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14 Aprile 2025 - 10:56
Gianluca Spiga, presidente di Oratori di Settimo
Confermata la fascia degli adolescenti, dai 13 ai 15 anni. Ma si cercano anche volontari adulti per cucina e piccole manutenzioni
“Toc Toc”. È il titolo, semplice e pieno di significato, che accompagnerà l’estate degli Oratori di Settimo. Un richiamo al Giubileo, tema scelto per il 2025, simbolo di cammino, rinascita, incontro. Un’estate che non sarà solo tempo libero, ma un’occasione per attraversare una “soglia” per crescere e uscirne rinnovati nello spirito. Come il pellegrino che si mette in viaggio per varcare la Porta Santa, anche i bambini e i ragazzi che parteciperanno all’Oratorio saranno chiamati a fare un percorso, fatto di gioco, relazione e responsabilità.
Mercoledì 9 aprile, il presidente di Oratori di Settimo, Gianluca Spiga, ha presentato il programma ai genitori nel saone parrocchiale di via Milano, chiedendo anche a gran voce un aiuto concreto: “Abbiamo bisogno di volontari adulti in cucina - ha detto Spiga - e anche nelle fasi di montaggio di mobili o altri lavori. Il volontariato è la nostra forza: sennò non potremmo avere queste tariffe ridotte per stare vicini alle famiglie” .
Il logo scelto per l'edizione dell'Estate Ragazzi 2025
Lunedì 9 giugno si apriranno ufficialmente le porte degli Oratori, che resteranno attivi fino al 4 luglio.
Sono coinvolti bambini e ragazzi dai 6 ai 15 anni, suddivisi in quattro poli educativi in base all’età: San Giuseppe (corso Agnelli) per le prime tre classi della primaria, Santa Maria (via don Gnocchi) per terza, quarta e la quinta elementare, San Vincenzo (via Milano) per la prima e la seconda media, San Pietro (piazza San Pietro in Vincoli) per la terza media e il biennio delle superiori. Un’organizzazione attenta e strutturata, che punta non solo al divertimento, ma alla cura educativa di ogni partecipante.
L’Estate Ragazzi settimese, infatti, non è un semplice centro estivo. È molto di più. È un luogo di comunità, di crescita, di attenzione alla persona. I più piccoli saranno seguiti da giovani animatori volontari, formati per accompagnarli nel gioco e nelle attività quotidiane.
Per la fascia degli adolescenti, invece, ormai sempre più numerosa e centrale nel progetto, saranno presenti educatori professionali retribuiti, grazie anche a una collaborazione sempre più stretta con il Comune di Settimo che ha riconosciuto questo di Ods come l’unico progetto sul territorio che si occupa in modo strutturato della fascia 13-15 anni, spesso esclusa da altri percorsi. Una fascia delicata, che oggi più che mai ha bisogno di spazi educativi, relazionali, di esperienze forti e autentiche.
Per loro non ci saranno solo giochi, ma anche attività di cittadinanza attiva e impegno sul territorio. Come le partite di padel, ma anche la collaborazione con Love Food della Caritas, per la distribuzione dei pasti alle famiglie più fragili realizzati con le eccedenze alimentari dei supermercati. È un modo concreto per imparare il valore del “dirsi grazie”.
Ogni settimana, tutti i partecipanti potranno contare su un giorno in piscina, un piatto di pasta caldo quotidiano e la maglietta ufficiale, già inclusi nella quota di iscrizione che è di 40 euro alla settimana (quota pre e post scuola a 5 euro in più per tutta la settimana, dal lunedì al venerdì, a partire dalle 7,30 e fino alle 17,30).
L’esperienza è aperta a tutti, ma è necessaria la tessera associativa e assicurativa del costo di 10 euro, senza la quale non è possibile iscriversi.
Le iscrizioni saranno attive da lunedì 14 aprile, sia online, sul portale degli Oratori di Settimo, sia in presenza, presso le parrocchie nelle date indicate sul sito Oratori di Settimo (https://www.oratoridisettimo.it/). Saranno luoghi vivi, dove si cresce insieme, dove si impara a stare con gli altri, dove i più grandi si prendono cura dei più piccoli.
A dirlo non sono soltanto le famiglie, ma anche gli stessi ragazzi, che sempre più spesso chiedono di iscriversi “di passaparola”, riconoscendo nell’Oratorio un’esperienza autentica, divertente e formativa. Un modo concreto per contrastare la solitudine e l’iperconnessione, che troppo spesso caratterizzano le nuove generazioni.
“Toc Toc”: i giovani di Settimo sono pronti a bussare. E dietro quella porta c’è un’estate che li aspetta.
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