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18 Aprile 2025 - 01:03
Forno cambia rotta: il nido “La Coccinella” sarà gestito da una cooperativa
Cambia pelle, dopo oltre trent’anni, il nido comunale di Forno Canavese. Una piccola rivoluzione silenziosa, fatta non di proclami ma di scelte amministrative, è arrivata lunedì 14 aprile durante l’ultimo consiglio comunale: il servizio per i più piccoli verrà affidato a una cooperativa.
Una decisione presa a maggioranza, che segna un passaggio storico per “La Coccinella”, il nido che per decenni è stato gestito da personale comunale, tra dedizione, professionalità e un legame diretto con la comunità. Oggi, però, il tempo cambia, le esigenze crescono e il numero dei bambini in lista d’attesa è diventato troppo lungo per essere ignorato.
Il nido, ospitato in una struttura indipendente di via Aldo Moro – a due passi dalle scuole e dal palazzetto dello Sport – accoglie oggi 14 bambini, ma l’obiettivo è chiaro: salire a 21, per dare risposta a più famiglie e accogliere anche i piccoli dei comuni vicini. È un modo per aprirsi, ma anche per non lasciare indietro nessuno.
La struttura, pensata per i bimbi dai sei mesi ai tre anni, ha orari che vanno dalle 7.30 alle 16.40, dal lunedì al venerdì, con la possibilità di richiedere anche un part-time. Tariffe unificate per residenti e non, mensa interna e un’impronta educativa che accompagna i piccoli nel loro primo viaggio fuori casa: imparare a stare insieme, a condividere, a esplorare.
Ma soprattutto “La Coccinella” è un simbolo. È il frutto di una scelta fatta oltre trent’anni fa, quando le famiglie hanno iniziato a cambiare, con genitori al lavoro, reti familiari più lontane o meno presenti, e la consapevolezza che un nido non era più un lusso, ma una necessità. Una necessità che oggi ritorna al centro, con l’intento – dichiarato – di rafforzare il servizio grazie a più personale qualificato.
Ora la prassi è avviata: un bando pubblico individuerà la cooperativa cui affidare il servizio. Una novità che fa discutere, ma che in molti leggono come l’unica strada per non perdere un presidio educativo essenziale.
E mentre Forno cambia, anche Rocca Canavese si muove. Qui il nido non c’è mai stato, ma la domanda cresce. Così l’Amministrazione ha scelto di stringere un accordo con il Comune di Nole, che per il prossimo anno scolastico 2025-2026 aprirà le porte del nido “La Campanella di Masino” ai piccoli roccesi.
La struttura, situata in via Ponte Masino 1, accoglie bambini da tre mesi a tre anni, con orari flessibili, pensati per adattarsi ai turni di lavoro dei genitori. Dentro, non solo gioco, ma anche laboratori teatrali, psicomotricità, inglese e perfino pet therapy, grazie a personale preparato e ambienti pensati per stimolare la crescita armonica dei bambini.
Un servizio che diventa anche una promessa: quella di un’educazione accessibile, inclusiva, vicina ai territori. Le iscrizioni saranno attivate a maggio tramite un apposito portale sul sito del Comune di Nole.
Due Comuni, due scelte diverse ma un obiettivo condiviso: non lasciare indietro nessun bambino, e dare alle famiglie quella certezza fondamentale che si chiama fiducia. Perché un buon nido non è solo un servizio: è il primo passo di un’intera comunità nel prendersi cura del suo futuro.
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