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Villaggio Ulla dimenticato: Maugeri torna tra i cittadini, ma nulla è cambiato

Fibra assente, strade insicure e degrado urbano: dopo oltre due anni dalle prime denunce in Consiglio comunale, i residenti aspettano ancora risposte. "Non siamo cittadini di serie B", ribadisce Maugeri.

Villaggio Ulla dimenticato: Maugeri torna tra i cittadini, ma nulla è cambiato

Manolo Maugeri

C'è chi i quartieri li visita solo in campagna elettorale, giusto il tempo di qualche selfie davanti a una panchina verniciata di rosso, di lilla, di verde di blu e poi organizza incontri da bar per raccontare le cose fa, ma a senso unico. E poi c’è Manolo Maugeri, consigliere comunale della Lega a Settimo Torinese, che ieri sera è tornato al Villaggio Ulla, dove era già stato oltre due anni fa. Ma la sensazione, ascoltando i residenti, è quella di un inquietante déjà-vu.

I problemi? Gli stessi di allora. Forse anche peggiorati.

Mancanza di fibra ottica, decoro urbano inesistente e sicurezza stradale al palo: a distanza di tempo, le sollecitazioni portate da Maugeri in Consiglio comunale sembrano essere rimaste lettera morta.

«Ringrazio i cittadini per l’invito –dice Maugeri – e per la fiducia dimostrata. Come Lega ci siamo attivati sin dall’inizio per non lasciare indietro questa zona. I residenti meritano rispetto e non possono essere considerati cittadini di serie B».

Un concetto chiaro, semplice, diretto. Che rimbalza però contro un’amministrazione che, a quanto pare, considera certi quartieri periferici, utili solo quando si tratta di inviare bollette e cartelle esattoriali o raccogliere voti e preferenze

Da oltre due anni, Villaggio Ulla attende interventi su tre fronti minimi di dignità urbana: connessione internet degna di questo nome, strade sicure e spazi pubblici decorosi. Nulla è cambiato. Anzi, molti cittadini raccontano che la situazione sembra essersi cristallizzata in una sorta di abbandono istituzionale.

Maugeri promette di portare nuovamente il caso in Consiglio comunale nel prossimo appuntamento utile. Lo aveva già fatto, dicono alcuni residenti, e sperano che questa volta non finisca di nuovo nel dimenticatoio. Ma le parole, da sole, non bastano più. Al Villaggio Ulla c’è bisogno di azioni concrete. Di lavori, cantieri, connessioni che funzionano. Di strisce pedonali visibili, di lampioni accesi e magari – perché no – di un po’ di ascolto da parte di chi oggi governa la città.

Perché quando un quartiere resta per anni nella lista delle promesse inevase, non è solo una questione di fibra ottica. È una questione di rispetto.

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