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Il Canavesano Imbruttito

Cafasse, Cascinette e Ozegna al voto: tra commissariamenti, ritorni eccellenti e castelli da salvare

Il 25 e 26 maggio urne aperte in tre comuni della provincia di Torino. A Cafasse e Cascinette si chiude la parentesi del commissario prefettizio. A Ozegna torna in campo Sergio Bartoli, con il giovane Pozzo candidato sindaco e un castello simbolo del futuro

Cafasse, Cascinette e Ozegna al voto: tra commissariamenti, ritorni eccellenti e castelli da salvare

L'ultimo giorno da sindaco di Sergio Bartoli

Con Decreto Prefettizio del 31 marzo 2025 sono stati convocati i comizi per l’elezione diretta dei sindaci e il rinnovo dei Consigli di tre Comuni della Provincia di Torino: Cafasse, Cascinette d’Ivrea e Ozegna. Le elezioni avranno luogo domenica 25 e lunedì 26 maggio 2025, rispettivamente dalle ore 7 alle ore 23 e dalle ore 7 alle ore 15.

A Cafasse si torna al voto dopo un anno di commissariamento, resosi necessario a seguito degli errori procedurali commessi a suo tempo dalle due liste in lizza; a Cascinette d’Ivrea, comune commissariato lo scorso mese di novembre, invece, si torna al voto dopo la caduta della giunta guidata dal Sindaco Davide Guarino; a Ozegna le cose stanno diversamente, nessun commissariamento e nessuna crisi politico-amministrativa, semplicemente, il Sindaco Sergio Bartoli, al suo secondo mandato, ha dovuto passare la mano per incompatibilità con la sua nuova carica, quella di Consigliere Regionale, eletto nella lista “Cirio Presidente” in occasione delle elezioni regionali del giugno 2024.

A tal proposito ricordiamo quel martedì 16 luglio dello scorso anno, quando con malcelata commozione Bartoli passò la Fascia da Sindaco al suo vice, il ventiseienne Federico Pozzo. Ricordiamo le sue parole: "Il mio nuovo incarico non mi permette di essere più Sindaco della mia e della nostra Ozegna. In questi anni ho dato tutto quello che avevo per questa comunità. Per questo sono grato a tutti per il supporto e la collaborazione. Mi dispiace non essere più Sindaco. Ora inizia un percorso nuovo, che porterò avanti con passione, cuore e determinazione. Per tutto il Piemonte e anche per Ozegna e il Canavese”.

Parole che lasciavano trasparire amore per il suo Paese, che per due tornate elettorali l’aveva confermato Sindaco e per il Canavese. Parole che esprimevano fiducia nelle persone che sino a quel momento lo avevano aiutato e coadiuvato nell’amministrazione comunale. Parole che palesavano la voglia e l’entusiasmo di chi non teme nuove sfide, ma da queste trae nuovi stimoli.

Questa tornata elettorale, dunque, rappresenta un momento cruciale per le tre comunità, credo, ognuna desiderosa di ristabilire una guida politico-amministrativa stabile e legittimamente eletta. Per Cafasse e Cascinette d’Ivrea sarà l’occasione per uscire dal commissariamento prefettizio e per ritrovare, al loro interno, l’unità necessaria per dar vita ad amministrazioni che, magari partendo da idee semplici e concretamente realizzabili, sappiano guardare ad ogni luogo delle loro municipalità come ad una risorsa da valorizzare e migliorare.

Per Ozegna le cose sono diverse, l’amministrazione Bartoli, in carica dal 2016, ha ricevuto nel 2018 dal Senato della Repubblica il titolo “Comune d’eccellenza-100 Mete d’Italia” e nel 2022, dal Consiglio d’Europa, il prestigioso riconoscimento “ELoGE” per l’eccellenza nella governance comunale, quindi, seppur pare che siano due i candidati a contendersi la poltrona da Sindaco, è facile presupporre che gli ozegnesi scelgano la continuità.

A tal proposito, anche Sergio Bartoli, intanto nominato Presidente della Commissione Ambiente della Regione Piemonte, scenderà in campo, candidato consigliere nella lista che ha quale candidato Sindaco Federico Pozzo. Lista che annovera fra le sue fila molti consiglieri uscenti fra i quali spiccano i nomi di Giovanni Agostino Graziano e Armanda Cortese.

Importanti progetti, ai quali Pozzo ha partecipato attivamente, attendono la realizzazione, su tutti il restauro del Castello di Ozegna, struttura già citata nel 1363 da Petro Azario nel suo “De Bello Canepiciano”, ed è proprio sullo storico maniero, da tre anni di proprietà della municipalità di Ozegna, che raccogliamo la voce di Federico Pozzo:
"I castelli non raccontano il loro passato, lo contengono, come le linee che segnano una mano, scritto nei loro spigoli, nelle griglie delle finestre, nelle torri, nei sotterranei, nei corridoi e in ogni loro parte segnata dalle battaglie, ma anche dalle feste e dalla vita di tutti i giorni. Io credo sia importante il suo restauro, anche e soprattutto, per la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Considero il castello una risorsa unica per il nostro Comune, quindi, sarà nostro compito, in coerenza con quanto sin qui fatto, preservarlo e renderlo accessibile e funzionale affinché le generazioni future possano viverlo e apprezzarlo.”

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