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Don Bosco regine degli scacchi: la scuola di Ciriè vola per la terza volta ai Nazionali

Cinque bambine conquistano la finale nazionale del Trofeo Scacchi Scuola a Montesilvano. Un progetto educativo nato 17 anni fa che continua a seminare talento, logica e passione

Don Bosco regine degli scacchi: la scuola di Ciriè vola per la terza volta ai Nazionali

C'è una scuola, in un angolo di Ciriè, dove ogni primavera si respirano tensione, strategia e concentrazione. Non è il campo sportivo né l’aula magna. È la scacchiera. Per il terzo anno consecutivo, la scuola primaria “Don Bosco” ha conquistato l’accesso alla fase nazionale del Trofeo Scacchi Scuola, in programma dall’11 al 14 maggio a Montesilvano, in Abruzzo. Un risultato che, ormai, non è più un caso. È una storia che si ripete con la stessa forza di un rito, ma con nuove protagoniste.

Martedì 15 aprile, a Nichelino, si è disputata la fase regionale. In mezzo a tante scuole e tante aspettative, è emersa ancora una volta la squadra femminile della Don Bosco, composta da Sara Fonzo, Ludovica Sorrentino, Verdiana Sorrentino, Irene Calò e Gaia Corgiat Mecio. Cinque ragazze, cinque volti diversi, ma un unico obiettivo condiviso: giocarsi le proprie mosse con intelligenza, coraggio e spirito di squadra.

Le sfide, però, erano iniziate settimane prima. Il 25 marzo, al Pala "Gianni Asti" di Parco Ruffini a Torino, si era disputata la fase provinciale. Oltre 700 giovanissimi scacchisti provenienti da ogni angolo della provincia avevano dato vita a una giornata che, più che una competizione, è stata una celebrazione del pensiero lento, della riflessione, della strategia.

Quella della Don Bosco non è solo una squadra vincente. È il frutto di un progetto che ha radici profonde. “Scacchi a scuola” è nato 17 anni fa nel 2° Circolo Didattico di Ciriè, coinvolgendo inizialmente l’ultimo triennio della primaria: le scuole Don Bosco, Fenoglio e la primaria di Vauda. Oggi si rivolge principalmente alle classi quarte e quinte, e continua a crescere grazie alla passione di chi ci crede davvero.

Nel tempo, anche altre scuole si sono unite al progetto, come il 1° Istituto Comprensivo con le scuole Ciari e Gazzera di Devesi, a dimostrazione che quando si semina con pazienza, i frutti arrivano. E portano in dote vittorie, ma anche qualcosa di più profondo: la scoperta che il pensiero ha un suo ritmo, che non tutto deve essere rapido, e che il silenzio della riflessione vale quanto mille clic.

Fondamentale il sostegno del Rotary Club Ciriè-Lanzo, che negli anni ha garantito risorse e supporto, e la collaborazione costante del Circolo Scacchi Ciriè, guidato con passione e competenza dal presidente-istruttore Alessandro Risso, tra i primi a credere nel potere educativo di questo antico gioco.

A coordinare il tutto, con passione e dedizione, è da sempre la maestra Marilina Bonavita, anima del progetto. A lei il merito non solo di aver insegnato le regole, ma di aver trasmesso entusiasmo, metodo, disciplina. Nella Don Bosco, chi vuole avvicinarsi agli scacchi può partecipare a tornei di classe e al tradizionale Torneo Don Bosco, vera palestra per imparare a perdere, vincere e – soprattutto – pensare.

Le ragazze oggi in partenza per l’Abruzzo non sono le stesse degli anni passati. Ma lo spirito sì. Quel filo invisibile che lega generazioni di alunne e alunni, mosse dopo mossa, partita dopo partita. Dietro ogni mossa c’è un piccolo pensiero. Dietro ogni pensiero, una visione. E dietro ogni visione, c’è sempre una scuola che crede che educare significhi anche allenare la mente a scegliere.

scacchi

IL COMUNICATO

Al Trofeo Scacchi Scuola ancora protagoniste le bambine ciriacesi

Si è disputata martedì 25 marzo al Pala “Gianni Asti” di Parco Ruffini la fase provinciale del Trofeo Scacchi Scuola, la kermesse che raccoglie le squadre di tutte le scuole italiane in cui si tengono i corsi di scacchi. Il nostro Circolo ha portato all’appuntamento 7 squadre delle Scuole Primarie: Ciari/Gazzera maschile e femminile, Don Bosco maschile e femminile, Fenoglio maschile e femminile, e la maschile della 5C Picco di Nole. In tutto 35 bambini che si sono distinti nei tornei di classe e in quelli delle Scuole, disputati a Cafasse e a Ciriè, di cui abbiamo parlato nel precedente articolo.

Al Palasport di Torino si sono ritrovati circa 700 giovani scacchisti delle scuole di tutta la Provincia, dalle Elementari alle Superiori. Nei due tornei delle Primarie si sono affrontate 43 squadre maschili e 22 femminili. Ancora una volta le bambine di Ciriè sono state protagoniste assolute: secondo posto, imbattuta e qualificata alla fase regionale la Don Bosco, che schierava Sara Fonzo, Ludovica e Verdiana Sorrentino, Irene Calò e Gaia Corgiat Mecio. Per Verdiana e Gaia da segnalare le 5 vittorie su altrettante partite!

Bravissime anche le componenti della Fenoglio, che hanno giocato l’ultimo turno nel primo tavolo, perdendo, contro la fortissima Gambaro Torino, vincitrice del torneo: così per Camilla Giarnera, Giorgia Ferrando, Isabel Vuolo, Sharon Saura e Aurora Sabbatino è sfumato all’ultimo il podio per un comunque notevole settimo posto finale. Positivo anche il cammino della terza squadra femminile, la Ciari/Gazzera: quattordicesime Ilenia Moretto, Sofia Maglienti, Camilla Bertolino, Sofia Arcip e Sara Mazza.

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Tra i maschietti si è distinta la formazione della 5C Picco di Nole con  Giacomo Tiso, Gabriel Dell’Unto, Alessandro Dattilo, Andrea Pauletta e Michel Galizia, arrivata all’8° posto finale, un piazzamento di eccellenza, anche se non sufficiente per accedere alla fase regionale del prossimo 15 aprile. Bravi anche i bambini della mista Fenoglio/Vauda, dodicesimi con Edoardo Lombardo, Alessandro Castagno, Vittorio Papurello (con 6 su 6!), Luigi Gugliermetti, Leonardo Giacomelli e Francesco Sabbatino. Più indietro i classifica gli alfieri della Don Bosco (Riccardo Grivetto, David Iacubescu, Gabriele Raschillà, Andrea Sabella e Luca Florea) e della Ciari/Gazzera (Cristian Busuioc, Eric Ayroldi, Leonardo Canella e Gabriele Cuomo).

Per tutti i bambini, accompagnati a Torino dalle maestre e dagli istruttori Risso e Saccona, si è trattato di una esperienza che ricorderanno per sempre.

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