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Eporedia Futura

Rimpasti di Giunta e il fantasma dell’insicurezza

Baby gang, coltelli e bibliotecari al posto dei vigili armati: la Sinistra eporediese si accorge (forse) che la sicurezza non è solo una “percezione” mentre la Giunta scricchiola e il Movicentro torna al centro della bufera

Matteo Chiantore

Matteo Chiantore

Che la Sinistra eporediese abbia più di qualche problema con la sicurezza cittadina è sotto gli occhi di tutti e lo denunciamo da molto tempo.

Forse se ne sta rendendo conto, con troppa calma, perfino il Partito Democratico: molto probabilmente è stato questo il motivo alla base della scelta del Consigliere Comunale Francesco Giglio, Presidente della Commissione Politiche Sociali e Segretario cittadino del PD, di posticipare di oltre un mese la seduta della commissione da lui presieduta (durante la quale si sarebbero dovuti approfondire i problemi legati al disagio giovanile e alle baby gang) per lasciare spazio a un direttivo aperto del partito proprio sulla sicurezza.

Chi vi ha partecipato senza paraocchi ideologici racconta scenari al limite dell’inverosimile: da continue rivendicazioni del termine “percezione” al Sindaco che afferma che portare un coltellino in tasca non sia reato (gli consigliamo di rileggere il Codice Penale…), per poi arrivare a sostenere che gli agenti della Polizia Locale siano ex bibliotecari non armati, il cui compito, a questo punto, dovrebbe essere ricondotto esclusivamente a comminare sanzioni del Codice della Strada.

La gravità di queste affermazioni, se confermate, è enorme.

Non solo perché dimostrano che il nostro Sindaco è assolutamente inadatto a ricoprire il suo ruolo, visto che non ha voluto istituire una delega specifica alla sicurezza né concedere ad altro Assessore quella alla Polizia Locale, ma perché, soprattutto, avrebbe legittimato e perfino incentivato un comportamento illegale e pericoloso per tutta la cittadinanza.

Per una volta, anche se con l’amaro in bocca, dobbiamo guardare con favore alla decrescente popolarità tra i giovani della lettura dei giornali: riuscite a immaginare che effetto potrebbe avere leggere le dichiarazioni di un Sindaco con cui viene definito lecito il porto di coltelli?

Più di un anno fa, in Consiglio Comunale, ho denunciato lo sviluppo di questo fenomeno tra i giovani, che spesso sfocia in vere e proprie estorsioni se non anche in aggressioni fisiche, come sempre più spesso riportato dalla cronaca.

La maggioranza non fece altro che negare i dati di fatto, nascondendosi dietro al disagio giovanile e inorridendo di fronte alla parola “repressione”.

E adesso tutto questo fa scricchiolare pesantemente gli equilibri della maggioranza che amministra la nostra città: non stupisce affatto la scelta del Sindaco Chiantore di togliere la delega al commercio all’Assessore Fabrizio Dulla, che si è speso non poco per reperire risorse per varie iniziative, per affidarla all’Assessore Gabriella Colosso, merito verosimilmente delle duemila firme che pesano come un macigno su tutta la Giunta.

Sono state però, a mio avviso, totalmente fraintese: le istanze di sicurezza raccolte e promosse dai commercianti non ricadono per questo motivo sull’Assessore al commercio, bensì su un Sindaco che, a questo punto, dovrebbe esclusivamente chiedere scusa per un anno di inerzia e scaricabarile e rimboccarsi le maniche per invertire una rotta che sembra fin troppo consolidata.

I migliori auguri a Gabriella Colosso per il “fardello” ricevuto, che in questo momento sembra più una punizione che una promozione (perché forse, fino a poco tempo fa, sembrava essere l’unico membro della Giunta a non suscitare critiche e polemiche), di cui non possiamo che condividere le affermazioni (anche qui, se confermate) riferite durante il direttivo aperto del PD sulla concentrazione di servizi sociali al Movicentro. Lo abbiamo sostenuto a più riprese durante la discussione delle varie mozioni sulla sicurezza nella zona della stazione: far convergere i fruitori di servizi sociali in una zona particolarmente complessa come è una stazione (e, di conseguenza, il Movicentro) non può che far aumentare le criticità dell’area, come sta avvenendo.

A questo punto, però, una domanda sorge spontanea, se anche l’Assessore Colosso condivide questa visione: come si può ancora sostenere che la cooperativa che gestisce gli spazi del Movicentro sia lì per fini sociali?

Tolti i servizi e lo sportello per gli stranieri, rimarrà solo un bar svincolato dalla concorrenza con le attività vicine?

Tutti i nodi vengono al pettine e sembra proprio che sia giunto il momento, giusto mentre si aspetta il bando per la concessione del Movicentro, della più importante e spinosa resa dei conti interna alla Sinistra eporediese.

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Commenti all'articolo

  • Sovietico Eporediese

    29 Aprile 2025 - 11:10

    Le attività e il presidio civile del territorio permette l' evitare di arrivare a casi estremi, ma se invece si preferisce abbandonare il territorio diventa di interesse per chi ha interessi "speciali". Ma bisogna avere ottimi rapporti anche con le forze dell'ordine che però devono avere le risorse per effettuare il servizio di controllo e non subire i tagli al settore a guida del ministero.

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