaria, Ministero della Cultura e Difesa, nonché presso l’ex Ispettorato del Lavoro (IAM).
Sul significato politico del voto interviene anche Federico Bellono, Segretario Generale CGIL Torino: “Queste elezioni dimostrano quanto la rappresentanza democratica delle lavoratrici e dei lavoratori sia fondamentale per tutelare i loro diritti. Crescono partecipazione al voto e sostegno alla nostra organizzazione, segno che le scelte adottate sono state sostenute dai lavoratori. La strada è quella giusta ed è un buon viatico anche per i referendum sui diritti del lavoro per i quali si voterà l'8 e il 9 giugno”.
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