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Canavese in ginocchio: frane, allagamenti, evacuazioni. È il disastro

Da Rivarolo a Chiaverano, da Castellamonte a Cuorgnè: strade chiuse, case isolate, torrenti esondati. Il Canavese in ginocchio sotto la pioggia, allerta rossa e viabilità nel caos

Canavese in ginocchio: frane, allagamenti, evacuazioni. È il disastro

Il Canavese è in ginocchio. La pioggia non dà tregua e il territorio si risveglia travolto da una nuova emergenza idrogeologica. L’allerta è rossa, le precipitazioni intense e diffuse continueranno almeno fino al tardo pomeriggio, ma i danni sono già pesantissimi: strade interrotte, frane, alberi caduti, esondazioni e intere zone evacuate. Le autorità chiedono alla popolazione di limitare al massimo gli spostamenti: “Uscite solo se strettamente necessario”, è l’appello lanciato da tutti i Comuni colpiti.

A Rivarolo Canavese, si segnalano numerosi allagamenti e l’esondazione di alcune rogge comunali in frazione Argentera e nelle zone di Cardine-Bonaudi e rio Crosa. Strade chiuse anche a Paglie, Canton Bassetto, Canton Baudini, Canton Vittoni, via Mastri e Canton Clare. La situazione è critica.

A Valperga, un albero è crollato sulla strada in borgata Braidacroce, vicino all’area Pip, mentre una frana ha isolato un’abitazione nella zona di Riborgo inferiore. Nella stessa Valperga, le località Rolandi e Valleri sono già allagate.

Il Comune di Castelnuovo Nigra ha dichiarato impraticabile la strada provinciale di Villa Castelnuovo, colpita da smottamenti in più punti. La SP 60 è chiusa lungo tutto il percorso. A Cintano, la SP 59 è bloccata per la caduta di alberi.

A Pont Canavese, chiuso il primo ingresso dalla 460. L’accesso è consentito solo da Valle Orco, prati della Fiera e località Oltreorco. Da Pont parte anche la SP 47 della Valle Soana, completamente chiusa: il transito è consentito solo ai mezzi di emergenza.

Situazione molto pericolosa anche a Chiaverano, dove il Comune ha ordinato l’evacuazione precauzionale delle località Giordana, Bedria, Vicaria, Terrico Sopra e Sotto, Serra, Riva e Zuin. La strada per Biella in località Pertietto è bloccata da una frana, mentre la frana di Biò, lungo la statale per Borgofranco, è instabile. “Evitate di guidare”, è il messaggio lanciato dal Comune.

A Cuorgnè, un profondo avvallamento in via Milite Ignoto ha interrotto la viabilità in direzione piazza Martiri. Si può uscire dalla città solo ripercorrendo il centro. Dalla scorsa notte due abitazioni in località Ricauda (Ronchi) sono isolate per una frana.

Nel vicino Castellamonte, si contano oltre 20 interruzioni della rete viaria a causa di frane, smottamenti e alberi caduti. A San Giusto Canavese, chiusa la SP40 tra Foglizzo e San Benigno, esondato il fiume Orco. Allagati anche tratti della SP53, e strada chiusa verso Cortereggio.

A Settimo Rottaro, la SP56 è chiusa all’altezza del ponte sulla Dora Baltea. E proprio la Dora ha esondato anche nella zona di Banchette, rendendo non transitabile il ponte sulla SP56 tra Strambino e Vestignè.

Frane, smottamenti e allagamenti anche a Pertusio (frazioni Piandane e Catlanetti), Prascorsano (colata detritica sulla SP42 oltre Buasca), Favria (chiusa borgata Sant’Antonio e la Favriasca), Ozegna (chiusa la rotonda per Agliè), e San Benigno, dove è stata chiusa viale Lombardore e vietato l’accesso al Parco Fluviale.

Criticità anche a Chivasso, dove la situazione più grave è a Pratoregio, dove il torrente ha allagato l’area industriale. Problemi anche in via Brozola e chiusa la strada poderale delle Ghiacciaie. Il Centro Operativo Comunale è attivoda ieri.

Chiusa la SP60 a Villa Castelnuovo, dove alberi e detriti invadono la carreggiata. Il torrente Orco ha superato i livelli di guardia in più punti: 3,79 metri a San Benigno e 2,58 a Castellamonte. Anche il torrente Malone fa paura: ha superato la soglia di pericolo a Front e a Brandizzo.

A Front, chiuso il ponte sul Malone, mentre in tutta la zona sono numerosi gli allagamenti. Il collegamento ferroviario della SFM1 tra Feletto e Rivarolo è interrotto.

Intanto Protezione Civile e Vigili del Fuoco lavorano senza sosta. Le squadre sono sul campo dalle prime ore del mattino per liberare strade, mettere in sicurezza abitazioni e monitorare i corsi d’acqua. Ma il maltempo non accenna a placarsi e, per ora, la mappa dei disagi si aggiorna di ora in ora.

La raccomandazione è una sola: non mettersi in viaggio. Chi può, resti a casa.

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